Riqualificazione sembra essere l’unico motto per questo inizio d’anno.
Sono molte in tal senso infatti, le decisioni delle amministrazioni, pubbliche soprattutto, che vedremo presto realizzate.
Fra tutte vorrei segnalarti quella del comune di Roma che intende dar nuova vita alle postazioni in ferro che un tempo ospitavano, per l’espletamento del loro lavoro, gli operatori della Polizia Municipale della capitale.
Se così su due piedi ancora non sei riuscito a fare mente locale a quale tipo di costruzione io mi riferisca, ti basterà tornare con la memoria ad una tua vacanza romana se non ne sei cittadino o pendolare, cercando di rammentare un incrocio, uno qualsiasi, meglio se nei dintorni del Colosseo così che il tuo sforzo mnemonico sia quanto più piacevole possibile.
Se hai fatto come ti ho suggerito, non può che esserti venuto in mente lui, il gabbiotto dei pizzardoni, così familiarmente chiamo dai romani.
Verde con l’immancabile insegna capitolina e quel SPQR con l’immancabile lupa a richiamare ben altri tempi, ben altri fasti, ben altre metodiche per gestire il traffico, sia pur comunque caotico dell’antica città eterna.
Quasi che Roma sia stata in qualche modo predestinata fin dall’antichità a soffrire per il traffico sia esso prodotto da bighe o moderni bolidi.
Una riqualificazione ad ogni incroci
I gabbiotti dismessi della capitale diventeranno arte grazie ad un importante progetto di riqualificazione.
Entra infatti nella fase esecutiva il progetto artistico Cabin Art, promosso dal Gabinetto del Sindaco, Ufficio delle Politiche Giovanili, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
L’idea è quella di recuperare, attraverso la riqualificazione, sei gabbiotti dismessi dalla Polizia Locale per farne strutture artistiche che andranno a migliorare e a ravvivare le vie della capitale con colori e creatività.
Dopo aver indetto un concorso a cui hanno partecipato 68 artisti, sono stati selezionati i sei migliori street artist della gara: ognuno di loro darà nuova vita ai gabbiotti, riqualificandoli e valorizzandoli sul territorio.
La realizzazione del progetto come da dichiarazione del delegato del Sindaco alle politiche giovanili, Lorenzo Marinone:
Si tratta di un progetto fortemente voluto dall’ufficio di scopo Politiche Giovanili, che mette in relazione arte urbana e inclusione sociale, facendo sentire protagonisti i giovani della nostra città attraverso il loro talento e la loro creatività .
La commissione di Roma Capitale, composta da esperti del Maxxi, Sovrintendenza Capitolina e Zètema Progetto Cultura ha assegnato ai vincitori un contributo fino a 6.500 euro a progetto
Tra gli street artist scelti per la riqualificazione, donne e uomini senza distinzione, sono già all’opera Federica Mancini con il suo intervento artistico sulla Cabina 1 in Piazza Vittorio Emanuele II (Municipio I);
Andrea Piccinno con il suo lavoro sulla Cabina 2 in Via Vico Jugario/Via Petroselli (Municipio I); Vittorio Pannozzo con l’opera The Pinkish Box sulla Cabina 5 in Circonvallazione Gianicolense/Via Ottavio Gasparri (Municipio XII); Leonardo Crudi con l’opera Al suono di Roma sulla Cabina 4 in Piazzale Labicano (Municipio VII);
Nian Eugenia Chiasserini con il suo lavoro sulla Cabina 3 in Via Casilina/Via di Tor Pignattara (Municipio V); il duo artistico Motorefisico (Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo) con l’opera Pattern Geometrico sulla Cabina 6 in Piazza di Villa Carpegna (Municipio XIII).
Erano ammessi a partecipare giovani artisti italiani e stranieri, con un’età compresa tra i 18 e 35 anni di età, titolari di diritti civili e politici nello stato di appartenenza.
I candidati provenienti da Paesi extra Unione Europea dovranno essere in possesso di regolare permesso di soggiorno.
I progetti artistici di riqualificazione proposti devevano avere come obiettivo quello di promuovere i seguenti fini:
- riqualificare in chiave culturale e sociale, i luoghi e i beni della città;
- valorizzare, diventando parte integrante di un luogo, la relazione con il territorio in cui sono situate nel rispetto del patrimonio culturale, storico e artistico;
- esprimere integrazione e rispetto delle differenze;
- potenziare tematiche legate all’ambiente, natura, sostenibilità.
Ad ogni artista selezionato per la riqualificazione, verrà corrisposto un compenso pari a 6.500 euro per l’ideazione e la realizzazione in sicurezza dell’opera, compresi i materiali occorrenti e per la manutenzione dell’opera per danni derivanti da agenti atmosferici ed eventuali atti vandalici per un anno a decorrere dalla sua ultimazione.
Continua a seguirci e presto scopriremo insieme come andrà a finire il progetto di riqualificazione e quali sorprese ci riserverà.