Sabato 2 agosto 1980, ore 10:25, Stazione di Bologna. Una data, un’ora e un luogo che difficilmente si possono dimenticare. Per non far dimenticare mai questo orrore, la Fondazione Bottega Finzioni in sinergia con l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage della Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, hanno indetto Premio 10:26, rivolto a tutti i giovani studenti, fino ai 26 anni.
Premio 10:26
L’orologio della stazione di Bologna, è fermo da 41 anni, ma con il Premio 10:26 idealmente le lancette ripartiranno. Quelle lancette ferme dal 2 agosto 1980, che segnano sempre ed indelebilmente le ore 10:25, segnano la fine di 85 persone e la mutilazione di oltre 200 persone.
Il contest, istituito dalla Fondazione Bottega Finzioni con il patrocinio dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage della Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 e il sostegno di Gruppo CER GAS, Orteco Srl e Eurotre Srl, ha l’obiettivo di ricordare la vita, le passioni e i sogni delle vittime della strage del 2 agosto 1980, cercando di riallacciare simbolicamente i fili e i percorsi spezzati quel giorno, e facendoli proseguire attraverso la facilitazione di percorsi di studio e ricerca.
La call è aperta a tutti gli studenti europei ed extraeuropei fino ai 26 anni, che abbiano un progetto originale in ambito culturale, scientifico e artistico: dalle opere d’arte, a progetti di ricerca a testi e saggi, i partecipanti potranno proporre il proprio contributo fino al 25 aprile 2021.
Per la prima edizione, il Premio 10:26 assegnerà una borsa di studio dal valore di 3.000 euro e 10 premi in buoni da 250 euro. L’ambito disciplinare per i progetti di ricerca sarà indicato di anno in anno da parte di Fondazione Bottega Finzioni e dell’Associazione 2 agosto 1980, che individueranno congiuntamente una commissione costituita da membri esperti della materia selezionata.
L’ambito disciplinare per la prima edizione, riguarda la storia dell’arte e le produzioni nell’ambito delle arti visive. La Commissione di valutazione, composta da Davide Domenici (Antropologo e Archeologo), Elena Pirazzoli (Storica) e Francesca Tancini (Storica dell’Arte), selezionerà il progetto ritenuto più originale e significativo tra tutti quelli inviati.
I concorrenti (singoli o gruppi, scuole o classi, maggiorenni e minorenni) dovranno inviare il loro progetto di ricerca in formato PDF all’indirizzo info@bottegafinzioni.com entro e non oltre il 25 aprile 2021. L’elaborato deve avere un massimo di 10 cartelle ed essere redatto con carattere 12 (18 000 battute a cartella); è da includere anche la biografia del candidato.
La premiazione dei vincitori avverrà lunedì 2 agosto 2021, durante la cerimonia di commemorazione delle vittime della strage. Il luogo e l’orario della stessa verranno comunicati a tempo debito a tutti i partecipanti. Nel bando disponibile a questo link è possibile leggere tutti i requisiti e le modalità di partecipazione.
La strage di Bologna del 1980
Come già detto, il Premio 10:26 è volto a ricordare le vittime della strage di Bologna del 1980. Ma cosa è successo? Rivediamo in breve alcuni momenti salienti.
La strage di Bologna è stato un attentato commesso sabato 2 agosto 1980 alle 10:25 alla stazione ferroviaria di Bologna Centrale, a Bologna. Si tratta del più grave atto terroristico avvenuto nel Paese nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione.
Chi sono stati gli esecutori? Come esecutori materiali sono stati individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari, tra cui Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. A lungo gli ipotetici mandanti sono rimasti sconosciuti, sebbene fossero rilevati collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati.
Nel 2020 l’inchiesta della Procura generale di Bologna ha concluso che Paolo Bellini (ex Avanguardia Nazionale), esecutore insieme agli ex NAR già condannati in precedenza, avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, individuati quali mandanti, finanziatori o organizzatori.
Essendo questi ultimi ormai tutti deceduti, non potranno essere intraprese ulteriori azioni giudiziarie.
Per compiere questa strage, venne posizionata nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata. La bomba era composta da 23 kg di esplosivo, una miscela di 5 kg di tritolo e T4 (ciclotrimetilentrinitroammina) detta «Compound B», potenziata da 18 kg di gelatinato (nitroglicerina a uso civile).
I soccorsi furono immediati, e vennero utilizzati anche degli autobus, auto private e taxi come autoambulanze. L’autobus 37 divenne, insieme all’orologio fermo alle 10:25, uno dei simboli della strage.
Dopo questa strage, seguirono manifestazioni che chiedevano giustizia per le vittime. Il 1º giugno 1981, è nata l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980, costituita con lo scopo di ottenere con tutte le iniziative possibili la giustizia dovuta.
L’Associazione, costituita inizialmente da 44 persone, è cresciuta fino ad arrivare a 300 elementi. Negli anni successivi alla strage è rimasta attiva, tanto per il ricordo della strage quanto per proporre iniziative che si sono affiancate alle indagini. Tra le iniziative, appunto, il Premio 10:26.