Cosa succede se uniamo la filosofia con la passione per la musica? Avremo sicuramente un’artista che sa riflettere sul dolore che nascondono le persone che lottano. Quest’artista riflessiva è Viola Nocenzi. Il 12 febbraio è uscito Viola, suggestivo secondo singolo estratto dal disco di esordio dell’artista. L’album è stato pubblicato lo scorso dicembre su etichetta Santeria e distribuito da Audioglobe. Il brano è accompagnato da un videoclip, online al link
Il cielo viola di Viola Nocenzi
Cantante e compositrice figlia d’arte, Viola Nocenzi è una rivelazione nel panorama musicale attuale, e il suo primo lavoro una delle migliori novità italiane del 2020. Personalità fuori dagli schemi, autentica e molto comunicativa, grazie ad un lavoro coraggioso e interessante, ha ricevuto l’apprezzamento del pubblico e della critica italiana e internazionale, sia per le doti compositive e vocali della sua autrice che per la produzione di Gianni Nocenzi, genio riconosciuto del sound design. Viola è riuscita a convincere sia come artista che come persona.
Viola Nocenzi è la figlia di Vittorio, storico fondatore del gruppo Banco del Mutuo Soccorso. Il suo viaggio nel mondo della musica nasce da quando era una piccolissima bambina di 4 anni, che sognava di raggiungere il padre sul palcoscenico. E la piccola Viola è riuscita a salire sul palco e far sentire e viaggiare la sua potente e dolce voce su delicate e decise note.
“Un cielo viola d’autunno demodé, un po’ retrò” canta in questo brano, fotografia dell’attesa di un amore, veicolo per ritrovare se stessi e la propria parte migliore. Le seducenti linee vocali della canzone si impongono qui su una metrica che spezza parole e accenti. Composto dalla stessa Nocenzi su testo di Alessio Pracanica, Viola è anche un grido di speranza. Racconta l’artista:
Anche se le cose vanno male o sembra tutto difficile, la magia esiste, e la salvezza arriva per chi lavora su se stesso, per chi ci mette del suo e vede il mondo con la propria anima, i propri valori e ideali. Bisogna essere unici .
Il videoclip di Viola Nocenzi è stato girato sul lago di Como, in due strutture ricettive di grande fascino, a picco sul lago (Vista Palazzo Lago di Como e Hotel Terminus) con l’obiettivo di sottolineare la bellezza del nostro paese, che in un momento di grande difficoltà come quello che sta attraversando lotta per rimanere in piedi mantenendo intatta la sua meraviglia. Una scelta di solidarietà a favore di coloro che custodiscono e promuovono il nostro patrimonio paesaggistico, di bellezza e di arte.
Questo lavoro è la raccolta delle mie emozioni in questi ultimi quattro anni. Emozioni molto intense che mi hanno visto vivere vicissitudini molto importanti. Il tema alla fine è la bellezza e la capacita di stupirsi di fronte alla bellezza, il ‘fanciullino’ che guarda con l’occhio incantato rispetto alla meraviglia che c’è fuori.
L’artista filosofa ci mostra le infinite sfumature del colore viola. Viola Nocenzi dona al colore un nuovo significato. Lo spoglia dal funesto significato che si attribuisce in campo teatrale e musicale, e gli dona nuova forma. Mostra quelle sfumature, che come per ogni cosa, dimentichiamo che esistono.
La cantante ci ricorda che il viola è un colore che nasce dal rosso, che denota passione e dall’amore, e dal blu, simbolo di saggezza. Quindi nasce il colore della spiritualità, del fascino e della suggestività. E le emozioni, che fanno riferimento alla sfera spirituale, rappresentano pienamente il colore viola.
Pur muovendosi tra gli spazi del Pop, Viola Nocenzi ha voluto cercare una strada che la rappresentasse con autenticità, tracciando un cammino poco convenzionale e di grande suggestione. Un’artista con una sua personalissima cifra stilistica, libera dalle regole del music business e in grado di dare vita a un genere musicale inedito.
Viola Nocenzi
La sua formazione umanistica e le stimolanti frequentazioni artistiche all’interno dell’ambiente familiare nel quale è cresciuta, hanno contribuito a plasmare la personalità di Viola, che si rivela in un intrigante mix di estro, sensibilità e ironia.
Laureata in filosofia del linguaggio, unisce alla sua passione per il cinema d’essai quello per la comunicazione, rimanendo fedele a quello che per lei è un vero e proprio mantra, oltre che uno stile di vita: “lo studio non è mai abbastanza”. Conduce, inoltre, una rubrica radiofonica, “Il posto della Viola”, ed è seguitissima sui social grazie anche al suo prezioso fan club, che porta il medesimo nome. Si definisce “una ragazza tutto rock e d’altri tempi” e afferma:
Questa terra mi interessa relativamente, ho deciso di essere qui solo per le note. Spero però di poterla rendere un po’ più bella e quantomeno non disturbare.