Sono ben tre i relitti della flotta di Luigi XIV annientata nel 1692 nella battaglia della Hougue, contro l’alleanza anglo-olandese finalmente individuati sul fondo del canale della manica, dopo che uno studio articolato e portato avanti ormai da molti anni, aveva ipotizzato la loro presenza proprio in quel tratto di mare.
E finalmente l’annuncio è stato dato svelando così un mistero che perdurava ormai da molti secoli.
L’annuncio è stato dato dal ministero della Cultura francese in persona che ha precisato come l’intera missione di archeologia subacquea e sottomarina nei siti di Saint-Vaast-la-Hougue si sia ormai conclusa.
Va precisato che i relitti de quo, erano già stati sommariamente individuati alcuni decenni orsono, intorno al 1990 dall’ esperto sub Christian Cardin e successivamente erano state avvicinate da altri colleghi che a loro volta hanno rinvenuto frammenti di legno, dei quali però non fu fatta né messo in programma, un approfondimento che ne chiarisse la provenienza o quantomeno la datazione.
Forse anche questo e magari più di altri eventi basterebbe a costituire materia interessante per svelare il vero e proprio mistero, neanche poi tanto in senso lato, del perché di una simile decisione, visto che comunque gli accadimenti storici svoltisi nell’intera area, erano un chiaro indizio che qualcosa su quei fondali avrebbe pur dovuto esserci.
E allora, perché un pezzo di lego proveniente da quelle acque è stato considerato solo tale?
Questo è un mistero sul quale prima o poi bisognerebbe indagare.
Naturalmente, con i se e con i ma ci si fa poco ed in questa sede, benché come ogni lunedì si cerchi di acclarare ogni tralasciata sfumatura dei vari misteri che, in modo più o meno palese, insistono ancora oggi con il loro velo di ambiguità e incertezza, intorno a determinati accadimenti.
Queste dunque le esatte parole di Cècile Sauvage, archeologa del dipartimento delle ricerche archeologiche subacquee e sottomarine (Drassm), responsabile della missione in corso a Saint-Vaast dallo scorso 15 agosto, che ha confermato:
Oggi abbiamo finalmente la certezza che sono collegate alla battaglia della Hougue
Su un totale di 12 relitti infatti, tutti localizzati addirittura nel corso degli ultimi 30 anni, finora solo cinque sono stati accuratamente studiati da team di esperti, finalmente giunti in questi giorni alla conclusione seguente:
c’è una grande differenza tra quello che dicono gli archivi, il trattato di costruzione navale di Colbert e la pratica
Intorno al più recente studio dei tre relitti in questione, è emerso che le strutture in legno sono evidentemente molto rovinate e che invece due delle navi, sono sepolte sotto almeno un metro di melma, cosa che in qualche modo lascia aperta una speranza non del tutto infondata, come nel caso di quasi tutte le navi romane ritrovate, che potrebbero essere ben conservate.
Fin qui la teoria perché risalta subito come riuscire a risollevare tali reperti dall’oblio del tempo trascorso sarà molto impegnativo ed oltremodo costoso.
Effettivamente sarebbe pertinente proseguire a lungo le ricerche per capire come la costruzione delle navi è stata attuata sotto Luigi XIV
Continua a chiosare la scienziata che dal canto suo spera fortemente, ora più che mai, di trovare finalmente dei partner interessati a finanziare, almeno in parte, il proseguimento della missione.
I relitti in fondo alla manica nascondono molto di più
A bordo delle navi d’epoca individuate ormai con certezza sul fondo della manica, potrebbero inoltre trovarsi molti oggetti personali che potrebbero raccontare, con la sola loro riesumazione, molti aspetti della vita di bordo e contestualmente di un’intera fetta di passato.
Già da tempo, il Consiglio Generale della Manche ha deciso di aprire un museo marittimo sull’isola di Tatihou, esattamente nel 1992 al fine di raccontare la storia della battaglia di La Hougue attraverso ciò che il tempo ha consentito che arrivasse a noi.
Con l’individuazione dei relitti si potrebbe certamente ampliare questo progetto già esistente per così creare un polo più strutturato ed al tempo stesso più accattivante per ogni visitatore sia esso appassionato e non.