Un forte dibattito è nato a Salerno, a Sapri, quando il 26 settembre 2021 è stata presentata al pubblico la nuova statua in bronzo della Spigolatrice di Sapri in abiti aderenti e mossi intuibilmente dalla brezza marina, i quali esaltano molto il corpo femminile senza dare men che minimo risalto alla simbologia della stessa.
Ad inasprire il gesto è stata l’ex senatrice Manuela Repetti, la quale ha intravisto in quella mattina una scena del tutto maschilista, con la statua circondata da soli maschi, dove, giustamente, non si è dato valore alla donna, alla storia, ma al corpo femminile, “uno schiaffo sessista“:
“Nel 2021 siamo messi ancora così, inauguriamo cose di questo genere che sono uno schiaffo sessista a tutte le donne, specie quelle che ogni giorno cercano di combattere quel maschilismo subdolo che striscia in ogni angolo di vita quotidiana, specie nel nostro paese che vanta record di maltrattamenti e femminicidi, frutto anche di una visione della donna ancora come oggetto da possedere”
Si sono schierate dalla sua parte molte altre donne che non hanno visto di buon occhio questa rappresentazione come la deputata del Pd Monica Cirinnà la quale ha sottolineato come questo comporti “uno schiaffo alla storia e alle donne che ancora sono solo corpi sessualizzati”.
L’autore della statua replica: “Fosse stato per me, avrei realizzato una figura completamente nuda..”
La Spigolatrice di Sapri
La Spigolatrice di Sapri è un’opera poetica realizzata da Luigi Mercantini per la spedizione fallita di Carlo Pisacane nata con lo scopo di creare una rivoluzione antiborbonica nel Regno delle Due Sicilie.
Mercantini compone questo testo poetico assumendo il punto di vista della Spigolatrice di Sapri, un’operaia addetta alla spigolatura del grano che si è trovata ad assistere allo sbarco di Carlo Pisacane con la sua armata, e del quale se ne invaghì.
La donna stessa, stimolata da ideali patriottici, seguì i trecento galeotti nella loro avventura assistendo anche al loro massacro da parte delle truppe borboniche.
«Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!’ ‘
Me ne andava al mattino a spigolare
quando ho visto una barca in mezzo al mare:
era una barca che andava a vapore,
e alzava una bandiera tricolore.
La statua dedicata alla donna lavoratrice dei campi rappresentata in questo modo risulta essere sessista, una visione legata ad un mondo maschilista, così come afferma la Boldrini del Pd “«La statua appena inaugurata a Sapri e dedicata alla Spigolatrice è un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare. Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato? Il maschilismo è uno dei mali dell’Italia»
Manuela Repetti, colei che ha iniziato la polemica, ha, quindi, suggerito di abbatterla e di riproporne un’altra, ma il sindaco della città non è d’accordo e controbatte cercando di giustificare il tutto con la libera espressione artistica dell’artista: “Il sessismo è sempre negli occhi di chi lo vede, non ci certo nell’espressione artistica che con tutto ha a che vedere tranne che con il sessismo”.
Una platea maschile intorno alla Spigolatrice di Sapri
La scena che si intravede nelle foto pubblicate dell’inaugurazione della Spigolatrice di Sapri avvenuta domenica 26 settembre 2021, non può che quasi confermare ciò che spinge la Repetti e altre donne politiche, e non, a polemizzare e cioè il movente “maschilista”.
Si può notare come la platea era del tutto formata da maschi a cominciare dal senatore Francesco Castiello e dall’ ex premier Conte, in giro per la sua campagna elettorale. Una statua che sicuramente non esalta la simbologia, i valori patriottici di chi “scelse di non andare a lavoro per schierarsi contro l’oppressore borbonico”, ma viene vista come attrattore culturale maschilista.
Ma alle accuse giudicate “femministe” seguono delle risposte come quella del senatore Francesco Castiello:
“Ad arrecare grave turbamento alla suddetta sembra siano stati l’abbigliamento leggero e le forme pronunciate. Alla ex senatrice, che appartiene ad un’area territoriale a molte centinaia di km al di sopra del parallelo di Sapri, sfugge quali siano le fattezze fisiche delle donne meridionali. Lo sbarco avvenne a fine giugno in una rovente estate del sud Italia, quando chi nel duro lavoro della raccolta del grano non poteva certo indossare un pastrano con imbottitura”
Alle accuse di sessismo e maschilismo l’autore della statua Emanuele Stifano rincara la dose affermando che “Se fosse stato per me, avrei fatto una figura completamente nuda”:
Se fosse stato per me, avrei fatto una figura completamente nuda, lo stesso vale per il Palinuro di qualche anno fa e per le statue che farò in futuro, semplicemente perché sono amante del corpo umano in generale e mi piace lavorarci. Penso comunque che sia inutile dare spiegazioni a chi vuole assolutamente vederci depravazioni o cose varie. Quando realizzo una scultura tendo sempre a coprire il meno possibile il corpo umano, a prescindere dal sesso.
Nel caso della Spigolatrice, poiché andava posizionata sul lungomare, ho approfittato della brezza marina che la investe per dare movimento alla lunga gonna, e mettere così in evidenza il corpo. Questo per sottolineare una anatomia che non doveva essere un’istantanea fedele di una contadina dell’Ottocento, bensì rappresentare un ideale di donna, evocarne la fierezza, il risveglio di una coscienza, il tutto in un attimo di grande pathos. Aggiungo che il bozzetto preparatorio è stato visionato e approvato dalla committenza.
A chi non mi conosce personalmente dico che metto in discussione continuamente il mio operato, lavorando con umiltà e provando sempre a migliorarmi, lungi da me accostarmi ai grandi maestri del passato che rappresentano un faro che mi guida e mi ispira”.
Insomma una polemica che tocca molti tasti e temi importanti, una polemica che schiera maschi contro femmine le quali ancora oggi, nonostante la quasi parità di genere ottenuta, anche se non ancora in tutto il mondo, devono continuare a lottare per i loro diritti e per il loro rispetto, vivendo in un mondo purtroppo ancora alimentato da un maschilismo velato.
Oltretutto una prima statua della Spigolatrice di Sapri fu realizzata nel 1994 da Gennaro Ricco e si trova sullo scoglio dello Scialandro, ed è una versione rappresentativa un po’ più poetica. Rappresenta la donna che per caso sullo scoglio assiste all’arrivo delle truppe, una visione che le fece nascere valori patriottici che la spinsero a seguirli nella missione, e non pare essere proprio nuda o con vesti succinte o semi trasparenti dovute al loro svolazzare a causa della brezza marina che lascia intravedere corpi denudati.