Nuova tendenza lanciata dalla stilista del lusso sostenibile Stella McCartney: tessuti in Mylo, una stoffa morbida e malleabile completamente vegetale realizzata con la pelle di funghi.
Primi campioni realizzati in Mylo, pelle di funghi e completamente cruelty free ideati per l’estate 2022, hanno sfilato in un’atmosfera magica, spaziale e futuristica realizzata nell’Espace Niemeyer di Parigi per la Fashion Week francese, ispirata al film di Neil Blomkamp “Elysium” con Matt Demon e Jodie Foster, nel quale si racconta la vita su un mondo artificiale creato dalla NASA in sostituzione ad una Terra ormai devastata.
Una moda del tutto ecosostenibile, che non utilizza petrolio e che sfrutta una risorsa completamente rinnovabile.
A mostrare per prima durante il défilé il tessuto in pelle di funghi è stata la star Paris Jackson, amica del brand, la quale ha sfilato emozionata davanti alla platea presentando capi unici al mondo indossando top bustier e i pantaloni cargo in Mylo.
Défilé in pelle di funghi, Mylo la nuova tendenza
Stella McCartney, famosa stilista del lusso sostenibile e figlia di uno dei più grandi dei Beatles: Sir Paul McCartney, ha sviluppato un’idea davvero molto interessante in linea con le norme ecologiche per una vita e per un mondo più ecosostenibile e meno inquinato.
Questo tessuto in pelle di funghi, cosiddetto Mylo, è stato realizzato a mano nell’atelier di Stella McCartney in collaborazione con gli scienziati di Bolt Threads. Essi hanno ricreato i processi che avvengono in maniera naturale nel sottosuolo laddove si trovano le radici dei funghi, e hanno realizzato attraverso questi e scomponendo materiali ottenuti dal micelio, una stoffa di nylon di neoprene riciclato. Grazie alla lavorazione del micelio del fungo è possibile ottenere, quindi, la pelle di funghi chiamata Mylo, un mix di combinazioni tra terra, acqua e aria.
«Non abbiamo mai usato pelle, piume e pellicce sin dal primo giorno, quindi sono incredibilmente orgogliosa di essere la prima casa di moda al mondo a creare capi di Mylo, una pelle di fungo lussuosamente morbida e sostenibile realizzata con micelio infinitamente rinnovabile.»
«Questi indumenti in Mylo sono stati creati in collaborazione con Bolt Threads e sono certificati a base biologica, il che significa che sono realizzati con materiali prevalentemente rinnovabili e non sono fatti di plastica come la maggior parte delle pelli sintetiche. Abbiamo supportato questa incredibile innovazione sin dal suo inizio perché credo che i nostri clienti non dovrebbero mai scendere a compromessi con la desiderabilità della sostenibilità e Mylo ci permetterà di realizzarla.»
Un tessuto simile alle pelle animale ma completamente vegetale, morbido, elastico e aderente come similpelle, che non necessita di sfruttare per la sua realizzazione enormi quantità d’acqua, come invece avviene per il tessuto in pelle animale. Il Mylo non sarà per il momento vendibile, ma verrà inserito nelle prossime collezioni del brand, che non si fermeranno alla semplice realizzazione di tutti i capi d’abbigliamento, ma anche degli accessori, come la prima borsa Fryme realizzata in pelle di funghi e presentata alla sfilata dalla stessa Stella McCartney.
“La collezione è un mix di sensualità e sportswear a ridefinire il mio stile attraverso sensazioni di morbidezza”. I pezzi seguono l’evoluzione del marchio, l’espansione della coscienza”.
I capi ottenuti dalla pelle di funghi, si sposano bene con la palette di colori della nuova collezione che utilizza toni simil-freddi e caldi legati alla terra come il verde, rosso, lavanda, nero, arancio dai toni muschiati.
Stella McCartney viene presentata come un’ambasciatrice di innovazione responsabile, è una stilista che con la sua filosofia sostenibile ha lanciato un brand di lusso che si è distinto per etica, innovazione, moda sostenibile e rinnovabile, una storia che dura da ormai 20 anni. Una moda che guarda al futuro, una moda che lancia una proposta e una risposta innovativa al mondo e ai potenti, quella di poter continuare a vivere nella moda, nel comfort e nello stile, non cambiando le consuetudini e le abitudini di questa realtà e sfruttando al meglio elementi rinnovabili ed ecosostenibili, per un mondo che potrà ritrovare il suo cammino tornando a respirare.