Il Teatro degli Scolopi a Savona diventa “Una casa indipendente di ben 1800 mq, con 3 locali e un bagno, corte esterna, box e locali tecnici, ideale per attività produttiva. Prezzo di vendita: 1,5 milioni di euro.” E’ questo quanto riporta l’annuncio della messa in vendita. L’ingegnere savonese Paolo Forzano, guardando le foto dell’annuncio, si è reso conto che la vendita in questione non riguardava una casa ma il secondo teatro a Savona per dimensioni, l’ex Teatro degli Scolopi. In disuso da anni, diventato privato, negli ultimi decenni è stato più volte al centro di proposte di valorizzazione mai approvate. Gli eredi del vecchio proprietario non hanno avuto altra scelta che metterlo in vendita.
Il Teatro degli Scolopi, storia di un abbandono
Il Teatro degli Scolopi venne edificato nel 1926 dai fratelli Scolopi che nel 1971 lasciarono Savona, il teatro divenne nel 1982 con gli antistanti terreni di pertinenza di proprietà della famiglia Pagnottone-Garassino che intraprese un’opera di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di tutto il complesso. Amanti delle arti e della musica avevano l’intenzione di realizzare una sala polivalente con circa seicento posti per ospitare eventi musicali, convegni, conferenze, seminari ma dopo vari sforzi, risultò non a norma e da allora non ha mai più ottenuto l’agibilità.
Il teatro è contenuto in un edificio che misura 17 metri per 35 metri, è costituito da una platea e da due ordini di balconate, per una capienza totale originale di 600 posti. Il palcoscenico è di circa 16 metri per 10 metri. La volta del Teatro degli Scalopi è stata affrescata dal pittore Severino Bellotti, è di notevole interesse artistico e rappresenta la scena dell’arrivo di san Giuseppe Calasanzio a Savona. Ci sono anche ritratti di Paolo Boselli, Pietro Giuria, Ottavio Assarotti, Pietro Casani, Alfonso Maria ma l’umidità e l’abbandono sta rovinando tutto.
A Savona, la vendita del Teatro degli Scolopi diventa un caso pubblico
L’annuncio immobiliare della vendita on line, non è recente ma la scoperta di Paolo Forzano e la sua richiesta di intervenire per riqualificare l’opera ha suscitato dibattiti, coinvolgendo le pubbliche amministrazioni. E’ doveroso fare qualcosa per non perdere una grande eredità e ricchezza della cultura savonese. Il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio e il vicesindaco Massimo Arecco sono d’accordo e aperti ad intervenire:
“Siamo disponibili a parlare con i proprietari del teatro ma solo nel caso in cui, anziché optare per eventuali e legittime operazioni commerciali, decidesse di condividere soluzioni di utilizzo pubblico del bene”.
Infatti, il Teatro degli Scalopi, potrebbe e dovrebbe essere un bene messo a disposizione della città, attraverso l’intervento di fondi pubblici o di qualche fondazione o attraverso lo Stato. Si potrebbe ipotizzare l’autorizzazione ai privati a vendere una parte dell’immobile, una soluzione ragionevole, in modo da restituire alla città un suo bene importante. La cifra è molto alta e venderlo sarebbe un’impresa davvero difficile senza aiuti.
Paolo Forzano, l’ingegnere che ha scoperto l’annuncio della vendita del Teatro degli Scolopi
Paolo Forzano, è un ingegnere meccanico savonese, conosciuto per la sua passione e il suo impegno nel territorio per la riqualificazione urbanistica. Noi di arte.icrewplay.com, cercando informazioni riguardo il curioso annuncio della vendita, abbiamo trovato un articolo dell’ingegnere, dove parlava di altre situazioni simili, di anfiteatri e patrimonio culturale savonesi “dimenticati”. Esempi come il Teatro Scacco, il più antico della città, rimasto chiuso per 30 anni, ora di nuovo aperto grazie a vari interventi privati e il Teatro comunale di Chiabrera, ora in gestione dell’amministrazione comunale dopo la chiusura per 13 anni fino alla ristrutturazione conclusa nel 1967. Speriamo che, anche le sorti del Teatro degli Scalopi, abbiano un risvolto positivo nella riqualificazione.