Salvatore Benintende – in arte TVBoy, sta sempre sul pezzo e – com’è suo solito – produce qualcosa che non passa inosservato. L’ultima opera murale dell’artista, in azione sui muri di Barcellona, cavalca l’onda della coronavirus-manìa dilagata in Europa. La sua Monna Lisa, ha il volto quasi completamente coperto da una mascherina e tiene uno smartphone tra le mani.
Che sia stata influenzata dai social? Una provocazione quindi, nemmeno troppo sovversiva ma anzi lucida, ragionata, realistica. Ci fa riflettere su quanto possa essere “pericoloso” questo nostro “Mobile World”. Il mondo online, la sua lettura, l’interpretazione e la paura dilagante intaccano anche ciò che riteniamo essere i cardini saldi della nostra cultura occidentale. La Gioconda, ne è l’emblema, il simbolo supremo.
Ironico e dissacrante, TVBoy vuole ancora far parlare di sé, toccando anche gli aspetti più compromettenti della società. In una recente intervista rilasciata per El Pais l’artista ha dichiarato:
«Con questo lavoro voglio riflettere su come la tecnologia sia un vaccino o un virus che ci rende schiavi» TVBoy
Effettivamente, pochi minuti dopo il suo intervento, erano già in tanti i passanti che armati di smartphone hanno condiviso le foto del murale sui social. D’altra parte, la fobia dell’Occidente al contagio, è proprio ciò che l’artista ha voluto evidenziare con la sua azione e lo ha fatto sfruttando gli stessi canali che l’hanno diffusa.
Ma chi è questo TVBoy?
TVBoy, conosciuto esponente del movimento NeoPop e della street art contemporanea è lo stesso artista che aveva operato a Milano – sul finire dello scorso anno – con l’azione “Matteo Sardina”. Quella volta, aveva preso di mira l’ex vice-premier e attivato la provocazione sfruttando l’onda delle “Sardine” – il movimento che aveva riempito le piazze contro la Lega.
Ma forse, puoi ricordare altre sue opere che hanno fatto il giro del web e che TVBoy ha prodotto sui muri di tutto il mondo. Tra le tante, ricordiamo quella di Greta Thunberg e Donald Trump, prodotta durante le manifestazioni di Fridays For Future. L’artista ha fatto inoltre baciare i più grandi antagonisti della storia contemporanea e dimostra di essere anche questa volta, attento osservatore sociale, reattivo e capace di quella comunicazione diretta, che fa parlare, pensare e forse, sorridere un po’ anche in tempi come questi. Non è anche questo il bello dell’arte?