Ringo Starr, alla’anagrafe Richard Starkey, il 7 luglio compie 80 anni. Quarto membro di una delle più grandi band al mondo, il famoso batterista ha deciso di festeggiare questo compleanno trasmettendo un grande show sul suo canale YouTube a scopo benefico. I fondi raccolti andranno a sostegno del network globale di Black Lives Matter, della David Lynch Foundation, di MusiCares e WaterAid.
Inoltre, lancia un hashtag, #peaceandlove: è questo il messaggio di auguri che l’ex componente dei Beatles preferisce ricevere. E’ proprio lo stesso Ringo Starr a dichiararlo: “Mi piacciono i compleanni e quello di quest’anno sarà un po’ speciale. Niente invitati, niente torta per cento persone. In compenso metteremo su questo show e sarà ugualmente un gran compleanno. Per farmi gli auguri i fan possono dire, pensare o postare #peaceandlove a mezzanotte del 7 luglio”. Paul McCartney, Joe Walsh Sherly Crow Sheila E e Ben Harper, prenderanno parte a questo spettacolo, esibendosi da casa e in più questo show mostrerà filmati inediti di alcuni concerti. Insomma, un compleanno a suon di musica, per il grande batterista.
“La cosa grandiosa della musica è che dura tutta la vita, è un grande business e non dobbiamo andare in pensione”
Ringo Starr, batterista della band dei Beatles
Richard Starkey, si è unito alla grande band dei Beatles dal 1962, sostituendo il precedente batterista Pete Best licenziato dal manager della band, Brian Epstein: “Ho delle brutte notizie per te. I ragazzi ti vogliono fuori ed entra Ringo” (Fonte: “The Beatles: The Authorized Biography”). Chiamato da John Lennon ad unirsi alla band, Ringo è stato definito lo sfortunato del gruppo, in quanto fu il componente in minor luce rispetto a Lennon, McCartney ed Harrison. Partecipò attivamente alla discografia dei Beatles, componendo personalmente Don’t Pass Me By e Octopus’s Garden. Lasciato il gruppo nel 1970, continuò la sua carriera da solista e si prodigò come attore e pittore. Nel 1973 il suo album arrivò in cima alle classifiche americane.
Intrapreso il suo percorso solitario, continuò comunque a collaborare con i suoi ex colleghi, mantenendo un grande rapporto musicale. Nel 1994 è proprio in studio con i suoi compagni per registrare Free as a Bird, l’ultima canzone dei Beatles, con la voce di John Lennon, che è stata riportata in vita dopo un grande lavoro in studio.
Ringo Starr, da dove proviene il suo nome d’arte?
Tutti lo conosciamo con il nome Ringo Starr, un nome d’arte che, per tutta la vita, quasi sostituisce quello vero caratterizzando una personalità, che diventa leggenda e parte di storia. Ma da dove proviene questo nome? Nessuno dei membri dei Beatles aveva un nome d’arte. L’unico ad averne uno è stato lui. Sappiamo che la prima metà, “Ringo”, gli venne data da Eddy Clayton e Rory Storm, componenti della sua prima band.
La motivazione è che Richard indossava molti anelli (da ring, in inglese) su entrambe le mani. Per quanto riguarda Starr, a quanto pare, è semplicemente l’abbreviazione del suo cognome Starkey. Per la sua bravura con lo strumento della batteria, negli anni in cui suonava nelle band di Liverpool era definito “Starr Time”.
Ringo Starr, il documentario di Peter Jackson
Uscirà a breve un documentario che racchiude dei filmati del batterista, insieme alla band dei Beatles. Ne parla proprio Ringo Starr, in un video, se vuoi guardarlo, ecco il link. (E’ in inglese ma è facilmente traducibile). Peter Jackson, regista per Il Signore degli Anelli, ha messo insieme alcuni pezzi di 56 ore di alcuni video mai utilizzati, facendone uno show da 46 minuti. Prodotto dalla Disney, The Beatles: Get Back conterrà l’intero concerto di commiato della band, del 30 gennaio 1969 di John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison sul tetto dell’edificio della Apple Records a Savile Row, a Londra.
“Lavorare a questo progetto”, dichiara Jackson, “è stata una scoperta gioiosa. Ho avuto il privilegio di essere una mosca sul muro mentre la più grande band di tutti i tempi è al lavoro, a suonare e creare capolavori. Sono felice che la Disney sia diventata il nostro distributore. Non c’è niente di meglio per far vedere il nostro film al maggior numero di persone possibile”.
Anche il gruppo Pinguini Tattici Nucleari ha dedicato un pezzo al batterista intitolato Ringo Starr. Tra citazioni beatlesiane, ironia e giochi di parole, il testo si fa portavoce della generazione a cui appartiene, prendendo proprio l’artista come metafora esistenziale. Una sorta di inno alle seconde linee, ai personaggi che stanno in ombra, come “le stelle minori che pur non essendo quelle più visibili sono luminosissime”.
Noi di Arte.icrewplay.com facciamo i nostri migliori auguri a Ringo Starr, condividendo il suo messaggio di #peaceandlove.