La Pietra di Scone ha lasciato nella giornata del 28 Aprile le lande scozzesi a cui appartiene, per un importante viaggio, quello che la condurrà nell’Abbazia di Westminster, dove sarà collocata in un apposito nicchia, esattamente sotto il trono che vedrà incoronare il nuovo Re d’Inghilterra.
Si tratta proprio della Sedia di Re Edoardo, trono ligneo, totalmente in quercia di stile gotico, realizzata ad intarsio e ultimata esattamente nel marzo del 1300, circa tre anni dopo essere stata commissionata, ad un certo Walter di Durham, ebanista del tempo evidentemente di fama.
Un curiosità in merito è rappresentata dall’iniziale volontà del sovrano committente di realizzare una struttura in bronzo ma l’idea, non sappiamo perché, fu presto accantonata per dare seguito a quella che diede vita al Trono che dal XIV secolo ha incoronato tutti i sovrani d’Inghilterra.
Al di là di questo, va detto che il trono fu fatto realizzare affinché potesse ospitare in un incavo sottostante la seduta, proprio la Pietra di Scone, sottratta dello stesso Re Edoardo agli scozzesi che fino ad allora l’avevano custodita nella nell’Abbazia del villaggio di Scone.
La rimozione da parte degli inglesi della Pietra di Scone dal suo abituale sito di conservazione, di fatto rappresentò formalmente la sottomissione definitiva del Regno di Scozia che in questo modo fu relegata a semplice provincia del regno d’Inghilterra.
Inizio questo di un continuo e infinito contrasto tra le due realtà, con gli scozzesi da sempre fermi nel rivendicare, anche in tempi più moderni, la loro indipendenza, cosa però mai avvenuta.
Come tentativo di sanare, almeno in parte tale millenario conflitto, la Pietra di Scone è stata restituita alla Scozia nel 1996 ed attualmente custodita nel Castello di Edimburgo, esattamente nella Stanza della Corona, insieme alle altre insegne regali scozzesi.
La Pietra di Scone o Pietra del Destino tra leggende e Folklore
In idioma gaelico, il suo nome è Lia Fail ma è anche famosa con il nome di Pietra del Destino o altrimenti Pietra dell’Incoronazione ed è un blocco di arenaria utilizzato cos’ come è giunto ai nostri giorni, nelle cerimonie d’incoronazione dei monarchi medievali scozzesi che si svolgevano nel villaggio di Scone, un sito preistorico in Perthshire.
Un prestito dunque, che negli ultimi mesi prima del trasferimento ha riempito le pagine dei quotidiani britannici proprio perché la presenza della Pietra di Scone all’incoronazione di Re Carlo era stata con forza messa in dubbio dagli scozzesi proprio per gli atavici attriti, evidentemente non del tutto sopiti.
La Pietra di Scone è un parallelepipedo di arenaria rossa con origini presumibilmente scozzesi, poichè pare derivi dalle rocce del Lower Old Red Sandstone sempre nella regione del Pertshire.
Misura indicativamente 66 cm x 28 cm e pesa all’incirca 152 kg, detta alla britannica circa 336 libbre.
La pietra è completamente liscia, ad eccezione di una croce latina incisa sulla superficie.
Sebbene si tratti un anonimo blocco di arenaria, la Pietra del Destino porta con sé un patrimonio considerevole di miti e folklore. La leggenda narra che la pietra fu proprio il cuscino su cui a Betel, città a nord di Gerusalemme, Giacobbe, il fondatore del popolo d’Israele, ebbe una visione in cui una processione di angeli saliva e scendeva da una scala celeste che si protendeva fino al cielo.
La pietra fu poi protagonista di uno straordinario viaggio nel Mediterraneo che la vide spostarsi dal Medio Oriente all’Egitto, poi in Sicilia e in Spagna. In ultimo, la pietra giunse in Irlanda intorno al 700 a.C. e fu posizionata sulla Collina di Tara, il sito neolitico situato nella Contea di Meath dove, secondo la tradizione, venivano proclamati gli antichi re d’Irlanda.
Alcune fonti riportano che successivamente fu il leggendario governatore irlandese Fergus Mor a portare la pietra in Scozia intorno al 500 d.C. Un’altra versione della leggenda sostiene che la pietra fu trasferita dall’Irlanda alla Scozia grazie alla principessa Scora, figlia di un faraone egizio.
È tuttora poco chiaro se l’attuale Pietra del Destino sia la stessa delle leggende, perché alcuni cronisti medievali la descrivono come un trono scolpito nella pietra. Quindi l’attuale pietra potrebbe essere stata semplicemente una parte di tale trono.
Si presume che la nuova dimora scozzese della pietra fosse il Castello di Dunstaffnage sulla costa occidentale o, più probabilmente, data la sua storia, la vicina isola di Iona, appartenente alle Ebridi Interne.
Iona era un antico sito sacro per gli asceti cristiani, conosciuti con il nome di Culdei, e divenne il luogo di sepoltura tradizionale dei sovrani scozzesi.
Il sito ha effettivamente una lunghissima storia di tumuli e monumenti di origine preistorica. La pietra rimase a Iona per i successivi 350 anni e si diffuse una leggenda secondo cui i sovrani scozzesi potevano governare solo laddove era situata la Pietra del Destino.
L’autore Sir Walter Scott (1771-1832) dichiarò che in passato sulla pietra era posizionata una placca di metallo su cui erano incisi i seguenti versi:
Unless the fates be faulty grownAnd prophet’s voice be vain
Where’er is found this sacred stone
The Scottish race shall reign.
A meno che il destino non sia cresciuto in modo errato
E la voce del profeta non sia vana
Dove si trova questa pietra sacra
La razza scozzese regnerà.
A partire dal diciannovesimo secolo la Pietra di Scone divenne un potente simbolo nazionale per gli scozzesi che ne sollecitarono più volte la restituzione.
Nel giorno di Natale del 1950 un gruppo di nazionalisti scozzesi riuscì a fare irruzione nell’Abbazia di Westminster e a prendere la pietra, per poi riportarla in Scozia. Tuttavia, quattro mesi dopo le autorità recuperano la pietra e la riposizionarono a Westminster.
La pietra fu finalmente e ufficialmente restituita al popolo scozzese nel 1996, in uno dei giorni più appropriati allo scopo: il 30 novembre, ossia il giorno di S. Andrea, patrono di Scozia. Persiste però un intoppo, emblematico del potere costante della pietra sull’immaginario dei popoli che vivono su entrambi i lati del confine: la pietra deve essere riportata a Westminster Abbey in occasione della cerimonia d’incoronazione di un monarca britannico.
Sono certa che avendo approfondito, almeno in parte, la leggendaria storia della Pietra di Scone e del suo tortuoso cammino fino ai giorni nostri, durante l’incoronazione di Carlo III il prossimo 6 maggio, avrai senz’altro la curiosità di guardare con più attenzione quel masso di pietra posto sotto il trono, il cui profondo significato va al di là dell’aspetto.