Non tutte le convivenze familiari sono felici. “What is love?”
Per il suo primo progetto facebook live, Giovanna Lacedra ha prodotto uno strepitoso e sensibile spettacolo mettendo in luce gli aspetti più inquietanti e devastanti di una condizione psicologica ed emotiva tra le più frequenti di questa pandemia.
La performance dell’artista si inserisce in un progetto più ampio, curato da Kyrahm, con la collaborazione di Sibilla Paneraie Gianni Nappa dal titolo “Free Performance Art”: una sorta di flash mob della performance, in cui artisti provenienti da diverse parti del mondo hanno idealmente aperto le porte della loro casa/studio performando in streaming dalle 00.01 alle 23.59 del due maggio.
“What is love?” una performance scritta e interpretata da Giovanna Lacedra
Cos’è amore? Appare come una domanda banale, ma solamente quando tutto va come dovrebbe e quando porsi la domanda non occorre, perché la risposta arriva prima facendosi sentire attraverso gesti e parole: Attraverso una relazione sana, con se stessi e con l’altro. Invece, nulla è banale e nulla è scontato.
Il contenuto della performance, è declinato alla perfezione e mettendo in luce – attraverso 10 ore consecutive di scena – tutti gli aspetti più importanti dell’azione psicologica di violenza inflitta e auto inflitta.
Durante questo periodo di lockdown, purtroppo, l’organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato un aumento importante di casi di violenza domestica sulle donne. La convivenza forzata, non è sempre pacifica e non è sempre di aiuto.
Giovanna Lacedra, performer e insegnante di storia dell’arte al liceo Oriani di Ravenna, deve essere stata talmente colpita da questi nuovi dati allarmanti, da voler gridare al mondo il suo sostegno attraverso la sua arte che profuma di donna: una di quelle solidali che non può negare al suo corpo e alla sua mente di agire. Lo ha fatto fino allo stremo, in diretta, senza tregua.
Sulla pagina facebook di Giovanna, sono pubblicati gli spezzoni salienti delle azioni più significative, tipiche del suo stile: così ripetitive, lente e impattanti che arrivano dritte come le spine di una rosa: delicata solo in apparenza e invece tanto potente.
D’altra parte, non è l’ultima nuova arrivata Giovanna. La sua lunga e riconosciuta esperienza come performer, prima o poi, doveva approdare al web e renderci tutti consapevoli, toccando le nostre anime come soltanto l’artista sa fare: con la sua meticolosa attenzione al dettaglio di scena, al contenuto, al valore visivo, al movimento del corpo e con l’inflessione della voce che si spegne, si accende, si arrabbia e poi si scusa.
La performance è un dialogo, lungo e intenso tra vittima e carnefice alle volte ribaltato, altre, abilmente confuso dentro la psiche della vittima, altre ancora solo svelato dai movimenti e dagli sguardi.
E d’un tratto Lei esce dal ruolo – quasi irrazionalmente – per dare supporto, informazione, consigli.
Non possiamo svelarti tutto, ma ti lasciamo qualche immagine catturata dai nostri monitor e i link sui quali trovare e seguire i frammenti della performance.
Ma chi è Giovanna Lacedra?
Nasce a Venosa (PZ) nel 1977 e studia Pittura presso l’Accademia di Firenze. Nel 2004 consegue l’abilitazione all’insegnamento presso l’Università di Pisa. Si trasferisce poi a Milano, dove per 15 anni vive e lavora come docente di storia dell’arte e disegno presso un liceo scientifico statale, artista visiva, performer e autrice. Attualmente vive e lavora Ravenna. Nel 2019 realizza i progetti: L’OMBRA DEL BIANCO VEDUTO DAL SOLE, CLARESCERE (FARSI LUCE), DALL’ULTIMA VOLTA CHE SONO NATA feat Paola Turroni
L’artista usa il linguaggio del corpo, del video, della fotografia, del disegno e della pittura. La sua ricerca è incentrata su tematiche di denuncia sociale. Tra gli argomenti trattati: anoressia e bulimia, abuso all’infanzia, prevaricazione di genere, solitudini, dipendenze. Ha rivisitato poesie di Sylvia Plath, Ezra Pound, Vittorio Varano, e lavorato su testi di Hillman e Van Gogh. Puoi approfondire tutte le performance sul sito dell’artista.
Alessandra Redaelli ha scritto di lei:
Giovanna Lacedra non ha paura di toccare con il suo lavoro di pittrice e di performer i temi più difficili di quella che si potrebbe definire la femminile quotidianità e di fare del proprio corpo un prezioso strumento al servizio dell’arte.
Dal 2014 è autrice per Wall Street International Magazine, sezione arte.