Una serranda che si apre sul mondo, un interruttore che accende gli animi, quelli più ribelli e insofferenti alle regole, un occhio che osserva, che ci osserva, “generazione di sconvolti” e poi quell’intro inconfondibile, composta sugli stessi tre accordi di Colpa d’Alfredo: il basso del “Gallo” Golinelli, la chitarra di Solieri, la batteria di Lele Melotti.
Così ha inizio il videoclip animato di Siamo solo noi uscito il 24 giugno con lo scopo di celebrare i 40 anni dall’uscita dello storico album di Vasco Rossi.
Prodotto da Chiaroscuro Creative per la regia di Arturo Bertusi, e il soggetto di Roberto Lepore, eccolo qui, ve lo proponiamo, mettetevi comodi e gustatevi lo spettacolo.
La generazione Vasco
Siamo solo noi è il quarto album del rocker di Zocca, pubblicato il 9 aprile 1981 e contenente otto tracce tra cui, appunto, Siamo solo noi, canzone manifesto di una generazione pronta a tutto pur di cambiare il mondo.
Negli anni, questo brano, è diventato un vero e proprio inno di protesta contro chi è pronto a giudicare e puntare il dito, perché in fondo, chi può dire cosa è “normale” e cosa no?
Lo stesso Vasco, raccontando come è nata ha dichiarato:
“Mi è venuta di getto in una notte in cui ero furioso con me stesso perchè sul palco non era andata come volevo. Ero scivolato sulle spie, quelli davanti per fortuna non si sono accorti di nulla. Mi rialzai immediatamente e, nonostante sbucciature e bruciori, continuai a cantare come se niente fosse, lo spettacolo prima di tutto sempre. Ma io ero inferocito con me stesso e così quella notte mi sono sfogato scrivendo ‘Siamo solo noi’: una dichiarazione di indipendenza dalle regole imposte che non ci stavano più bene a noi della nuova generazione“
Il videoclip è un concentrato di riferimenti a brani storici del cantautore emiliano, da C’è chi dice no a Sally da Liberi liberi a Bollicine.
Un bazar di volti, situazioni e momenti storici che abbiamo tutti ben impressi nella mente: i Mondiali dell’82, lo scandalo del playback a San Remo nell’83 quando lo stesso Vasco abbandonò il palco durante l’esibizione di Vita spericolata, la caduta del Muro di Berlino, l’assedio di Sarajevo, l’11 settembre, Greta Tumberg, il lockdown.
Frasi e momenti che hanno fatto la storia, appiccicati gli uni sugli altri come manifesti pubblicitari destinati a chi sa coglierli, ricordarli, apprezzarli.
“Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso”
“Ra-di-o! Superstereo RA-DI-O!”
“Sally cammina per la strada leggera”
Siamo solo noi videoclip non è però solo questo, è anche un fantastico viaggio nella vita artistica di Vasco Rossi, perché ripercorre i suoi successi sul palco e negli stadi che da sempre ha saputo riempire non solo di persone, ma di emozioni prima di tutto.
In alto a sinistra scorrono le date che scandiscono i frame, da Fronte del Palco (Milano S. Siro 10 luglio 1990 – Roma Stadio Flaminio 14 luglio 1990), quando una “certa Madonna” che si esibiva a Torino nelle stese date, registrò “qualche pagante in meno”, a Rock sotto l’assedio del ’95 per ricordare l’Assedio di Sarajevo, quando Vasco prese in prestito le note di Generale, da Buoni o cattivi (2004-2005) a Modena Park nel 2017 per celebrare 40 anni di carriera e che ad oggi detiene il primato mondiale del concerto con il più alto numero di spettatori paganti.
Difficile racchiudere la carriera di un artista così completo e versatile in soli 5 minuti e 55 secondi, ma da Vaschista, lo ammetto, è stato fatto davvero un ottimo lavoro.
Il merito, naturalmente, è anche dei disegni di Rosanna Mezzanotte e delle animazioni curate da Tommaso Arosio e Matteo Manzini.
Il tratto appare sicuro e deciso, i chiaroscuri sono perfettamente calibrati, i colori dosati in maniera da rendere il tutto naturale e armonico.
La scelta di voler dedicare un intero videoclip animato proprio a questa canzone, è emblematico non solo perché, come già ricordato, insieme a Vita spericolata è stato il primo testo identitario, che ha trasformato le persone che ascoltavano le canzoni di Vasco, compravano i suoi dischi e accorrevano ai concerti, in una vera e propria popolazione, ma anche perché è lo stesso cantautore che durante tutti i suoi concerti, la utilizza per rendere omaggio al suo pubblico e alla sua band, presentando uno ad uno tutti i suoi musicisti, compreso il compianto Massimo Riva.
Quel “noi” racchiude tutto e rappresenta tutti.
Come ha sottolineato anche Bertusi
“Noi, è la prima persona plurale che definisce un gruppo, una comunità, un popolo. Per questo il protagonista non poteva essere un singolo personaggio, ma tutti Noi appunto, ripresi, attraverso gli anni, dai video di una telecamera di sicurezza di un negozio di dischi, sguardo su una piazza ideale.
È lo sguardo oggettivo e imparziale di una ‘camera fissa’, a trasformare la piazza in un palcoscenico su cui scorrono quarant’anni di storia e canzoni di Vasco, insieme ad eventi che hanno trasformato il mondo, fino al presente della pandemia. Questo è il concept del video, che ribalta l’impianto narrativo e visivo tradizionale dei cortometraggi e dei videoclip. Nel video di Siamo solo noi, sono presenti quasi tutti gli album di Vasco e molte canzoni, in forma di citazione più o meno esplicita, attraverso i manifesti affissi nella piazza, nei personaggi, nelle suggestioni e nelle copertine che in versione animata prendono vita. In quella piazza ci siamo tutti Noi. E tutti Noi ci torniamo, accompagnati simbolicamente da Vasco stesso, che, di nuovo come una volta, ci riaprirà il ‘negozio’ dove ritrovare le nostre emozioni“
L’edizione speciale per celebrare Vasco Rossi
Per l’occasione Sony Music Legacy ha anche pubblicato una speciale edizione da collezione dell’album per la serie R>PLAY, dedicata ai quarantesimi anniversari dei suoi album da studio e per la quale è stato creato un logo ad hoc.
Siamo solo noi – R>PLAY Edition 40th, è disponibile in tre versioni:
– un preziosissimo COFANETTO DELUXE da collezione, in edizione limitata numerata, che include: il 33 giri (180 gr), il CD versione vinyl replica, la musicassetta, il 45 giri di “Voglio andare al mare / Brava”, un libro cartonato di 128 pagine scritto dal giornalista e critico musicale Marco Mangiarotti, con foto inedite e con la storia dell’album raccontata dallo stesso Vasco e dai protagonisti; e un gadget, come ormai da tradizione della serie R>PLAY, che in questo caso è la locandina del tour che seguì l’uscita del disco;
– un CD Hardcoverbook di 32 pagine con contenuti esclusivi;
– un LP – Long Playing originale (180gr.) rimasterizzato.
La tracklist del disco è quella della versione originale (con il titolo del brano “Ieri ho sgozzato mio figlio” riportato per intero e non censurato, l’originale era “Ieri ho sg. mio figlio”): Siamo solo noi, Incredibile romantica, Dimentichiamoci questa città, Voglio andare al mare, Brava, Ieri ho sgozzato mio figlio, Che ironia, Valium, Voglio andare al mare (ripresa).
La copertina è quella originale, ispirata nella grafica a quella di uno dei primi dischi di Desmond Child, e contenente una foto del volto di Vasco in bianco e nero, di rara potenza. Nelle successive ristampe in cd è stata sostituita.