iCrewPlay ArteiCrewPlay Arte
  • Arte
    • Festività ed eventi
    • Mostre
    • Musical
    • Street art
    • Teatro
  • Rubriche
    • Destinazioni Sconosciute
    • Accadde oggi
    • Arte giapponese
  • Musica
  • Recensioni
  • Tv e Spettacolo
  • Architettura
  • Viaggi e Scoperte
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Anime
  • Cinema
  • Cosechevalgono
  • gamecast
  • Libri
  • Tech
  • Videogiochi
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Trialogo: 3 artisti dialogano in una mostra alla Basile Contemporary a Roma
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
iCrewPlay ArteiCrewPlay Arte
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Anime
  • Cinema
  • Cosechevalgono
  • gamecast
  • Libri
  • Tech
  • Videogiochi
Cerca
  • Arte
    • Festività ed eventi
    • Mostre
    • Musical
    • Street art
    • Teatro
  • Rubriche
    • Destinazioni Sconosciute
    • Accadde oggi
    • Arte giapponese
  • Musica
  • Recensioni
  • Tv e Spettacolo
  • Architettura
  • Viaggi e Scoperte
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Mostre

Trialogo: 3 artisti dialogano in una mostra alla Basile Contemporary a Roma

L'arte contemporanea, in una mostra collettiva a tre voci, si incontra a Roma tra futuro e passato. Basilé, Bucchi e Grassino in una possibile sinfonia dei medium attraverso un trialogo.

Luca Verardi 2 anni fa Commenta! 4
SHARE

Sabato 23 marzo 2024 alle ore 18.00, la Basile Contemporary ha inaugurato la grande mostra collettiva Trialogo che vede protagoniste le opere di tre illustri artisti del panorama dell’arte contemporanea italiana: Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino.

Trialogo logo

La mostra è ideata da Rosa Basile della Basile Contemporary, in collaborazione con Giuliano Rocca (art dealer) e curata da Gianluca Marziani, presenterà 10 opere dei tre artisti che dialogheranno tra loro in galleria.

La mostra nasce dall’idea di mettere in comunicazione tre medium diversi – fotografia, scultura e pittura– e tre stili diversi. I tre artisti provengono da un background comune, quello delle avanguardie italiane degli anni novanta e dell’avvento della digital art, nonostante abbiano preso strade comunicative diverse. Marziani parla così dell’idea originaria: “Trialogo è parola che contiene l’ampliamento del dialogo prima della polifonia orchestrale, incarnando quel passaggio stereofonico dei contenuti che avviene sull’asse limpido di una triangolazione dialettica. Trialogo come risultato di una compenetrazione luminescente tra valori teorici del segno figurativo, seguendo le evidenze di tre artisti italiani che appartengono ad una stessa curvatura generazionale.”

Leggi Altro

Accadde oggi: 2 dicembre 1944, muore Filippo Tommaso Marinetti, padre del Futurismo
Accadde oggi 01 dicembre inaugurazione del MoMA: una data che ha cambiato l’arte moderna
Dal 26 novembre 2025 arriva la mostra ANTONIO SCORDIA
Torna a splendere “Prato 88”: la scultura di Mauro Staccioli di nuovo davanti al Centro Pecci
Trialogo fotografo

I tre artisti protagonisti di Trialogo

Matteo Basilè (1974) parte dalla fotografia e dalla Computer Art, per intrecciarle indissolubilmente come per il sacro e profano. La sua ricerca varia in tutte le direzioni del visivo e del globo, si evolve come un’interfaccia tra Oriente e Occidente (l’artista ha vissuto quasi 8 anni nel sud est asiatico), in una dialettica che opera come una collisione situata tra tradizione e modernità.

Trialogo pittore

Danilo Bucchi (Roma, 1978) radica il suo linguaggio in un universo di segni che rimanda alla tradizione dell’astrazione europea con l’utilizzo di tecniche e supporti fortemente tecnologici. Il suo lavoro parte dal disegno scavando dentro i sentimenti autobiografici e sviluppando uno stile che oscilla tra astrazione e figurazione. Ogni movimento del corpo si riflette nevrotico e perpetuo come un’improvvisazione musicale di un jazzista degli anni 50.

Trialogo scultura

Paolo Grassino (Torino, 1967) parte dalla scultura, lavorando con materiali come la gomma sintetica, il legno, il polistirolo, e la cera, ma anche con tecniche come le fusioni in alluminio o calchi di cemento. Con i suoi lavori si interroga sulle derive della società moderna, sospesa tra naturale e artificiale, tra precarietà e mutazione. Cani, cervi ma anche sedie: le sue creazioni trasformano gli spazi vuoti in una parte definitiva della scultura.

Ciò che accumuna davvero questi tre artistici è una spazialità altra delle loro opere. Tutti e tre lavorano i classici materiali che formano il loro lavoro, aggiungendo alla terra del loro medium una ricollocazione spaziale materica: Basilé taglia, sposta, ricolloca la carta fotografica che fonde o si sottrae allo spazio del visivo; Bucchi erge la materia dei suoi dipinti fuori dalla tela come una glassa sulla superficie dolciaria; Grassino unisce il pathos delle sue sculture agli spazi in cui le risemanticizza.

Come dice Gianluca Marziani: “Ognuno di loro fa risuonare un linguaggio primario, una matrice d’ingaggio che nel processo formale ha portato l’artista a frammentare, ripensare, ibridare e ricomporre l’archetipo per poi nuovamente sfaldare, cicatrizzare, atomizzare i risultati, creando così la struttura semantica del proprio arcano estetico.”

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Anime
  • Cinema
  • Cosechevalgono
  • gamecast
  • Libri
  • Tech
  • Videogiochi
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?