Santana ha festeggiato quest’anno il ventesimo anniversario di Supernatural, disco entrato nella Storia della Musica e vincitore di svariati Grammy Awards, e i 50 anni trascorsi dall’album capolavoro Abraxas: nome tratto dal libro Demian di Emil Sinclair, pseudonimo dell’autore Hermann Hesse.
Importanti traguardi della sua carriera, che ha voluto festeggiare con il suo Miraculous 2020 World Tour, al momento interrotto a causa della pandemia.
ICrewPlay Arte e Cultura ha deciso di rendere omaggio al chitarrista con un articolo della rubrica “Ceramiche Made in Italy“, raccontando un particolare episodio del 2011: quella volta in cui Santana si è esibito suonando una chitarra di ceramica.
Come Santana ha ricevuto la sua chitarra di ceramica
Umbria Jazz 2011: mancano trenta minuti all’inizio dell’esibizione.
Carlos Santana viene raggiunto da un timido artigiano di Deruta, che gli si avvicina quasi intimorito imbracciando una custodia. La poggia in un angolo, la apre e svela una chitarra elettrica.
«Ecco, questa è per lei» si limita a dire, porgendola al musicista.
Santana strabuzza gli occhi: non è di legno, lo si percepisce al tatto, e pesa all’incirca quattro chili; ma la cosa che più lo sbalordisce sono le decorazioni. Quei colori accesi e le forme, che si raccolgono in una figura quasi mandalica, pizzicano le corde del suo spirito.
Non è una semplice chitarra: si tratta di un’opera d’arte, in autentica ceramica derutese.
«Bella, stasera ci suono» commenta soddisfatto.
E lo fa sul serio, con il brano Open Invitation: nove minuti che l’Umbria intera non dimenticherà mai.
Dopo il festival, chiede al suo manager di contattare l’artigiano, ringraziarlo e farsi comunicare il valore di quel meraviglioso strumento, così da poterlo assicurare.
L’uomo è entusiasta: se Santana vuole assicurare la sua chitarra, significa che gli è piaciuta davvero.
Ne ha ulteriore conferma quando scopre che, durante il concerto di Bari, il musicista la riporta in scena.
Giovanni Andreani: l’autore della chitarra di ceramica
L’artigiano protagonista di questa incredibile storia è Giovanni Andreani.
Originario di Deruta, inizia a dipingere a ventisei anni, dopo aver suonato per diverso tempo con la sua band, Quintaessenza: cosa atipica nel suo piccolo paese, definito la “capitale della ceramica umbra”, dove i ceramisti apprendono il mestiere sin da piccoli.
Dopo aver fatto vari lavori, apre la bottega sotto casa sua e chiede allo zio Franco di insegnargli l’arte della ceramica. Dopo un anno, inizia a produrre pregevoli pezzi in stile Raffaellesco, Orvietano, Arabesco e Ricco Deruta.
Era il 1999. Qualche anno dopo, nel 2003, ho cominciato a pensare alla chitarra di ceramica.
Giovanni Andreani non può fare a meno del suo grande amore per la musica e adora il suo nuovo lavoro: ed è qui che scatta l’intuizione.
Smonta la sua Fender Stratocaster, la seziona, la studia nei minimi particolari: si rende conto che essere un bravo ceramista non basta, per realizzare il progetto che sta prendendo forma nella sua mente.
Apprende tutte le nozioni necessarie e riesce a costruire il ponte, la tastiera e il corpo, seguendo regole ferree onde evitare di creare uno strumento malfunzionante: perché il suo obiettivo, sin dall’inizio, è creare un’opera che possa essere suonata.
Il 10 Febbraio del 2005, nasce la sua GA1.
La bottega di Giovanni Andreani, l’inventore della chitarra di ceramica: una chicca nel borgo di Deruta
Dalla sua bottega di Deruta si odono canzoni di Jimi Hendrix, dei Led Zeppelin, i Pink Floyd, i Nirvana e i Guns N’ Roses. Chiunque ne è attratto sin da subito: è diversa rispetto a tutte le altre, ha in sé la solennità che si addice ad un piccolo tempio del rock.
In vetrina, le chitarre fabbricate negli ultimi anni: il corpo costituito da un blocco di argilla unico, manici in palissandro e mogano e gli inserti sulla tastiera in madreperla: caratteristiche che le rendono uniche al mondo. Sono in tutto nove, più la GA10 donata a Santana, ritratta in foto e articoli.
In molti vorrebbero acquistarle, ma la risposta di Andreani è sempre la stessa.
Inizierò a commercializzarle quando saranno perfette. Intanto, tenendole qui controllo la struttura che va verificata nel tempo, ogni tanto cambio qualcosa […]
Penso di poterne costruire 4-5 l’anno, non di più.
Molti curiosi si fermano per poter osservare dal vivo il ceramista che suona, a qualcuno è permesso provare le sue chitarre; ma pur azzardando cifre esorbitanti, nessuno riesce ad accaparrarsi i preziosi strumenti.
Giovanni Andreani: le sue chitarre non sono in vendita
Musicisti e appassionati provenienti da tutto il mondo si sono fermati a Deruta, apposta per convincere Giovanni Andreani a vendere le sue chitarre elettriche.
Una collezionista americana, un padre miliardario che vuole regalarne una al figlio: Andreani decide di non cedere nemmeno alle offerte più generose e, inoltre, non vuole che i suoi strumenti vengano abbandonati in una teca o appesi ad una parete.
Il valore stimato per ogni chitarra di ceramica è di circa 12 mila euro; ma talvolta gliene sono stati offerti molti di più.
Giovanni Andreani rifiuta le offerte di Alan Clark e Danny Caron
Un turista entra nella bottega di Andreani a Deruta. Come tanti, osserva le chitarre pensieroso e chiede di poterne suonare una. Subito, dà prova di un talento fuori dal comune: un dettaglio che fa scattare subito il ceramista sull’attenti.
Beh, ho capito subito che non era uno qualsiasi.
Giovanni Andreani scopre che il turista è in realtà Alan Clarke: voce e chitarra dei The Hollies, che vanta collaborazioni importanti come quelle con i Beatles e i Rolling Stones. Co-autore dei brani On a Carousel, Carrie Anne, Jennifer Eccles e Long Cool Woman in a Black Dress, inserito nel 2010 nella Rock and Roll Hall of Fame.
Quasi un mito, ma non l’ho venduta nemmeno a lui. Ha detto che ripasserà…
Stessa sorte è toccata al musicista jazz e blues Danny Caron, chitarrista e musical director del leggendario Charles Brown.
Ha suonato in numerosi CD e session con lo stesso Brown, Clifton Chenier, Bonnie Raitt, John Lee Hooker, Van Morrison, Ruth Brown, Etta Jones, John Clayton, Teddy Edwards, Gerald Wilson, Donald Fagen, Dr. John, John Hammond Jr. e Little Milton Campbell.
Incontri che il ceramista ha riportato sulle sue pagine social e sul suo sito web, Giovanni Andreani Ceramic Guitars, che ti invitiamo a visitare.
Acquistare la ceramica di Deruta online
Ed eccoci, caro Icrewer, alla fine del nostro articolo e ai consigli utili per l’acquisto di ceramiche Made In Italy.
Spostarsi a Deruta di questi tempi può essere davvero complicato, ma niente paura: proprio come i loro colleghi siciliani, alcuni ceramisti umbri sfruttano mezzi come Amazon per commerciare i loro capolavori.
Quest’oggi ti consigliamo i prodotti della marca Michelangelo Assisi, tra cui l’orologio da parete in stile Raffaellesco.
Ovviamente, ti rimandiamo anche alla pagina Facebook di Giovanni Andreani, dove potrai accedere ad una vasta gamma di prodotti interamente realizzati a mano e a tantissime novità da lui ideate.
Buoni acquisti e al prossimo articolo!