Durante la Seconda Guerra Mondiale, Roma vive uno dei periodi più drammatici della sua storia. La città è sotto l’occupazione tedesca e, il 19 luglio 1943, il tenente Owen Gibson dà il via al primo bombardamento aereo alleato di Roma. Questo evento segna un momento cruciale nel conflitto.
Alle 11:02 del mattino, le forze alleate lanciano il loro attacco. Il quartiere di San Lorenzo è il primo ad essere bombardato e, purtroppo, il più duramente colpito. L’obiettivo principale è lo Scalo San Lorenzo, ma le bombe devastano una vasta area della città. I danni si estendono tra piazzale Sisto V, piazzale San Lorenzo e piazza Porta Maggiore.
Le Conseguenze del primo bombardamento a Roma:
Le conseguenze del bombardamento sono devastanti: 3.000 persone perdono la vita e tra gli 11.000 e i 12.000 rimangono ferite. Questo attacco rappresenta un momento di grande sofferenza per la popolazione romana, che si trova a dover fare i conti con le macerie e il dolore.
La tragica esperienza del primo bombardamento alleato su Roma resta un capitolo doloroso della storia della città, segnando indelebilmente la memoria collettiva dei suoi abitanti.
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