Il Museo nazionale dell’emigrazione italiana (Mei) di Genova sta collaborando con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per creare una rete di musei italiani dedicati all’emigrazione. Questo progetto rappresenta l’iniziativa più ambiziosa in cantiere per i prossimi anni. L’annuncio è stato fatto oggi da Giorgia Barzetti, co-curatrice del Mei, in occasione dell’inaugurazione della quinta edizione del congresso internazionale “Diaspore italiane – rappresentazione e questioni di identità”, che si terrà fino al 7 dicembre a Genova, al Mei e al Galata Museo del Mare (Mu.Ma). L’evento vede la partecipazione di oltre 80 esperti provenienti da tutto il mondo.
Un congresso per riscoprire le radici e comprendere il presente
Il congresso in corso è parte di una serie di incontri iniziati nel 2018 grazie a una collaborazione tra enti che si occupano di emigrazione italiana nel mondo: il Muntref – Museo de la Inmigración di Buenos Aires, il John D. Calandra Italian American Institute – Queens College di New York, e il Co.Aa.It di Melbourne. Questi enti, insieme al Mei di Genova, hanno voluto creare uno spazio di riflessione per esplorare la storia e l’identità della diaspora italiana nel mondo. Come ha sottolineato Barzetti, la diaspora non è un fenomeno esclusivamente storico: l’emigrazione italiana è un fenomeno tuttora attuale, con più di 6 milioni di italiani registrati all’AIRE, l’anagrafe degli italiani all’estero, secondo i dati più recenti della Fondazione Migrantes e dell’ Istat.
Una rete per raccontare l’emigrazione di ieri e di oggi
La città di Genova, già sede dei due principali musei italiani sull’emigrazione, potrebbe diventare capofila di questa nuova Rete dei musei sull’emigrazione. Il Mei, nato dalla collaborazione tra il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova, ha l’ambizione di aggregare tutte le istituzioni locali e regionali che si occupano della storia dell’emigrazione. “In Italia ci sono moltissimi musei dedicati a questo fenomeno, rappresentati qui oggi” ha detto Barzetti, suggerendo che la rete permetterà di unire le forze per raccontare una storia complessa e ricca, capace di parlare al presente.
Questo progetto potrebbe cambiare il modo in cui percepiamo l’emigrazione italiana: sei curioso di vedere come si svilupperà? Lascia un commento con le tue idee e seguici sui social per restare aggiornato sulle prossime novità!