È do pochi giorni fa la notizia dell’atto vandalico ai danni del Corridoio Vasariano. Il monumento è stato deturpato da due turisti tedeschi, di 20 e 21 anni. Le colonne del Corridoio Vasariano sono state imbrattate nella notte tra il 22 e il 23 agosto, e la procura di Firenze ha aperto un fascicolo per danneggiamento aggravato.
Avviata la pulitura del Corridoio Vasariano
In seguito alla conclusione degli accertamenti condotti dai Carabinieri, le Gallerie degli Uffizi hanno dato il via stamattina alle operazioni di ripulitura e ripristino della superficie dei pilastri del Corridoio Vasariano, vandalizzato ieri notte e imbrattato con la scritta Dks 1860. I lavori, seguiti direttamente dagli architetti del complesso museale, dureranno alcuni giorni.
“Circa 10.000 euro” l’ammontare della spesa per riparare il danno arrecato al monumento, calcolano i tecnici delle Gallerie degli Uffizi il cui direttore Eike Schmidt annuncia da settembre un servizio di vigilanza armata tutto il giorno e una richiesta ai vandali di un rimborso danni adeguato. Come ha spiegato il direttore:
“Ci costituiremo parte civile e chiederemo ai responsabili non solo” i 10.000 euro del costo per ripulire le colonne, “ma in base al Codice Urbani anche il danno per la pubblicità non autorizzata di un marchio commerciale, quello della scritta, quantificabile in base al mercato in una cifra fino a ulteriori 100mila euro. Non importa in questo contesto se gli imbrattatori abbiano agito o meno in nome del marchio che cercavano di promuovere”.
“Da settembre – aggiunge -, sotto i loggiati degli Uffizi e del Corridoio Vasariano, sarà attivo un servizio di vigilanza armata che coprirà tutte le ore del giorno e della notte, per proteggere i nostri monumenti da episodi vergognosi di questo genere. Abbiamo introdotto la guardiania armata a Boboli e in Piazza Pitti la primavera scorsa, con ottimi risultati. Anche la futura guardiania esterna degli Uffizi sarà collegata direttamente alla control room di videosorveglianza del museo e alla caserma dei Carabinieri all’interno degli Uffizi. Queste misure sono purtroppo necessarie per dissuadere i vandali e contro gli abusi verso i nostri beni culturali“.
Monumenti storici in Italia: alla ricerca della conservazione contro l’ondata di vandalismo
L’Italia, con la sua ricchezza di storia millenaria e monumenti iconici, è una destinazione che affascina turisti da tutto il mondo. Tuttavia, questa preziosa eredità culturale non è immune dalla minaccia del vandalismo. Nel corso degli anni, numerosi monumenti storici in Italia sono stati vittime di atti di vandalismo, mettendo in pericolo la loro integrità e il messaggio che trasmettono.
Il Colosseo di Roma, simbolo dell’antica grandezza dell’Impero Romano, è stato ripetutamente oggetto di vandalismo. Danni causati da graffi, scritte e il furto di pezzi di pietra hanno minacciato l’integrità strutturale di questo iconico anfiteatro. Le autorità italiane hanno adottato misure più severe per preservare il Colosseo, incluso l’incremento della sorveglianza e l’applicazione di severe sanzioni per chi viene colto a danneggiare il monumento. Quest’estate, i giornali hanno riportato tre fatti eclatanti che hanno visto inerme protagonista l’Anfiteatro Flavio. Tre turisti stranieri sono stati sorpresi ad incidere i loro nomi o quello della fidanzata sulle pareti del simbolo di Roma.
Anche le fontane non possono evitare l’attacco dei vandali. La Fontana di Trevi, famosa per la sua bellezza barocca e la tradizione di gettare una moneta per assicurarsi il ritorno a Roma, è stata anch’essa presa di mira dai vandali. Atti di vandalismo che includono l’uso di spray graffiti e il tuffo nella fontana minacciano l’aspetto e la struttura del monumento. Le campagne di sensibilizzazione e i miglioramenti della sorveglianza sono diventati fondamentali per proteggere questa iconica attrazione.
Le opere vandalizzate nel 2023
Oltre al Corridoio Vasariano, ecco alcune opere vandalizzate nel corso del 2023:
Come già detto, ad inizio estate a Roma, una persona ha scritto il proprio nome e quello della sua compagna al Colosseo, riprendendo la scena e poi pubblicandola sui social. I carabinieri hanno poi accertato che si è trattato di una coppia, uomo e donna, residenti in Inghilterra. Dopo una giovanissima turista svizzera ha inciso il suo nome, e nello stesso mese, un altro turista, questa volta tedesco, è stato sorpreso a grattare una parete.
La lotta contro il vandalismo che minaccia i monumenti storici in Italia è un impegno costante. Ogni atto vandalico non solo danneggia fisicamente questi tesori culturali, ma mina anche il tessuto stesso della storia e dell’identità nazionale. Le autorità italiane, insieme alla popolazione locale e agli esperti, devono collaborare per attuare strategie di prevenzione, educazione e sorveglianza più efficaci. Solo attraverso uno sforzo congiunto è possibile garantire che le future generazioni possano godere della bellezza e della ricchezza di questi monumenti storici senza la minaccia del vandalismo.