Caro iCrewer, se ti stai appassionando alla nostra rubrica di arte giapponese, adesso ti aiuterò ad arricchire il tuo vocabolario con nuove parole. Esistono delle parole giapponesi intraducibili, la cui traduzione in italiano corrisponde a interi concetti filosofici, un modo d’essere, un momento o un’emozione.
Le parole giapponesi intraducibili, che oggi ci appresteremo a conoscere, sono rappresentative di una società che mostra senza remore le proprie radici.
I termini che conosceremo mostrano in maniera evidente come siano importanti per il popolo nipponico i concetti e le definizioni di bellezza, essere, delicatezza e armonia.
Già abbiamo avuto modo di conoscere alcune parole che non hanno un significato univoco e definito, ma sono parole legate ai concetti cardine della pittura e dell’arte nipponica. Un esempio è il termine ukiyo-e 浮世絵 che significa “immagine del mondo fluttuante”.
Alcune parole giapponesi intraducibili
Per tradurre alcune parole nipponiche, basta avvalersi del supporto di qualche dizionario, alcuni dei quali sono presenti anche online. Ma spesso il dizionario non basta, perché spesso singole parole possono esprimere concetti molto complessi.
È per questo motivo che spesso sentiamo parlare di parole giapponesi intraducibili. Queste parole, per certi aspetti, mi ricordano alcune parole dialettali, delle quali non esiste una trasposizione italiana definita.
Ma arriviamo al nocciolo della questione e conosciamo alcune di queste parole giapponesi intraducibili.
Shinrin-yoku
Il termine indica un particolare momento e i benefici che trasmette la natura all’uomo. Questa pratica ha origine da un ramo della scienza medica orientale, che sostiene che trascorrere più tempo nella natura potrebbe avere alcuni sorprendenti benefici per la salute.
In effetti, è vero. Avete mai provato a fare una passeggiata in un bosco, in un parco o in aperta campagna? Avete notato la sensazione di benessere che vi lasciano questi luoghi lontano dal caos cittadino?
Komorebi
Tra le parole giapponesi intraducibili non possiamo non ricordare il termine Komorebi 木漏れ日, una parola che in italiano si può esprimere così: “luce del sole filtrata attraverso le foglie e i rami degli alberi”.
Una parola molto particolare, perché composta da diversi kanji: 木 ki, albero, 漏れ more, che deriva da 漏れる moreru, perdere, gocciolare, e infine 日 hi, sole, giorno.
Ecco come i nipponici creano una poesia unendo i diversi kanji e creando nuove sfumature. Immaginate i raggi del sole che scendono su di voi e che creano spettacolari giochi di luce tra le foglie degli alberi.
Shoganai
Shoganai è ciò che non può essere evitato e per cui non c’è niente da fare, se non accettare la situazione. Un concetto molto difficile da comprendere per noi occidentali, perché crediamo che sia possibile sempre trovare una soluzione per sistemare le cose. Ma non è sempre possibile fare qualcosa.
Il termine non significa arrendevolezza, ma il capire che la vita è fatta di imprevisti, e a volte non si possono evitare. Accettare gli eventi della vita è il primo passo da fare per cambiare la propria vita.
Bimyō
Sentite il bisogno di esprimere il vostro senso di incertezza? La lingua giapponese ha un termine ben preciso ed è bimyō 微妙, traducibile in “non mi convince più di tanto”.
La parola letteralmente significa “lieve, delicato”, ma usato da solo esprime il senso di incertezza sulla probabilità che un evento si possa verificare in maniera positiva.
Kodawaru
Con questo termine, le aziende, le industrie alimentari e i marchi nipponici sottolineano il loro legame alla tradizione, alla qualità e all’eccellenza delle materie prime utilizzate. Inoltre, è un messaggio che pone maggiore enfasi sull’attenzione che le aziende pongono nei confronti dei clienti.
Sekkyokuteki
State cercando il modo per dire ad un vostro amico di “avere un atteggiamento positivo e attivo”? In giapponese esiste un’unica parola per indicare questo stato, ed è la parola sekkyokuteki 積極的.
Mi raccomando non la confondete con il nostro “ottimismo”, perché questo termine non indica uno stato mentale positivo legato ad un evento o ad un modo di pensare. Il termine sekkyokuteki deve avere un motivo per ritrovarsi tra le parole giapponesi intraducibili.
Sekkyokuteki è rivolto a chi si impegna ad essere positivo, concreto e intraprendente, al lavoro o durante lo studio, al fine anche di creare un buon ambiente per chi ci circonda.
Ganbaru
Ganbaru 頑張る è un termine che spesso viene tradotto con “buona fortuna” o “in bocca al lupo”. Ma in lingua nipponica non è solo un augurio per la buona sorte. Si intende di più come “non mollare, persevera, sii tenace fino alla fine”.
Si può trovare coniugato in diversi modi come Ganbatte per spronare altre persone (o se stessi) a fare uno sforzo. Questa parola incarna al meglio lo spirito giapponese di non abbattersi e non lasciarsi andare completamente alla paura. Un mantra per superare una prova, un esame o i propri limiti.
Sono tante altre le parole giapponesi intraducibili, per il momento ti ho presentato alcune di esse. Se continuerai a seguire la nostra rubrica, ti presenterò altre parole, che esprimono al meglio la filosofia giapponese e il loro essere.