Paolo Rossi irrompe con ironia nel 2021, mentre tutti saranno intenti ad ascoltare alle ore 12 il consueto concerto del 1° dell’anno a Vienna. 32 dicembre Sconcerto di Capodanno, questo è il titolo dello spettacolo che sarà trasmesso alle 12 in diretta streaming dal teatro Miela di Trieste. Paolo Rossi si presenta negli insoliti panni di un direttore d’orchestra per dar vita a un “delirio organizzato”.
Scopo della performance è quello di proporre un “ponte Vienna-Trieste” e di proporre un Capodanno all’insegna del disorientamento collettivo, dove l’improvvisazione regna sovrana.
Massimo Navone è l’autore e il regista dello spettacolo. Al posto dei Wiener Philarmoniker, ecco apparire i Virtuosi del Carso e la Niente Band. Per salutare questo 2020 sfortunato ci saranno anche gli attori del Pumpkin Cabaret.
Lo spettacolo sarà trasmesso sui canali social del Teatro Miela, ma anche su Ansa.it, nell’ambito del progetto Ansa Cultura.
La scelta del titolo 32 dicembre ha un carattere scaramantico. Allungare di un giorno un anno così difficile è per Paolo Rossi:
“E’ uno scongiuro, è scaramantico, si continua a farlo vivere per poi farlo morire definitivamente. E’ una rivisitazione in senso inverso. Senza cultura – lo spettacolo dal vivo fa parte della cultura – viene tenuto il popolo più sconfortato e ignorante. E così più noi siamo ignoranti, più alcuni diventano più ricchi.
Per diventare meno ignoranti bisogna divertirsi”.
Già! è proprio vero caro Icrewer! Prima di spendere altre parole su questo spettacolo vorrei ricordare con te i maestri di Paolo Rossi, ossia Dario Fo ed Enzo Jannacci con Ho visto un re e con il concetto:
“E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam”
Paolo Rossi, un anno difficile per il teatro
Molto probabilmente sarà rivisitata la Marcia di Radetsky e non mancheranno omaggi a Dario Fo, Jannacci e Fabrizio De Andrè con una particolare versione del Suonatore Jones.
Nell’intervista rilasciata all’Ansa, Paolo Rossi ha elaborato delle riflessioni sul rapporto tra la tecnologia e il teatro che in questo 2020 è stata fondamentale per garantire la sopravvivenza del settore.
“Il teatro può vivere usando la tecnologia, non facendosi usare, quindi mostrando eventi o spettacoli che il pubblico potrebbe vedere dal vivo se fossero aperti i teatri, e che invece proprio per questo non riescono a vedere”.
E infatti Paolo Rossi non ha mai smesso di fare teatro poichè con la sua compagnia ha anche cercato altri luoghi per esibirsi, sempre con le dovute misure di sicurezza, quali mascherine e distanziamento sociale.
Tra Milano e Bolzano, la compagnia di Paolo Rossi si è esibita nei cortili, nelle piazze, nei teatri all’aperto e sempre nel rispetto delle regole. Nel periodo in cui erano aperti i musei e chiusi i teatri, l’attore ha chiamato la sua iniziativa “visite guidate alle prove dello spettacolo”.
Caro Icrewer, se vuoi iniziare il nuovo anno all’insegna di una risata liberatoria e scacciaguai, non perdere 32 dicembre Sconcerto di Capodanno sui canali social del Teatro Miela e sul progetto cultura di Ansa.it.
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