Su questa tela inedita, molto vicina alla versione presente al Museo d’Orsay, sono state fatte numerose indagini diagnostiche: macrofotografie, fotografie a luce radente e fluorescenze ai raggi UV, riflettografie ad infrarossi, foto ai raggi x, radiodatazioni al C14 del telaio originale.
Van Gogh: Le restaurant de la Sirène à Asnièrs
E’ un dipinto a olio su tela (45x36cm) vicinissimo al quadro che ha lo stesso titolo, ma ha dimensioni lievemente maggiori ed è esposto al Museo D’Orsay a Parigi. Molto probabilmente l’opera è stata realizzata tra il 1886 e il 1888. Secondo gli studiosi Van Gogh la dipinse en Plen air, mentre quella più grande presente a Parigi la riprodusse in studio.
L’attribuzione certificata dell’opera spetta al Museo Van Gogh di Amsterdam al quale verrà presentata con il corredo dei dati emersi da questa campagna di analisi.
L’opera proviene da una collezione privata e i proprietari non l’hanno mai fatta uscire di casa per ben 50 anni.
Van Gogh nel contesto della mostra di Illegio
Quest’opera ritrovata di Van Gogh è perfettamente in linea con lo spirito della mostra dedicata ad opere distrutte o andate perdute, ma in seguito ritrovate.
Grazie alla Tecnologia di Factum Arte e alla collaborazione con Sky Arte e con Ballandi Arts, sono tornati alla luce 7 capolavori:
- Concerto a tre, di Johannes Vermeer, che fu rubato all’Isabella Stewart-Gardner Museum di Boston nel 1990;
- La Torre dei cavalli azzurri, di Franz Marc che fu sequestrato dal criminale nazista Hermann Göring
- Myrto, realizzato da Tamara de Lempicka, un suo autoritratto della fine degli anni Venti. Fu custodito in una villa parigina, nella quale si presume che sia stato rubato dai nazisti nel 1943
- Vaso con cinque girasoli, di Vincent van Gogh che fu distrutto nel bombardamento di Ashya, nei pressi di Osaka in Giappone contemporaneamente al lancio della bomba atomica su Hiroshima.
- una tela dedicata alla Medicina, dipinta da Gustav Klimt per il soffitto dell’Università di Vienna, bruciata nel 1945 dai nazisti
- Una delle grandi tele raffiguranti Ninfee, di Claude Monet, carbonizzato in un incendio divampato al MoMa di New York nel 1958
- Ritratto di Sir Winston Churchill, opera realizzata nel 1954 da Graham Sutherland, ma fatta distruggere da Lady Clementine Churchill un anno dopo.
A Berlino che era stata conquistata dall’Armata sovietica, tra il 5 e il 10 maggio 1945 svanì tra le fiamme, insieme a numerosi altri tesori d’arte, una tela dipinta da Michelangelo Merisi detto Caravaggio, il San Matteo e l’angelo realizzato entro la fine di maggio del 1602 per la Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi a Roma. L’artista Antero Kahila, di Helsinki, ha compiuto tra il 2003 e il 2008 un cammino di ricerca sulla tecnica e sul linguaggio di Caravaggio, allo scopo di dare nuova vita al San Matteo perduto. Nella mostra di Illegio, oltretutto, l’opera sarà esposta accanto alle riproduzioni della Vocazione e del Martirio di San Matteo, al fine di ricostruire l’originario progetto dell’artista per la Cappella Contarelli.
La mostra Nulla è perduto è visitabile fino al 13 dicembre. Per vedere Van Gogh e le altre opere elencate prenota al seguente link.
Caro Icrewer hai visto l’opera al Museo d’Orsay? Cosa ne pensi dello spirito di questa mostra? Secondo te può essere il trionfo della bellezza che combatte contro il tempo e le circostanze negative?