Il Teatro Regio d Parma inaugura la stagione 2022 con la Carmen di Bizet diretta da Silvia Paoli.
E’ un forte omaggio quello che si appresta ad andare in scena martedì 12 gennaio al Regio Di Parma ed è la stessa regista a volerne introdurre l’intensità con queste parole:
Per prepararmi ad affrontare Carmen, l’opera “croce e delizia” per eccellenza mi sono interrogata a fondo sia sul libretto sia sulla musica trovando poi l’illuminazione andando alle origini, rileggendo Merimée.
In questa messa in scena c’è, in particolare per me, la rivelazione di come anche questa sia l’ennesima storia di una donna vista attraverso gli occhi degli uomini: compositore, librettisti, scrittore e soprattutto Don José
Tutta la vicenda è in realtà una soggettiva, è la confessione di un condannato a morte, e quello che viene raccontato si svolge attraverso due morti, quella avvenuta di Carmen e quella decretata di Don José
Mi è sembrato dunque importante concentrare l’attenzione sul fatto che Carmen non esista in realtà se non attraverso le parole del suo assassino e che quindi il vero protagonista della vicenda sia Don José, colui che porta avanti l’azione
In tutta l’opera le donne vengono considerate alla stregua di una merce, vanno pagate, esistono in quanto sigaraie (donne facili e leggere) o per distrarre doganieri con sorrisi e parti del corpo; è un occhio maschile quello che guarda, la realtà è filtrata, è un uomo che parla
Sono convinta che per parlare di femminicidio senza retorica sia necessario più che mai che Carmen muoia; chiamare chi l’ha uccisa non “amante tradito” o “fidanzato geloso” ma assassino e metterlo in prigione è un modo per rendere giustizia a Carmen e a tutte le donne che vogliono essere loro stesse, a prescindere dai desideri degli altri
L’appuntamento è per il prossimo 12 gennaio alle ore 20:00 per una durata dello spettacolo di circa 3 ore, intervallo compreso.
Il Teatro Regio di Parma uno dei più importanti d’Italia
Per gli addetti ai lavori e per il pubblico dal palato sopraffino, il Teatro Regio di Parma, sebbene non sia mai stato investito dall’aura di internazionalità nella fama, è senz’altro uno dei migliori a giudizio degli appassionati, per quanto riguarda la grande tradizione operistica italiana.
Di rimando, già da alcuni decenni, il pubblico del Regio di Parma è riconosciuto come uno tra i più competenti poiché composto da un gran numero di veri appassionati ed in quanto tali, decisamente esigenti.
Tale coinvolgimento di pubblico fa si che ogni anno, per garantirsi uno dei pochi abbonamenti disponibili, i melomani di Parma e dintorni sfidino il freddo talvolta decisamente pungente, letteralmente bivaccando, senza interruzione di continuità, finanche ad arrivare ad una settimana, nell’area antistante la biglietteria.
Il tutto sotto gli occhi del maestoso portico, sostenuto dalle dieci anch’esse imponenti colonne ioniche che troneggiano sulla facciata.
Una tradizione all’insegna della classicità ma il Teatro Regio di Parma non di rado è ospita interessantissimi concerti di interpreti contemporanei, sia nazionali che internazionali, i quali nella stagione estiva vengono inseriti all’interno di una programmazione dedicata con sede in uno spazio dedicato all’aperto con il palco collocato all’interno del cortile della Pilotta o del Parco Ducale.
Previo appuntamento da fissare attraverso le indicazioni fornite dal sito ufficiale, il Teatro Regio di Parma accetta la possibilità di accessi guidati.
La visita comprende l’ingresso nella Sala del Foyer, a seguire viene fatta visitare la platea, tranne nei casi in cui siano in atto prove, audizioni o spettacoli, e per ultima si potrà accedere alla Sala del Ridotto.
I gruppi in particolare possono prenotare chiamando nei giorni feriali il numero 0521203995 ma in questo periodo di distanziamento sociale è bene fare riferimento a questo numero per ogni delucidazione in merito.
A completamento dell’offerta che prevede la visita guidata dell’intera struttura del Teatro Regio di Parma, ti confermo che è possibile visitare anche il raffinato laboratorio di sartoria, il palcoscenico, il rigidissimo loggione dal quale spesso per primi si levano i giudizi di dissenso qualora se ne verificassero le condizioni e il suggestivo Palco Reale.
Concludendo con qualche nota storica circa il suo nome, ti posso dire che in origine era Nuovo Teatro Ducale.
Il nome Teatro Regio di Parma nasce per volontà della duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena, moglie di Napoleone, inviata a reggere il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla dopo il Congresso di Vienna.