Ieri sera il Petruzzelli di Bari ha ospitato una serata straordinaria con il Rigoletto di Giuseppe Verdi, diretto dall’attore e regista italo-americano John Turturro. La fusione tra teatro e cinema ha creato un’atmosfera unica, quasi in alta definizione, dove ogni dettaglio ha contribuito a un’esperienza indimenticabile.
La regia di Turturro ha evidenziato uno stile minimalista, puntando sui dettagli intimi dei protagonisti, rendendoli capaci di esprimere “nel loro pieno potere”. La scenografia di Francesco Frigeri ha aggiunto un tocco cinematografico con elementi come la torre pendente dell’osteria di Sparafucile.
Un cast che incanta
La serata ha visto esibizioni memorabili da parte di Giuliana Gianfaldoni nel ruolo di Gilda e George Petean come Rigoletto. La performance di Gianfaldoni ha strappato applausi a scena aperta, mentre Petean ha commosso il pubblico, specialmente quando implorava i cortigiani di restituirgli la figlia rapita.
Le luci, disegnate da Alessandro Carletti, e le coreografie di Giuseppe Bonanno hanno completato l’opera, creando momenti di pura magia. Il coro e l’orchestra del Petruzzelli, guidati da Renato Palumbo, hanno danzato insieme al cast, creando un’armonia perfetta tra canto, scene, recitazione e costumi curati da Marco Piemontese.
Rigoletto di Turturro: una trama avvincente
La storia del Rigoletto è intrisa di tragedia e amore. Maledetto dal conte Ceprano, Rigoletto scopre alla fine dell’opera che la sua sete di vendetta ha portato alla morte della sua amata figlia, Gilda, che si è sacrificata per amore. La scena finale, avvolta dalla nebbia, si conclude con un fulmine che getta Rigoletto nelle tenebre del rimorso.
Questo spettacolo ha dimostrato come il teatro possa incontrare il cinema in un equilibrio perfetto, regalando al pubblico un’esperienza intensa e coinvolgente.
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