La mostra Van Gogh multimedia e la stanza segreta è stata inaugurata il 26 gennaio e sarà visitabile a Parma, presso il Palazzo Dalla Rosa Prati dal 27 gennaio fino al 23 giugno.
E’ prodotta da Navigare s.r.l con il patrocinio del Comune di Parma, della Regione Emilia Romagna, con la curatela di Vincenzo Sanfo. L’esposizione viene presentata come un racconto di formazione composto da due percorsi paralleli. Una parte multimediale e immersiva, l’altra è composta da 52 opere originali provenienti da collezioni private, di cui 13 di van Gogh e le restanti di altri 17 artisti che per lui furono punti di riferimento e con i quali condivise percorsi artistici e di vita.
L’immersione nel percorso espositivo di Van Gogh multimedia e la stanza segreta
Il visitatore si immerge nelle principali tappe della vita dell’artista, attraverso il percorso multimediale che si suddivide in 8 sezioni: Arles, La camera di Arles, Auvers-sur-Oise, Nuenen, Parigi e Saint Remy, Ritratti e Autoritratti. Ciascuna sezione è associata ad un totem multimediale, con riproduzioni digitali dei dipinti di van Gogh.
Vuoi sentirti parte integrante di un’opera di Van Gogh? In questo spazio potrai trovare 4 postazioni con visori tridimensionali, gli Oculus VR360 QHD.
Il secondo percorso è intitolato La stanza segreta e comprende 12 litografie originali, l’Homme à la pipe-Ritratto del Dottor Gachet ed inoltre numerosi dipinti, disegni preparatori e opere di altri artisti tra i quali: Emile Bernard che fu estensore della prima catalogazione delle opere di Van Gogh. Fernand Cormon, che per Van Gogh rappresentò la libertà pittorica.
Antone Mauve che fu il suo primo mentore, Paul Monticelli dal quale Van Gogh prese spunto per la tecnica pittorica densa di materia e colore, Paul Gauguin ed Henri De Toulouse Lautrec.
Van Gogh fu inoltre un grande estimatore dell’arte giapponese, alla quale è stato dedicato spazio in questa mostra dove sono presenti artisti come
Di Hokusai, oltre alla celebre onda, possiamo ammirare anche gli Operai che preparano sacchi di frumento, una xilografia di inizio 800 che rappresenta il proletariato giapponese, in particolar modo uomini che caricano sacchi di frumento. Van Gogh ne fu molto colpito, poichè la scena rappresentata da Hokusai era molto dinamica, empatica e corale. Anch’egli era sensibile alle tematiche sociali che rappresentò nei suoi quadri. Con la nostra redazione abbiamo avuto modo di parlare dei Mangiatori di patate.
Fotografie d’epoca, libri e una riproduzione della camera di Arles, creano l’atmosfera del tempo in cui visse Van Gogh e completano il percorso espositivo.
Curiosità su L’Homme à la pipe-Ritratto del Dottor Gachet
Quest’opera del 1890 fu realizzata a partire dalla rara acquaforte ed eseguita nello studio di Auverse del Dottor Gachet, un medico suo amico, conosciuto ad Arles. Si tratta di una delle poche opere grafiche di Van Gogh.
Questo ritratto fu editato in poche copie nel 1939 a cura della società Francois di Limoges per le Edizioni Hyperion di Parigi. E’ un’opera molto vicina al ritratto di Paul Gachet conservato al Musée d’Orsay di Parigi.
In una lettera al fratello Theo, Vincent definiva il Dottor Gachet, “Simpatico, ma disturbato quanto me”. Sembra che fu proprio Gachet a consigliare all’amico una specie di arte-terapia per far convogliare il malessere dell’artista nei suoi quadri.
Anche Paul Cezanne fu amico del medico. Ne La Stanza segreta possiamo anche trovare l’acquaforte La mayson du Docteur Gachet. Paysage a Auverse.
Van Gogh Multimedia e la stanza segreta: informazioni e prenotazioni
Sarà possibile visitare la mostra dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 19:30, il sabato, la domenica e i festivi dalle 9:30 alle 20:00. Per informazioni e prenotazioni consultare il sito www.navigaresrl.com