Dal 19 febbraio al 3 aprile, presso la nuova sezione Design del Museo Omero di Ancona, potrai scegliere visitare l’esposizione “poesia tattile”.
L’operazione artistica prende vita delle attività di approfondimento di Andrea Sòcrati, in sinergica collaborazione con il Maestro Emilio Isgrò, artista concettuale e pittore, nome prestigioso nel settore, annoverato a ragione tra i maggiori protagonisti della scena artistica contemporanea.
È presentata da TACTUS ,Centro del Museo Omero per le arti contemporanee, la multisensorialità e l’interculturalità, il cui fine è la gestione delle attività di promozione, ricerca e documentazione legate alle arti contemporanee, declinate in particolar modo sulle tematiche della multisensorialità e dell’interculturalità.
Con l’obiettivo di favorire al massimo l’accessibilità e di conseguenza la partecipazione ad un campione sempre più ampio di visitatori, contribuendo così al superamento delle barriere motorie e sensoriali.
Promuovendo così l’integrazione sociale e culturale delle persone con disabilità arrivando in maniera poi più ampia a solidi e costruttivi dialoghi interculturali.
Tutto questo in concomitanza della Giornata Nazionale del Braille e della Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica entrambe ricorrenti il 21 febbraio.
L’esposizione, senso del tatto, trae ispirazione dalle Neoavanguardie degli anni ’60 e da quell’esperienza artistica definita “poesia visiva”, “poesia totale”, “poesia sperimentale”, di cui Emilio Isgrò è uno dei principali protagonisti.
Oggetto di questa operazione estetica sono i valori tattili ed il codice Braille, un vero e proprio alfabeto dotato di un suo valore plastico che viene decodificato attraverso le mani.
Da sempre le lettere degli alfabeti sono oggetto di rivisitazioni per renderne più armonioso l’aspetto estetico questo è avvenuto in ambiti artistici diversi: dai “carmina figurata” latini ai poemi tipografici di Stéphane Mallarmé, dai Calligrammes di Guillaume Apollinaire alle “tavole parolibere” di Filippo Tommaso Marinetti.
Entriamo nel vero nucleo della poesia tattile
L’esposizione come detto si snoda a partire da una poesia tattile a cui è stato dato il titolo:l’albero.
Si compone di quattordici tavole con l’immagine di un albero realizzato a rilievo, usando i puntini del codice Braille e tutto questo ne costituisce i versi.
Definito un sonetto tipico, con rime tattili alternate con le caratteristiche e le assonanze tattili dei diversi materiali su cui le tavole sono stampate.
Unico viatico per accedere a questo contenuto sono le mani con le quali si va a scoprire quale forma ha l’albero e associando mentalmente forme e materiali a completamento della percezione tattile.
Un altro dei cinque sensi che viene coinvolto da questa esperienza è l’udito, attraverso quelle che vengono definite sensazioni sonore, che possono essere il fruscìo emesso da due mani che si sfiorano, concorrendo in sinergia con il tatto a scaturire in ciascun visitatore pensieri magari dimenticati, memorie sopite o emozioni in genere, riconducendo il tutto ad un’intima e soggettiva esperienza estetica.
Il senso di questa esperienza ricava le sue fondamenta dalle istintive modalità percettive e cognitive messe in atto nella vita di tutti i giorni delle persone non vedenti con l’unione di tatto e cinestesia, ovvero quella percezione dinamica che Rudolf Arnheim considerava la base dell’esperienze estetica.
All’interno dell’evento con protagonista la poesia tattile, il Maestro Emilio Isgrò ha realizzato per la prima volta una “cancellatura tattile”, ovvero un calligramma nel quale le cancellature poste in rilievo, complessivamente danno forma ad un’immagine che può essere percepita anche attraverso il tatto o solo attraverso il tatto.
A completamento dell’opera, quasi a sottolinearne il protagonismo dei valori tattili, Isgrò ha inserito una scritta in caratteri Braille che conferisce all’insieme un più definito senso estetico-tipografico ma anche un arricchimento di contenuti, poiché capace di suggerire alle mani lettrici molteplici spunti e direzioni interpretative.
INFOPeriodo: dal 19 febbraio al 3 aprile 2022.
Dove: Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona
www.museoomero.it
Ingresso: 5 euro.
Gratuità come previsto dal Ministero della Cultura.
Orario: da martedì a domenica 16:00 – 19:00 domenica e festivi anche 10:00 – 13:00.
Le prenotazioni sono obbligatorie e possono essere effettuate sia via telefono che su whatsapp al numero: 335 56 96 985
e-mail: didattica@museoomero.it
L’accesso, come da disposizioni ministeriali , è consentito esclusivamente con Green pass rafforzato.