Frida Khalo è un intero universo, è dolore e passione, sofferenza ed estasi, luce ed ombra, è semplice ed estremamente complessa.
La pittrice più amata e conosciuta di sempre?
Probabilmente si, è facile amare Frida perché è una combattente, ha amato con tutta se stessa e quell’amore a 360 gradi impregna le sue tele ed inebria i sensi degli appassionati.
In un mondo, quello dell’arte, poco clemente con le donne, Frida ha saputo dare veramente tutto, conquistando il trono di regina incontrastata.
Ad avvicinarla ancora di più al pubblico ed a fare luce sul suo sconfinato successo arriva il film documentario Viva la Vida, diretto da Giovanni Troilo e prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital in collaborazione con Sky Arte.
In programmazione nelle sale italiane solo il 25, 26 e 27 Novembre, nuova tappa della rassegna “La Grande Arte al Cinema”.
Casa Azul e l’archivio segreto di Frida Khalo, una ‘capsula del tempo’ di inestimabile valore
L’attrice Asia Argento accompagnerà gli spettatori in un viaggio inedito nel carisma della pittrice messicana, ripercorrendone l’opera e la vita.
Attraverso le musiche originali di Remo Anzovino, sfioreremo il filo dei suoi pensieri resi immortali dalle sue lettere e dai suoi diari.
Oltre ai dipinti, a cui la pittrice ha affidato la sua intensa autobiografia, entreremo in un mondo più intimo fatto di abiti ed oggetti personali non esposti al pubblico.
Sarà come entrare in un giardino segreto, faccia a faccia con Frida Khalo, un caldo giardino messicano in cui crescono cactus rigogliosi, popolato da pappagalli multicolori, scimmie e cervi.
Di grande valore le interviste inedite ed esclusive alla nipote dell’artista, Cristina Khalo, a Hilda Trujillo direttrice del museo Frida Khalo di Città del Messico, della fotografa Graciela Iturbide, che ci condurranno al cuore degli enigmi di Frida.
Tante e tutte da scoprire le nuove informazioni emerse alla recente apertura dell’archivio segreto della pittrice a Casa Azul, l’origine della sua ispirazione: dall’ iconografia colombiana, amatissima dall’artsta, ai retablos ottocenteschi, ai particolari sulla burrascosa relazione con Diego Rivera.
Un film documentario che si preannuncia intenso come un viaggio, assolutamente da non perdere.