Fino al 17 novembre 2024, il Palazzo Mosca – Musei Civici di Pesaro ospita una straordinaria esposizione di 40 preziosi disegni eccezionali, provenienti dalla Biblioteca Oliveriana. La mostra intitolata “Capitale” del disegno. Raffaello, Barocci, Cantarini, Lazzarini dalla Biblioteca Oliveriana per Pesaro 2024 rappresenta una rara occasione per immergersi nel mondo del disegno e seguire l’evoluzione di questa tecnica attraverso i secoli.
Un viaggio nel disegno: da Raffaello a Barocci
La mostra, curata da Anna Cerboni Baiardi e Anna Maria Ambrosini Massari, guida i visitatori in un viaggio che esplora l’arte del disegno dal XVI al XVIII secolo, ponendo in risalto l’influenza di Raffaello sugli artisti che operavano nel territorio marchigiano e urbinate. Tra i protagonisti spiccano nomi come Federico Barocci, celebre per le commissioni eseguite per il duca Francesco Maria II della Rovere, e artisti come Simone Cantarini e Giovanni Andrea Lazzarini.
La rassegna non solo rende omaggio a questi grandi artisti, ma evidenzia anche come Raffaello, il maestro urbinate per eccellenza, abbia lasciato un segno indelebile sull’arte grafica di generazioni successive. L’influenza del suo stile, la sua forza espressiva e l’eleganza delle sue linee si ritrovano in molti dei disegni esposti, creando un fil rouge che attraversa tre secoli di storia dell’arte.
Eccezionali disegni: la base della grande arte
Il disegno, con la sua capacità di catturare l’essenza di un’idea, ha sempre rappresentato la base su cui poggia la realizzazione di grandi opere d’arte. Come spiegano le curatrici, i disegni offrono una finestra sulla dimensione più creativa del processo artistico. La linea sintetica, il tratto sfumato e la morbidezza del segno diventano elementi centrali per comprendere come artisti di epoche diverse utilizzassero la grafica come strumento di studio e creazione.
Le opere in mostra non sono semplicemente degli esercizi tecnici: esse rivelano il processo intellettuale che sta dietro la realizzazione di un dipinto o di una scultura, offrendo al pubblico un accesso intimo alla fase più creativa dell’artista. Questo viaggio attraverso il disegno permette di comprendere come un tratto di matita o una pennellata di inchiostro possano dar vita a opere monumentali.
Un dialogo tra disegno e pittura
Un altro aspetto affascinante della mostra è il dialogo tra i disegni e le opere pittoriche presenti nel percorso museale permanente. Alcune opere su carta sono messe a confronto con dipinti e sculture, creando un confronto diretto tra il processo creativo e il risultato finale. Questo confronto permette ai visitatori di apprezzare il disegno non solo come mezzo preparatorio, ma come opera d’arte a sé stante.
Inoltre, per l’occasione, sono esposte alcune opere inedite, selezionate appositamente per la mostra, che arricchiscono ulteriormente l’esperienza visiva e storica della retrospettiva.
Un patrimonio inestimabile: la collezione della Biblioteca Oliveriana
Le opere in mostra provengono dalla straordinaria collezione Viti Antaldi custodita dalla Biblioteca Oliveriana di Pesaro, che rappresenta un vero e proprio tesoro della grafica italiana. Attraverso questa selezione, il pubblico può scoprire l’evoluzione della tecnica del disegno in un territorio, quello marchigiano, che ha dato i natali a grandi maestri come Raffaello e Barocci.
Questa raccolta inestimabile di disegni dimostra come il disegno sia stato, nei secoli, un potente strumento di comunicazione artistica e un linguaggio universale capace di trasmettere idee, emozioni e concetti.
Un’occasione da non perdere
Se ami l’arte e vuoi scoprire più a fondo il mondo del disegno, questa mostra a Pesaro è un’occasione imperdibile. Da Raffaello a Barocci, passando per Cantarini e Lazzarini, il percorso espositivo ti condurrà alla scoperta di una tecnica che, per la sua essenzialità e forza espressiva, è alla base delle più grandi opere della nostra storia artistica.
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