Il 29 ottobre, in occasione dell’anniversario della nascita di Rino Gaetano è uscita un’altra pubblicazione a cura della Sony Legacy Vinyl Edition: l’edizione rimasterizzata di Mio Fratello è figlio unico, album del 1976, il secondo in studio che pone al centro l’emarginazione e la solitudine degli individui.
Anche questa pubblicazione, come quella di Lucio Battisti, è arricchita da un Booklet contenente approfondimenti relativi alla lavorazione del disco. Per ulteriori informazioni consulta il sito www.legacyrecordings.it.
Rino Gaetano: Mio fratello è figlio unico
Il tema principale di questo album è la solitudine e l’emarginazione degli individui. L’immagine di copertina rappresenta infatti un cane che sembra piegato e mortificato da una luce accecante.
La prima traccia è costruita proprio su un titolo contrastante Mio fratello è figlio unico, come per dire che sia alla nascita, sia alla morte ci troviamo tutti nella condizione di figli unici, siamo sfruttati e privati della nostra identità.
Il personaggio di Rino Gaetano si può inoltre considerare un “figlio unico”, poichè non si conforma alla massa e ai luoghi comuni.
Una canzone che ha subito rivelato la capacità del cantautore di raccontare una storia con pochi tratti e poche frasi apparentemente sconnesse. Il cinema ha infatti utilizzato il brano per i film Lavorare con lentezza di Guido Chiesa, Portami via di Gianluca Maria Tavarelli, Mio fratello è figlio unico di Daniele Lucchetti con Riccardo Scamarcio e Elio Germano.
Molto singolare la cover di Mio fratello è figlio unico, eseguita dagli Afterhours, rivisitata in chiave rock e con un aspetto corale, proprio per sottolineare la varietà delle solitudini che ci circondano.
Il brano che dà il titolo all’album uscì come singolo sempre nel 1976 con l’etichetta discografica IT. Sul lato B c’era la canzone Sfiorivano le viole, una bellissima e delicata ballata d’amore.
Un altro brano che sembra leggero e apparentemente nonsense è Berta filava. Il titolo parte dal detto popolare E’ finito il tempo in cui Berta filava, come per dire che i tempi andati sono ormai definitivamente conclusi. In realtà Rino Gaetano fa riferimento alla stagione del compromesso storico, per cui dietro Berta si nasconde Aldo Moro che Rino Gaetano vede come un abile tessitore della politica italiana.
Gaetano durante un concerto a San Cassiano in provincia di Lecce, nel 1977, rilasciò la seguente dichiarazione:
«Vorrei ricordare un grosso personaggio che è nato a pochi passi da qui, è nato a Maglie. È uno dei più grossi calzaturieri. È uno che ha fatto le scarpe a tutta Italia. È uno che ha la freccia bianca in testa. Io so benissimo che lui usa dei linguaggi chiarissimi, lui ha inventato diversi termini, infatti è un grosso filologo. Ha inventato le convergenze parallele e la congiuntura, tutte queste cose qui […] È una cosa molto dispersiva e io ho scritto l’anno scorso un pezzo ancora più dispersivo, proprio dedicandolo a questi grossi personaggi enigmatici del mondo politico e di altri mondi anche. Comunque questa sera la voglio dedicare a questo personaggio che ha fatto le scarpe a tutta Italia.»
Caro Icrewer, sei pronto ad emozionarti con questa nuova pubblicazione della Sony Legacy? La puoi trovare anche su Amazon.