Tina Turner si è spenta nella sua casa in Svizzera, poche righe battute quasi simultaneamente dalle agenzie di stampa di mezzo mondo per dare l’annuncio che la Regina del rock and roll ha chiuso gli occhi per sempre, sopraffatta ormai dalla malattia che da lungo tempo l’aveva costretta a rivedere gli orizzonti della sua vita.
Persone vicine alla cantante riferiscono che l’aveva affrontata fin dai primi momenti con la grinta che l’ha sempre contraddistinta sul palcoscenico ma che altri aspetti legati alle sue vicende personali le avevano ormai tolto qualcosa ormai di irrecuperabile.
Non è stata sempre sorridente la vita della Regina del Rock, perché Tina Turner aveva, all’inizio della sua carriera incontrato quel tipo di persona sbagliata di cui fatichi ad accorgertene e con la quale, aveva messo su famiglia.
Più tardi ripensando al suo ex marito, del quale continuerà a usare il nome perché ormai conosciuta al pubblico in quel modo, ha avuto la forza di raccontare che dalle botte ricevute, quando cantava poteva chiaramente percepire il sangue che le scendeva in gola per le percosse subite.
Un aspetto della sua vita sul quale credo non sia mai calato realmente il sipario ma dal quale ha in qualche modo potuto prendere una certa distanza rifacendosi una vita con un nuovo ed attuale compagno, in Svizzera, paese europeo nel quale aveva trovato la sua naturalizzazione.
Il marito Erwin Bach nel 2017 le ha donato uno dei suoi reni salvandole di fatto la vita.
La cantante racconta tutto questo su «showyourkidneyslove.com» un portale espressamente voluto da Lei come finestra, in parte anche di divulgazione scientifica con parole semplici che possano arrivare a tutti.
Il desiderio di Tina Turner era quello di informare le persone sull’effettiva necessità di prendersi cura del proprio corpo così da farlo stare in salute il più possibile.
La maggior parte delle persone non sa nemmeno dove si trovano i reni
diceva preoccupata la cantante.
Uno spirito sempre positivo il suo ed aperto al bene comune tradotto in altruismo.
Durissimi anche gli ultimi anni di vita quando non solo la sua delicata salute ma la scomparsa di ben due figli, uno per malattia e l’altro per suicidio l’hanno messa a dura prova.
Tina Turner l’incontrastata regina del Rock
Il suo vero nome era Anna Mae Bullock ed era nata nel Tennessee ed il suo destino di persona e di cantante si è intrecciato spesso con il nostro paese, l‘Italia che la vide partecipare in un noto programma di Pippo Baudo nella prima fascia serale, quando in patria le cose sembravano non andare benissimo.
Storiche anche le sue apparizioni sanremesi come superstite e delle quali in molti ancora serbano un vivido ricordo.
Il suo rilancio musicale vero e proprio iniziò a metà circa degli anni ’80 ma la consacrazione planetaria, quella che segna felicemente il punto di non ritorno, Tina Turner l’ebbe nel 1991.
Era infatti il 30 settembre di quell’anno che in Europa uscì quella che doveva essere “solo” una raccolta dei successi di Tina Turner fino a quel momento.
L’album però si rivelò qualcosa di inaspettato poiché la canzone numero uno del lato A, della durata di quattro minuti e dieci secondi si trasformò in un successo planetario che nessuno aveva previsto.
Il titolo della canzone è The Best ma è passata alla storia con il nome dell’intero LP ovvero Simply The Best e davvero credo che la cantino anche i muri.
Ha venduto in totale sette milioni di copie nel mondo e questo è un dato che si commenta da solo.
E su questo successo, il sipario non calerà mai.