Il Volto Santo di Lucca, crocifisso ligneo leggendario è stato oggetto di un’interessante scoperta effettuata dall’Istituto di Fisica Nucleare di Firenze CHNET (Cultural Heritage Network). Attraverso il Carbonio 14 è stato possibile infatti attribuire alla scultura lignea una datazione più antica. Dal 2013 erano stati effettuati dei restauri e delle indagini attraverso le radiografie e le analisi multispettrali. Il crocifisso era stato sempre attribuito al XII secolo.
Grazie a quest’ultima analisi del CHNET dell’Istituto di Firenze è stato possibile scoprire un’origine ancora più antica che copre un periodo storico compreso tra VIII e IX secolo d.C. . Una scoperta che avvalora le tesi sull’originalità della scultura e rende felici i fedeli e coloro che vedono l’opera come acheropita, ossia non forgiata da mano umana.
Motivo di orgoglio per Lucca che si prepara a festeggiare tra il 13 e il 14 settembre la festa in onore del Volto Santo insieme ai 950 anni della rifondazione della Cattedrale di Lucca.
Il Volto Santo di Lucca: la leggenda
Il Volto Santo di Lucca, ricordato da Dante nel Canto XXI dell’Inferno, quinta Bolgia dei concussori e corrotti e nel fumetto di Dago di Robin Wood e di Carlos Gomez è stato meta di numerosi pellegrinaggi lungo la via Francigena. E’ considerata un’importante icona e un’opera acheropita. Arrivò sulle coste del mar Tirreno intorno al 742 d.C. e sbarcò nel porto di Luni.
La leggenda narra che navigò su un’imbarcazione priva di equipaggio e proveniente dall’Oriente. Conteneva delle importanti reliquie. Fu oggetto di contesa tra Luni e Lucca, ma Giovanni I, Vescovo di Lucca, dichiarò di aver visto in sogno il Volto Santo. Quindi il crocifisso fu collocato nella Cattedrale di San Martino a Lucca, mentre ai lunensi fu data un‘ampolla del sangue di Cristo.
Sembra che sia stata scolpita da San Nicodemo membro del Sinedrio e discepolo di Cristo, noto per aver deposto, aiutato da Giuseppe di Arimatea, Gesù nel Sepolcro. Ma altre leggende, che giustificano il fatto che la scultura sia acheropita, narrano l’impossibilità per Nicodemo di riprodurre il volto del Messia e che l’immagine sarebbe stata scolpita in modo miracoloso.
E’ possibile ammirare l’opera nella Cattedrale di San Martino collocata sulla navata di sinistra, all’interno del Tempietto dei Civitali, costruito da Matteo Civitali nel 1484.
Ogni anno, Lucca festeggia il 13 settembre questa leggendaria ricorrenza con la Luminara, una processione che si snoda lungo le strade della città.
Volto Santo di Lucca, il tesoro più antico della Cattedrale di San Martino
La Cattedrale di San Martino dove troviamo il Volto Santo di Lucca è una delle tappe della Via Francigena ed è un posto che vale la pena visitare per i tesori artistici che contiene e per la particolare commistione di stile Romanico e stile Gotico. E’ stata fondata nel VI secolo da San Frediano, vescovo irlandese e divenne Cattedrale nel secolo VIII al posto dell’antichissima San Giovanni e Reparata.
La facciata è asimmetrica ed è in stile Romanico. Il campanile è alto 60 centimetri ed è dotato di 7 campane. Presenta tre portali con una ricca decorazione scultorea: il Ciclo dei Mesi e le Storie di San Martino. Presenta inoltre la Deposizione, Annunciazione, Natività e Adorazione dei Magi di Nicola Pisano.
Sul pilastro, a ridosso del campanile, troviamo la scultura del Labirinto, simbolo del pellegrinaggio ed elemento ricorrente lungo le tappe della via Francigena.
La pianta è a croce latina e suddivisa in tre navate. Quella centrale è in stile Gotico. La cattedrale contiene numerosi capolavori: Monumento funebre di Ilaria del Carretto, Sacra Conversazione del Ghirlandaio, Ultima cena del Tintoretto.
Caro Icrewer, se hai trovato affascinante questa leggenda, ti invito a visitare Lucca. Ti forniremo, durante il nostro percorso di conoscenza degli artisti e delle opere del nostro paese, approfondimenti ulteriori sull’iconografia della Croce e sui rapporti tra Arte Sacra orientale e occidentale.