Il Ponte del Cervaro a Modena, a causa dei danni subiti dal maltempo, rischia di crollare. Si tratta di un ponte con un’unica arcata, anche detto “ponte romanico”, posto su un antico attraversamento del fiume Cervaro, su un percorso viario che si trova nel Comune di Polinago, in località Gombola e che si collega con Serramazzoni, Prignano, Sassuolo. Dal 1989 è vincolato ai beni culturali.
Il gruppo consiliare Noi Polinago aveva già presentato lo scorso febbraio, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, una segnalazione con la firma dell’ingegnere Simona Magnani.
La situazione è piuttosto critica poichè già nel 2011 l’amministrazione del Comune di Polinago aveva segnalato il crollo di alcune pietre dalla spalla destra del ponte. La struttura è caratterizzata da alcune fenditure dalle quali si staccano dei blocchi di pietra, ma quest’anno si è ulteriormente aggravata, soprattutto con il maltempo della prima settimana di dicembre.
Il senatore Stefano Corti e i deputati Guglielmo Golinelli ed Elena Murelli hanno presentato due interrogazioni in Parlamento. Essi sostengono che da febbraio ad oggi non sono stati fatti interventi di restauro, pertanto chiedono al Mibact interventi di urgenza.
Ponte del Cervaro, la storia
La storia del Ponte del Cervaro è legata ai primi pellegrinaggi dall’Europa e dal Nord Italia verso Roma. Il Ponte del Cervaro è situato in una località denominata “Ospitaletto” in quanto dava ristoro, cure mediche e cure per i cavalli ai pellegrini di passaggio.
Durante il Medioevo la zona fu dominata dai conti Da Gombola, dei quali rimane un antico castello e dai Montecuccoli di Pavullo. Fino al Risorgimento Polinago appartenne al ducato degli Este. Dopo il periodo napoleonico Polinago divenne un comune autonomo, mentre per un breve periodo nel XIX secolo fu annesso al Comune di Sassuolo.
Il Comune è molto vicino alla linea Gotica e durante la seconda guerra mondiale fu teatro di violenti scontri. Il Ponte del Cervaro fu in parte distrutto il 12 ottobre 1944 in seguito a una rappresaglia nazista. Di questo episodio rimane memoria ne La storia mai scritta del Comandante Marcello Partigiano Azzurro, di Terenzio Succi e Franco Adravanti, Youcanprint 2013.
Il 10 maggio 1944 almeno cinquanta tedeschi e fascisti devastarono Casa Pace, ma i partigiani di Mario Nardi e Marcello Catellani li attaccarono per difendere Gombola: il ponte del Cervaro fu il tragico teatro di questo scontro che provocò diverse vittime da entrambe le parti e dove Adele Ranuzzini, una ragazza di 15 anni che collaborava attivamente con i partigiani, fu uccisa dalle forze di occupazione.
Tra gli altri partigiani uccisi ricordiamo Cesare Compagnoni, Antonio Macchioni, Marcello Orsini, Pietro Strologo, Carlo Scarabelli.
Sollecitare la manutenzione e il restauro di questo storico ponte è per noi di arte.icrewplay.com un dovere civico, etico e morale per salvaguardare la sicurezza e l’incolumità degli abitanti di quella zona dell’Appennino modenese e la memoria storica di quei luoghi.