Caro iCrewer, è passato un anno da quando è scomparso il famosissimo critico d’arte Philippe Daverio. Ad un anno dalla scomparsa, sta per essere inaugurata una mostra per omaggiare il critico. La mostra – tributo è: Philippe Daverio narratore d’arte.
Vediamo insieme cosa ci riserva la mostra tributo.
Philippe Daverio narratore d’arte
Philippe Daverio è stato un grande critico d’arte, sempre delicato con le sue parole e sempre attento ai nuovi talenti. Non è scelto a caso l’appellativo di narratore, in questo termine vengono racchiuse tutte le doti del critico, che sapeva esaltare le opere con il suo stile unico ed inimitabile.
L’ideatore della mostra è Andrea Kerbeker, che ha dichiarato:
Non so bene quando Philippe è comparso nella mia vita. Il giorno prima non c’era, il giorno dopo sì; ma era come se ci fosse sempre stato, con la sua cultura cosmopolita, capace di abbracciare tutto, ma mai ostentata. Dedicargli una mostra, la prima da quando ci ha lasciati (troppo presto, accidenti) significa certamente organizzare un tributo all’amicizia, ma soprattutto restituire al pubblico il suo sguardo sempre appassionato .
La mostra si terrà al Kapannone dei Libri di Angera (Varese) e sarà inaugurata il 10 settembre 2021 alle ore 18. Saranno presenti all’inaugurazione, anche, la moglie Elena e il figlio Sebastiano, l’antiquario Carlo Orsi e l’editore Massimo Vitta Zelman. Al pubblico sarà visitabile dal 13 settembre al 29 ottobre 2021, dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 19, con ingresso gratuito senza prenotazione.
La sua vita dedicata alla divulgazione ha lasciato il segno in una grande varietà di libri da lui scritti e a lui dedicati: da questi si sviluppa la mostra, ma saranno esposti anche memorabilia e oggetti curiosi provenienti dalla sua Wunderkammer di Milano.
Ci saranno anche tanti spezzoni di video, per rivedere i molti filmati che, attraverso la televisione, hanno reso Daverio famoso.
Con la mostra Philippe Daverio narratore d’arte si metterà a disposizione dei visitatori il genio e le intuizioni che hanno caratterizzato il critico e storico dell’arte.
Intuizioni che sono emerse giovanissimo, quando decise che studiare Economia presso l’Università Bocconi di Milano non faceva per lui. Prima intuizione che lo ha portato ad interessarsi più di arte che di bilanci. A 26 anni esordisce come gallerista; apre nel 1975, a Milano la Galleria Philippe Daverio, la prima di una lunga serie.
Ed è proprio all’interno della mostra che si porterà alla luce, e a disposizione del pubblico, i cataloghi che testimoniano gli esordi del presentatore televisivo. Oltre i cataloghi, sarà possibile ammirare alcune fotografie del periodo newyorkese.
Questo amore, questa vocazione, è senza dubbio la ragione dell’instancabile attività di divulgazione da cui scaturiscono indimenticabili collane come quelle per Rizzoli (tra cui Il museo immaginato) e Il Corriere della Sera (La storia dell’arte raccontata da Philippe Daverio). In mostra tanti di questi volumi, con le loro traduzioni che toccano ogni lingua del globo, dall’inglese allo spagnolo fino al coreano e al giapponese.
Non solo libri: innumerevoli gli appuntamenti culturali di cui si fa promotore, che passiamo in rassegna grazie a locandine e manifesti, oltre alle trasmissioni televisive che lo hanno coinvolto sia in veste di conduttore che di ospite. Momenti cult per la cultura sul piccolo schermo che ci divertiremo a ripercorrere in mostra grazie a spezzoni e video-interviste.
Un mezzo, quello televisivo, al quale Daverio non si è certo sottratto, nella convinzione che l’arte è per tutti e a tutti va raccontata.
Insieme a questi anche tanti oggetti curiosi dalla sua biblioteca-studio milanese, come ritratti a lui dedicati, lampade liberty, suppellettili stravaganti, e molte riviste, italiane e straniere, che ne testimoniano la partecipazione a numerose occasioni di dibattito culturale.
In questa mostra avrete l’occasione di sentir rivivere il critico d’arte e, forse, con un po’ di attenzione potreste sentire anche la sua voce tranquilla e pacata che vi spiega quello che andrete a vedere.