Il Roseto di Roma torna ad aprire le porte al suo amato pubblico per quella che da sempre viene indicata come la fioritura primaverile, quella più attesa e rigogliosa, sebbene il colle dell’avventino abbia negli ultimi anni riservato poderose fioriture anche in autunno.
Nonostante un clima che ha decisamente poco di canonicamente primaverile, davvero pazzerello quest’anno, la fioritura di maggio sembra essere comunque piacevolmente copiosa per la gioia dei visitatori certamente ma anche e soprattutto, ci permettiamo di sottolineare, da parte di chi lavora all’interno di questo scrigno meraviglioso che è il Roseto di Roma.
Letteralmente fiore all’occhiello di una capitale che ha decisamente molto ancora da farsi perdonare, se non tutto, da chi arriva sognante con il desiderio di scoprirne le bellezze, il Roseto di Roma anche quest’anno ha mantenuto la promessa mostrandosi al meglio del suo splendore.
Per tutto il periodo di fioritura le cancellate del Roseto di Roma, abbarbicato sul versante più dolce del colle Aventino, resteranno aperte e l’amministrazione ha chiarito che tutte le sezioni saranno visitabili, compresa l’area riservata al concorso non appena quest’ultimo avrà decretato La Rosa regina.
Anche per questa apertura del Roseto di Roma gli orari saranno quelli si sempre alla stagione primaverile, qualche ora in più rispetto all’apertura autunnale per motivi banalmente riconducibili al naturale tramonto del sole.
Il Roseto di Roma quindi, fino a domenica 11 giugno lascerà aperti i sui cancelli dalle ore 8:30 alle 19:30.
Il Roseto di Roma una splendida realtà senza spine
Come da tradizione, la prima apertura dell’anno per il Roseto di Roma avviene in concomitanza con le celebrazioni del Natale di Roma, ed anche quest’anno ha onorato la tradizione riapendo a romani e turisti che sono stati accolti dal consueto trionfo di colori e profumi.
Cosa però non facile poiché sembrerà certamente scontato ma far coincidere un buon momento di fioritura con una certa data e per giunta, negli anni sempre la stessa non è impresa da poco.
Il giardino, come detto è situato in una splendida posizione proprio ai piedi dell’Aventino e ospita una straordinaria collezione botanica composta da varietà di rose provenienti proprio da tutto il mondo.
L’intera area verde è divisa in due macro settori, uno decisamente più grande, dedicato alla collezione di rose botaniche, antiche e moderne passeggiando nel quale si può ripercorre la storia e l’evoluzione della rosa dall’antichità ai nostri giorni; l’altro invece accoglie tutte le rose partecipanti al Concorso “Premio Roma per le Nuove Varietà” , un importante riconoscimento istituito nel 1933 e che si svolge ogni anno.
L’edizione di quest’anno è stata l’81esima e si svolgerà sabato 27 maggio.
Durante la cerimonia, la Giuria permanente, coadiuvata per l’occasione da una Giuria Internazionale, ha premiato il migliore esemplare di rosea“inedita”.
Le varietà in gara erano 88, provenienti da Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia e USA.
Sono stati inoltre assegnati tre Premi Speciali: Premio Fragranza, la Rosa dei Bambini, la Rosa dei Pittori.
Tra le curiosità va detto che La Rosa dei Bambini viene ogni anno scelta da una terza giuria, decisamente speciale, perché composta da soli bambini frequentanti un asilo che di anno in anno viene scelto tra le scuole del comune della capitale.
Qualche dato tecnico sul concorso più profumato d’Italia
Sono ammesse a concorso ben sei categorie (dette anche classi) di rose e sono le seguenti:
Miniature e Patio
Coprisuolo
Floribunde
Ibridi Di Tea (HT)
Arbustive da Parco
Sarmentose
Gli ibridatori professionali partecipanti al concorso, devono inviare le rose 2 anni prima della manifestazione per dar modo alle giovani piante, provenienti da tutto il mondo ed in particolare da luoghi molto freddi, di ambientarsi al nostro clima e di svilupparsi così nel migliore dei modi.
Le rose quindi vengono messe a dimora secondo scrupolosi e rigorosi progetti di sistemazione, per consentire a tutte di godere delle stesse ore di sole che, per un armonico ed essenziale sviluppo della pianta, sono indicate in almeno 6 al giorno.
Durante il periodo di permanenza nel Roseto di Roma, area concorso, le piante vengono visionate periodicamente dai membri di una Giuria Permanente, composta da esperti del settore di comprovata esperienza i quali esprimono via via un giudizio tecnico, relativo ad aspetti valutabili in più riprese, su 5 parametri fondamentali, classificando il loro parere con un voto da 0 a 10.
Tali parametri presi in valutazione sono:
- portamento
- fogliame
- resistenza alle malattie
- rifiorenza
- caratteri di novità
Quindi, fatti due conti, pur non essendo degli esperti, possiamo certamente affermare che il punteggio massimo raggiungibile da una varietà è esattamente 50.
In seconda battuta, viene il compito della Giuria Internazionale i cui membri sono scelti ogni anno tra esperti del settore, dirigenti di parchi, roseti e giardini botanici italiani e stranieri, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che devono esprimere un giudizio estetico sulle varietà in gara con un voto unico da 0 a 30.
Sommando il punteggio medio della Giuria Permanente a quello della Giuria Internazionale si ha il punteggio totale ottenuto da ogni singola varietà.
Insieme ai riconoscimenti tradizionali possono essere conferiti premi speciali annuali come il Premio Fragranza e la Rosa dei Bambini, o premi a tema decisi di volta in volta dalla Segreteria del Concorso (ad es. La Rosa dei Giornalisti, La Rosa dei Pittori, La Rosa degli Stilisti, ecc.).
Per questi premi vengono nominate apposite giurie esterne oppure sono composte da alcuni membri della Giuria Internazionale.
Quest’anno al Roseto di Roma sono state le rose francesi ad ottenere il maggior numero di premi, nonostatnte fossero in gara ben 97 varietà, presentate da 25 ibridatori in rappresentanza di ben 10 Paesi.
Per i francesi la medaglia d’oro nella categora delle rose da taglio (ibridi di Tea – HT) è stata vinta da Adam con una rosa elegante dal centro giallo che sfuma in bianco all’esterno, e nella categoria delle rose a mazzetti (floribunde e arbustive) da Croix con una rosa dai bei boccioli turbinati di un rosa tenero che schiarisce uniformemente con la maturazione del fiore.
Inoltre con Meilland hanno vinto il prestigioso premio per la varietà più profumata di un bel color magenta.
Il tedesco Tantau ha vinto la medaglia d’oro nelle rose paesaggistiche (arbustive da parco) con un bel cespuglio di fiori a corolla singola, stami ben visibili, centro giallo e petali sfumati in rosa.
La Danimarca ha vinto la medaglia d’oro per le rose rampicanti con l’ibridatore Poulsen che ha presentato una rosa con fiori medio-piccoli di un vivace colore rosso-arancio.
L’Italia ha vinto un solo premio conquistando la medaglia d’oro per la migliore rosa strisciante (coprisuolo) con l’ibridatore Barni di Pistoia, per una varietà completamente ricoperta di fiori semplici di un bel rosa intenso.
Il Roseto di Roma è visitabile da persone con disabilità.
Ammessi anche cani di piccola taglia che obbligatoriamente dovranno essere condotti al guinzaglio.
Citiamo infine la presenza nel Roseto di Roma della Rosa Foetida Persiana, dai piccoli fiori doppi e dall’olezzo ahimè profondamente sgradevole.
Con tutte, profumate e non, l’appuntamento, dopo il prossimo fine settimana, è per la prossima fioritura.