Auguri a tutti i, papà! Oggi è la festa della paternità e se sei qui, probabilmente è perchè ami l’arte o per lo meno, ne sei incuriosito.
Dunque stasera, alla fine di una “Giornata del papà ai tempi del Covid-19” e passata in casa con i tuoi bambini – che tra l’altro sanno bene comune farti perdere il senno – vogliamo farti un omaggio parlandoti di Paternità e arte contemporanea.
Nella storia dell’arte il tema della paternità è poco presente. Fatto salvo alcune eccezioni – tra cui l’opera di Guido Reni (San Giuseppe e il bambino Gesù – 1635) o l’indimenticabile De Chirico con “il figliol prodigo” (1922) – nella cultura e nell’arte occidentale è sempre stata la figura materna, quella di maggior rilievo e questo è chiaramente frutto di un percorso che inizia con la rappresentazione iconografica Cristiana, che veniva commissionata agli artisti e che doveva compiacere nobili e pontefici adornando cattedrali, palazzi o corti.
La madre insomma, ha sempre rappresentato una figura esclusiva (quella di Maria – Somma Madre, simbolo di purezza, miracolo, amore) e il padre compare soltanto a volte e in secondo piano: fuggevole, apparentemente poco relazionale, poco coinvolto nella scena. Poco presente o in assetto da guerra: vestito, armato, impostato.
Ma finalmente, ai giorni nostri, possiamo parlare di una paternità in divenire: che sta evolvendo. Anche il mondo dell’arte se n’è accorto e la produzione degli artisti contemporanei pare finalmente dare il giusto valore ad una presenza tanto “ingombrante” – in termini di mole – quanto importante.
L’aspetto relazionale padre-figlio diviene l’opportunità evolutiva artistico-culturale di questi tempi moderni, un’evoluzione sociale che abbraccia il desiderio del padre che si fa ormai lontano dallo stereotipo di “padrone” e invece più “protettivo”, più sensibile ai bisogni e più amorevole.
Paternità: l’amore “gigante” nei dipinti di Margarita Sikorskaia
Noi allora vogliamo omaggiare te Papà del 2020 !
Abbiamo selezionato una carrellata di opere di Margarita Sikorkaia, pittrice magistrale che mostra un padre “enorme” come soltanto i bambini lo vedono: imponente, gigante e maestoso ma anche delicato, al tempo stesso così dolce da apparire “fragile d’amore” mentre disperde lo sguardo in quella piccola parte di se stesso. Appartenenza e potenza di una nuova immagine della paternità che infondo, era dovuta.
I dipinti di Margarita Sikorkaia, classe 1969 – (Russia) – sono una perfetta fusione di forza e tenerezza e non ti ricordano niente? Non hai notato quanto ricordino lo stile di Botero? > fai un paragone
Già, l’artista infatti con i suoi “giganti” dai morbidi tratti e dolci atteggiamenti, è tranquillamente avvicinabile al Maestro che scardinò lo stereotipo del corpo femminile e noi siamo davvero fieri di mostrarti le sue fantastiche opere proprio oggi, proprio ora che il tema da scardinare è quello del ruolo paterno!
Che ne dici? Ti piace il nostro regalo?