Dal 15 Maggio al 3 Ottobre 2021, le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano a Palazzo Barberini Tempo Barocco, una mostra curata da Francesca Cappelletti e Flaminia Gennari Santori. Si inaugura anche il nuovo spazio delle Gallerie al piano terra del museo, composto da otto nuove sale.
Come indica il titolo, la mostra esplora il concetto di barocco espletato nella sua interezza di significato nel Trionfo della divina Provvidenza (1633 – 1639) di Pietro Cortona – un affresco monumentale che ricopre la volta del Salone dei Ricevimenti del Palazzo Barberini.
Barocco: cenni storici
Il Barocco è un movimento nato a Roma nel XVII secolo negli anni della Controriforma. Questo aspetto non è da sottovalutare, perché influisce su quelle che sono le peculiarità dell’arte barocca. L’iconografia tipica, infatti, enfatizza lo sfarzo e il lusso.
Il compito dell’arte barocca è di toccare direttamente l’animo e i sentimenti della gente e per far questo era necessario che fosse esagerata e che assumesse forme monumentali. È proprio questo aspetto che conferisce alle scene sacre rappresentate un carattere di credibilità che avvicinava i fedeli.
La maraviglia ecco il sentimento prevalente cui corrispose il barocco. (Corrado Ricci)
Tempo Barocco – Palazzo Barberini
Filo conduttore e fulcro del progetto espositivo è il concetto di Tempo, studiato in tutte le sue forme e declinazioni: l’amore, le stagioni, la bellezza. Questi aspetti sono tutti approfonditi attraverso i capolavori dei più grandi artisti italiani e stranieri che hanno vissuto a Roma nel corso del Seicento.
Il progetto Tempo Barocco nasce da un’idea che Francesca Cappelletti ha condiviso con me nel 2017 e che lei ha sviluppato in questi anni. Costruire insieme questa mostra con la quale inauguriamo il nuovo spazio per le esposizioni temporanee è stato davvero entusiasmante.
Ora che Francesca dirige la Galleria Borghese, questa mostra diventa anche una magnifica occasione per dare avvio ad una relazione e ad un confronto proficui tra due musei che con il loro patrimonio sono certamente tra i più rilevanti nel racconto di un’epoca e della sua arte, nel contesto nazionale e internazionale – spiega Flaminia Gennari Santori.
Il percorso espositivo – che consta di 40 opere dei più grandi maestri della cultura barocca come Pietro Da Cortina, Bernini, Poussin etc. – è suddiviso in 5 sezioni: Il mito del Tempo; Il Tempo e l’Amore; Il Tempo tra calcolo e allegoria; Tempo Vanitas; Fermare il Tempo, cogliere l’azione.
Palazzo Barberini ‘Tempo Barocco’ – le sezioni della mostra
Le prime tre sezioni della mostra si occupano della raffigurazione del Tempo, nella sua accezione mitica. Il tema, infatti, viene rappresentato non solo nell’iconografia del vecchio alato e severo Saturno della tradizione classica e del Rinascimento, ma anche grazie ad alcune metafore derivanti dalla poesia antica.
Sono rappresentate infatti: Le età dell’uomo, i rapporti del dio del Tempo, Crono con il suo acerrimo antagonista, il dio dell’Amore Cupido. E, ancorale personificazioni delle Ore e delle Stagioni, metafore del tempo calcolabile e quelle della Bellezza, Verità, Speranza, Occasione ed Eternità.
Attraverso i dipinti, gli affreschi, gli specchi e gli orologi che presentavano questo tipo di decorazioni hanno avuto il compito di cadenzare il tempo del palazzo e della vita familiare, ricordandone i momenti salienti.
Anche il tema della quarta sezione è legato allo scorrere del tempo. A fare da protagonista è la Vanitas, incarnata nella rappresentazione della natura morta. A ricordare, infatti, la precarietà del tempo e la fragilità della vita umana, clessidre, orologi, frutti ammaccati, fiori appassiti.
Aspetti di teatralità e meraviglia sono protagonisti della quinta e ultima sezione della mostra. Questi due concetti sono incarnati nelle tante opere di protagonisti attivi a Roma e che scelsero di rappresentare i propri soggetti nel momento culminante dell’azione, evidenziandone la drammaticità.
La mostra Tempo Barocco è accompagnata da un catalogo illustrato (ed. Officina Libraria), con un testo introduttivo e saggi curati da Francesca Cappelletti, Emilio Russo, Antonio Iommelli e Laura Valterio, e le schede delle opere.
INFORMAZIONI UTILI:
SEDE: Roma, Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane, 13
APERTURA AL PUBBLICO: 15 maggio – 3 ottobre 2021
ORARI: martedì – domenica 10.00 – 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.00. Sabato e festivi prenotazione obbligatoria