Tito Stagno ancora una volta richiama a sé l’attenzione del pubblico italiano esattamente come in quel 20 luglio 1969 quando dai microfoni RAI, dopo una diretta estenuante di 25 ore, descrisse le fasi finali dell’allunaggio della missione statunitense guidata da Neil Armstrong.
La voce di Amadeus, assunto un tono solenne sul palco della settantaduesima edizione del Festival di Sanremo, ha con un cenno d’intesa fatto in qualche modo presagire che stava per condividere qualcosa di importante, il ricordo di un uomo che per molto tempo aveva fatto parte della quotidianità di moltissimi italiani.
Lo ha fatto con queste poche, semplici ma coinvolgenti parole:
Vogliamo dedicare un ricordo a un uomo che ci ha letteralmente portati sulla Luna
Tito Stagno è uno dei giornalisti che hanno fatto la storia della Rai, ci halasciato un ricordo che porteremo sempre nel cuore
Tito Stagno allunaggio quasi perfetto
La figura professionale di Tito Stagno indubbiamente dopo quel 20 luglio 1969 non è stata più la stessa, legata da quella data ormai alle parole che egli pronunciò con l’enfasi che conosciamo:
Ha toccato! Ha toccato in questo momento il suolo lunare
Frase divenuta famosa che lo legò per sempre all’allunaggio ma che costituisce solo un’esigua parte di quella che fu la carriera del giornalista che fu inviato speciale al seguito delle grandi personalità del Novecento in primis e responsabile della Domenica Sportiva nelle e dizioni dal 1976 al 1995.
Una radiocronaca, quella delle pericolosissime fasi finali dell’allunaggio che non mancò di tingersi di giallo, con tanto di pizzicate tra Tito Stagno e Ruggero Orlando, inviato collegato direttamente da Houston che sulle prime gettò acqua fredda sulle entusiaste parole di Stagno appena pronunciate, con la famosa stoccata:
No, non ha toccato
Stagno in seguito e possiamo dire in ogni occasione in cui si parlava di allunaggio, non mancò mai di rivendicare di aver ascoltato in cuffia i dialoghi tra gli astronauti e Houston.
E sempre con il senno di poi, a proposito di quel famoso battibecco disse:
Eravamo molto molto amici: comunque, anche per motivi tecnici, io diedi la notizia 20 secondi prima di lui
che passò alla storia nostrana, come la madre delle rivendicazioni.
Moltissimi e da più parti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Tito Stagno dei quali riportiamo quello significativo del ministro della Cultura Dario Franceschini che così ha voluto ricordarlo:
Addio a Tito Stagno, grande giornalista italiano che ha raccontato con rigore e professionalità i principali eventi del nostro paese e che tutti ricordiamo per l’emozione con cui guidò gli italiani nel viaggio sulla Luna
Mi stringo con affetto al dolore dei familiari e degli amici in questa triste giornata in cui se ne va un pezzo di storia del giornalismo italiano
Tito Stagno non mancò di raccontare i tratti salienti della sua vita e carriera professionale scrivendo un’autobiografia che gioco forza intitolò Mister Moonlight Confessioni di un telecronista lunatico, scritta insime a Sergio Benoni, ed edita da Minimum Fax, così presentata:
L’avventurosa biografia di un ragazzino della provincia italiana del dopoguerra che passa i pomeriggi al cinema e che all’improvviso si trova catapultato sul palcoscenico della storia, e qui si gioca la vita.
Con tutta la consapevolezza che non basta essere testimoni del proprio tempo ma bisogna esserne, con curiosità e coraggio, protagonisti
Se Tito Stagno nel suo ultimo viaggio verso il “per sempre” abbia o meno circumnavigato la luna non lo possiamo sapere ma per certo immaginiamo che il radiocronista, che con tanta enfasi annunciò con quell’ha toccato !, l’impresa storica che cambiò il pensiero del mondo, ora credo sappia per certo se fu tutto vero.