La street art a Taranto prende vita con il progetto “T.RU.st”. La città soprannominata “dei due mari”, al sud della Puglia, lo scorso anno ha promosso il progetto di riqualificazione di alcune zone attraverso l’arte urbana. La street art, prende vita nel quartiere San Paolo VI e sulle superfici della Biblioteca Acclavio e della palestra Ricciardi. Il progetto, prevede il termine dei lavori domani 20 settembre e ha come obiettivo quello di promuovere le arti contemporanee e valorizzare le potenzialità territoriali della città.
La street art a Taranto colora la città con il progetto “T.R.U.st”
Il progetto “T.RU.st” è l’acronimo di Taranto Regeneration Urban and Street e si presenta come un festival permanente di arte urbana volto a riqualificare alcune zone più difficili della città. Ci ricorda la parola “fiducia” in inglese, una fiducia in cui “T.R.U.st” crede nel coltivare sogni “dove tutti dicono che non cresce nulla”. La street art a Taranto, è un modo per domostrarlo.
Il progetto è nato dall’associazione Rublanum ed è stato prodotto dal Festival di street art Giulia Urbana con il grande supporto del Comune di Taranto. Gli artisti di arte urbana che hanno dato il loro contributo sono sei: Tony Gallo, Uno, Alice Pasquini, Cheone, Dimitris Taxis, Checo’sArt.
Gli ideatori del progetto di street art per la riqualificazione della città
Gulìa Urbana è il festival di street art creato dall’associazione Rublanum, che si pone l’obiettivo di recuperare zone urbane dismesse o poco valorizzate tramite l’arte, facendo riferimento soprattutto al mondo del writing, dell’arte urbana.
Rublanum è un’associazione di promozione sociale nata a Rogliano, un piccolo paese della provincia di Cosenza, che da 10 anni porta avanti il sogno e l’obiettivo di valorizzare il territorio Urbana attraverso nuove forme di comunicazione. Con questo lavoro di street art a Taranto, si vuole creare un museo a cielo aperto tramite interventi di site-specific.
Alcune delle opere di street art a Taranto
Tre delle opere sono state già portate a termine. “Sogni d’oro amici miei”, un muro di 30 metri per 12, pieno di anima e di amore, che raffigura dei peluche dedicati a tutti, adulti e bambini, con l’intento di offrire una visione diversa del quartiere Paolo VI e di Taranto. Un augurio di tranqullità e di speranza. Questa è l’opera realizzata da Tony Gallo.
Dimitris Taxis, nei suoi lavori, ritrae delle scene al confine tra realismo e astrazione di tipo emozionale, con soggetti immersi nelle loro spazi. Lo fa anche a Taranto, raffigurando una donna che dà diversi spunti interpretativi agli abitanti del quartiere.
Cheone riporta su un muro la cultura tarantina
Cheone mette un pò di storia nella sua opera di street art a Taranto, raffigurando Alessandro Leogrande ed emoziona tutti. Un uomo di cultura della città di Taranto, scrittore e giornalista italiano, simbolo di impegno civile e di lotta contro la mafia, sui “nuovi schiavi” delle campagne del Meridione e sul caporalato, sulle migrazioni dai Balcani e dall’Africa, sui desaparecidos dell’Argentina, oltre che per la sua attività in difesa degli ultimi.
In queste ore, le opere di street art a Taranto, sono in corso d’opera per essere terminate dagli artisti.
“Da sempre la nostra missione, tramite il progetto di street art, è attuare una condivisione tra pubblico, organizzatori e artisti, di emozioni che solo l’arte può trasmettere, all’interno di un luogo che è di tutti: la strada.
La strada di una nuova città è tutta da scoprire. La cultura, le persone, le parole e i suoni, sono la cornice a un’iniziativa che parte da un movimento artistico che non solo lascia tracce visibili di colori e forme. È anche un evento esperienziale che chiunque è di passaggio dona e riceve qualcosa” (Giacomo Marinaro, Direttore Artistico e Mario Pagnottella, Curatore dell’evento)