Caro Icrewer filonipponico, qualche giorno fa, precisamente il 9 e il 10 ottobre, si è tenuta un’importante festa in Giappone: Takayama Matsuri. Il festival prevede pittoreschi e caratteristici carri passare per le strade delle città. Oggi conosceremo meglio questa festa, in particolare l’Hachiman Festival, e cercheremo di scoprire il significato di questi enormi carri.
Takayama Matsuri: il terzo festival più bello del Giappone
Il Takayama Matsuri si svolge nella città di Takayama e ricade due volte durante l’anno, la prima in primavera, il 14 e il 15 aprile, la seconda in autunno, il 9 e il 10 ottobre. Il festival primaverile viene chiamato anche Sanno Festival mentre quello autunnale è chiamato Hachiman Festival.
I protagonisti dell’evento sono dei carri, yatai, che conservano un’incantevole grazia ed eleganza, nonostante le dimensioni mastodontiche. In primavera sono 12 i carri che vengono fatti sfilare, mentre in autunno sfilano solo 11 carri.
La versione primaverile del Takayama Matsuri (festival Sannō) si tiene presso il santuario shintoista Hieji, mentre la versione autunnale del festival si svolge presso il santuario Sakurayama Hachimangu.
Il festival Hachiman
Il festival Hachiman è un evento nato originariamente per celebrare l’attività agricola e il raccolto autunnale della città di Takayama. È un festival appartenente al santuario di Hachiman e interessa la zona situata a settentrione della via Yasukawa Dōri.
Durante il festival si assiste al Gojunkō (il corteo), dove centinaia di persone sfilano per il corteo dei carri indossando abiti tradizionali, quali il kamishimo, veste formale dei samurai, accompagnando l’altare della divinità lungo tutto il tragitto.
Durante il corteo si assiste alla Shishimai, la danza dei leoni, e anche al tōkeiraku, ossia una performance in cui uomini in abiti tradizionali decorati da disegni di poderosi uccelli di vario tipo si dispongono in cerchio e scandiscono il ritmo suonando degli strumenti tradizionali simili a campane.
Gli undici carri, che sfilano per la città in momenti diversi, hanno caratteristiche singolari ed uniche. Il carro che parte dal santuario di Hachiman si chiama Hotei, gli altri partono da Omotesando e sono: Kagura, Kinpō, Daihachi, Kyūhōsha, Jinma, Sen’nin, Gyōjin, Hōju, Toyoake, Hō-ō.
A partire dalla sera del 9 ha luogo il festival notturno. Ciascun carro viene decorato con oltre 100 lanterne e viene fatto sfilare per le vie della città. Sarà possibile immergersi in un’atmosfera mistica molto diversa dalle celebrazioni diurne.
In caso di cattivo tempo, il festival viene annullato e mai rimandato in date successive a quelle previste.
Le origini
Non ci sono dati e date certe relative all’origine del Takayama Matsuri, ma grazie al ritrovamento di un antico documento risalente al 1692, in cui si attesta che questo evento era già stato celebrato per 40 anni, gli storici ne collocano la nascita attorno al 1650, quando la regione di Hida Takayama era governata dalla famiglia Kanamori.
Con il passare degli anni questa piccola cittadina si sviluppò e, con essa, anche il festival. Essendo il principale centro di produzione e distribuzione del legname, Takayama cominciò ad attirare nella regione un gran numero di commercianti e artigiani, tra cui falegnami, scultori, produttori di sake, sarti e mercanti di tessuti e abiti.
Lo sviluppo del commercio unito alla grande abilità dei maestri artigiani rese quest’area molto rinomata per il settore artigianale, la cui massima espressione è rappresentata dai carri delle parate. Con il trascorrere del tempo i cittadini di Takayama cominciarono a unire le loro forze e risorse per costruire dei carri via via sempre più maestosi e ricchi di ornamenti, ciascuno dei quali rappresentava un distretto della città; ebbe così inizio una sorta di competizione tra le varie comunità che sfociò nella creazione dei meravigliosi carri che possiamo ammirare oggi.
Caro Icrewew, il Takayama Matsuri vi permetterà di fare un salto indietro nel tempo, ripercorrendo la storia di questa regione, risalendo fino al 15esimo secolo, quando tutto ebbe inizio.