Siena fa il suo ingresso nei comuni ad alta maturità digitale. Nel 2021 sono 49 i comuni capoluogo digitalmente maturi, 14 in più rispetto al 2020. Questo dato affiora grazie alla ricerca realizzata da FPA per Dedagroup Public Services, presentata al FORUM PA 2021.
Livello di maturità digitale
Le città italiane digitalmente più mature si trovano specialmente al Nord, ma non mancano dimostrazioni anche fra i comuni del Mezzogiorno. Sono città che riportano grandi progressi nell’offerta di servizi digitali e nella comunicazione coi cittadini mediante i canali social. Un fattore da migliorare è l’integrazione con le piattaforme abilitanti e condivisione di open data.
Il livello di maturità digitale dei 110 comuni capoluogo è stato esaminato secondo tre parametri: Digital public services – ossia il livello di disponibilità online dei principali servizi al cittadino e alle imprese; Digital PA che concerne l’inserimento dei Comuni all’interno di piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l’informatica pubblica (SPID, CIE, PagoPA, ANPR); Digital Openness, la numerosità e l’interoperabilità degli open data e la comunicazione con i cittadini mediante i canali social.
39 comuni hanno dimostrato di essere sufficienti in tutte le tre dimensioni ed elevate in almeno una di queste. 7 comuni, invece, hanno conseguito un punteggio elevato in tutti e tre gli ambiti analizzati, mentre 3 città si bloccano al livello più basso in una dimensione ma registrano quello più alto nelle altre due.
È basata sul modello Ca.Re (Cambiamento Realizzato) di Dedagroup Public Services, esito di una rifacimento del DESI rispetto agli obiettivi definiti dal Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione e di una sua contestualizzazione a livello locale. Il percorso di digitalizzazione – immaginato come una corsa di velocità – individua tre classi e colloca i comuni in tre momenti: Blocchi di partenza, Stacco e Spinta.
Siena fa il suo ingresso tra i comuni a più alta maturità digitale
La città di Siena, a tal proposito, si posiziona già nella fase Spinta con un indice Ca.Re. pari a 62, riflesso delle significative performance dell’Indice Digital Public Services, pari a 67, dell’Indice Openness, pari a 47 e dell’Indice Digital PA, pari a 72.
E’ un risultato di straordinaria importanza perché in un settore strategico al quale questa Amministrazione ha dedicato particolare attenzione e che l’emergenza sanitaria ha reso ancora più fondamentale – questo è quanto affermato da Clio Biondi Santi, assessore ai Servizi Informatici del Comune di Siena.
Maturità digitale, nuovi progetti in corso per il 2021
La maturità digitale dell’Ente ha permesso ai cittadini di Siena di fruire specialmente in questa fase di tutti i servizi senza soluzione di continuità e ai dipendenti di lavorare in sicurezza dalle loro case. Sono previsti per il 2021 nuovi e numerosi progetti per incrementare l’azione di digitalizzazione del comune e potenziare il settore dei servizi informatici.
Entro la fine del 2021, infatti, sarà reso fruibile pubblicato pubblicheremo il nuovo sito, saranno informatizzati i procedimenti dell’area delle politiche abitative, e per le famiglie i cui bambini frequentano gli asili, sarà fornita una nuova app molto più performante. Sarà ulteriormente potenziato il sistema informativo territoriale (SIT).
Attualmente si stanno realizzando numerose implementazioni per valorizzare il patrimonio informativo dell’Ente e riorganizzare il lavoro degli uffici, con grande sensibilità per la semplificazione delle procedure contabili. In fase di attuazione anche la progressiva migrazione al cloud, il potenziamento della rete e dei sistemi per la sicurezza – continua l’assessore Clio Biondi Santi.
Il 2020 passerà alla storia come l’anno della pandemia, ma anche come l’anno in cui abbiamo accelerato con forza verso una trasformazione tecnologica senza precedenti. I dati della ricerca Ca.Re lo confermano evidenziando come chi ha avuto più facilità e capacità di reazione alle condizioni estreme createsi sia stato chi ha potuto contare su progetti già avviati di digitalizzazione del back office, parte cruciale per l’erogazione ed efficienza dei servizi.
Questo ci dice che il percorso per tutti parte proprio dalla digitalizzazione del backoffice con la conseguente revisione dei processi per poter attuare realmente quel cambiamento che vede l’uomo al centro in ogni minimo dettaglio del servizio pensato per il cittadino – quanto affermato da Fabio Meloni, Amministratore Delegato di Dedagroup Public Services.
In conclusione, ciò che viene a galla dall’indagine riprova la globale accelerazione sul fronte della trasformazione digitale, ossia ciò che il dinamismo già registrato nell’edizione 2020 aveva in qualche modo preannunciato.
Le amministrazioni comunali, infatti, saranno ora pronte a rinforzare il loro posizionamento nelle dimensioni in cui hanno registrato i principali miglioramenti ed accelerare rispetto alle variabili su cui ancora oggi si registrano i principali ritardi.
Per fare ciò, occorrerà incoraggiare la diffusione del paradigma cloud first e delle soluzioni As a Service che si sono dimostrate essere parti essenziali per il potenziamento della capacità delle amministrazioni di generare ed erogare servizi digitali.
Sarà necessario completare il processo di integrazione con le principali piattaforme abilitanti, al fine di sfruttare queste funzionalità trasversali e riutilizzabili per standardizzare le modalità di erogazione e ridurre i tempi e i costi di attuazione dei servizi. Promuovere una vera cultura dei dati nelle amministrazioni, per garantire una maggiore trasparenza e consentire l’interoperabilità necessaria alla piena attuazione del principio once only.
Le differenze territoriali e i differenti livelli di maturità digitale legati alla dimensione demografica sono un forte richiamo alla necessità di promuovere una transizione digitale quanto più omogenea ed inclusiva, che tenda ad annullare le differenze territoriali ancora oggi presenti nel nostro Paese.