Dario Franceschini, ministro per i beni e le attività culturali della Repubblica Italiana, ha ripristinato il fondo da 25 milioni di euro di stanziamento a favore del completamento del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.
Entriamo nel merito. Il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah (MEIS), è dedicato alla storia degli ebrei e della Shoah in Italia, con lo scopo di tramandare la ricchezza di conoscenze, idee e testimonianze dettate dalla presenza autentica di ebrei nel nostro paese, tramite manifestazioni, seminari, mostre, incontri nazionali ed internazionali, convegni, proiezioni. Lo scopo è non dimenticare mai il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d’Europa, lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute “indesiderabili” e “inferiori”. Il numero delle vittime si stima all’incirca in 6 milioni.
Il museo si trova a Ferrara, in Via Piangipane 81, in prossimità dell’antica muraria rinascimentale, nei pressi dei Rampari di San Paolo. L’edificio fino al 1992 veniva utilizzato come carcere cittadino, poichè il Comune di Ferraracedette allo Stato nel 1906 l’area sulla quale fu poi costruito il nuovo carcere della città.
Lo scopo fu proprio quello di sostituire la vecchia e pericolante dimora, sino ad allora situata nell’antico convento di San Paolo che era stato adattato per quello scopo dal 1798. Il nuovo istituto di pena fu inaugurato nel 1912 ed il 14 settembre di quell’anno i 104 detenuti vi vennero trasferiti. Dopo la costruzione della nuova Casa circondariale in via Arginone, nel 1992, l’edificio è rimasto alcuni anni in stato di abbandono, sino a quando si è deciso per il suo nuovo utilizzo come sede del MEIS.
Solo nel 2011 si è conclusa la prima fase di recupero del vecchio edificio originario, cioè della parte su via Piangipane, dove attualmente si trovano gli uffici della Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e le prime sale espositive. In questa sede già si sono svolte diverse iniziative culturali, mostre e convegni. La gestione del museo è affidata ad un nuovo ente al quale partecipano il Ministero per i beni e le attività culturali, il Comune di Ferrara, il CDEC (Centro di documentazione ebraica contemporanea) e l’UCEI (Unione delle comunità ebraiche italiane). Nelle sale espositive ora sono visibili parte degli oggetti tradizionali e di culto usati nelle varie cerimonie ebraiche.