10 giornate in pietra è il titolo della manifestazione che anche quest’anno ha coinvolto interamente il sornione borgo d’Italia di Lettomanoppello in Abruzzo.
Si è animata, per dieci giorni consecutivi, ogni strada del ridente paesino, trasformatosi in una sorta di laboratorio a cielo aperto, dove la parola d’ordine era per tutti: creare.
Blocchi di marmo, scalpelli tintinnanti ed ogni altro tipo di strumento adatto era ammesso, per far sì che il duello armonioso tra uomo e pietra avesse finalmente inizio, creando un unico filo conduttore per questi ultimi dieci giorni a Lettomanoppello.
L’evento è stato pensato e ideato per mostrare il valore della manualità e della lavorazione della pietra della Maiella, all’insegna dunque della valorizzazione del territorio.
Il presidente e animatore dell’evento, Giacinto Di Pietrantonio ha infatti con queste parole presentato la manifestazione:
Nell’intento di trasformare la partecipazione dei singoli artisti, scalpellini, studenti in un progetto di creatività e partecipazione collettiva con tutta la popolazione
Dallo scorso anno le 10 Giornate in Pietra hanno preso una nuova impronta.
Passando dalla scultura tridimensionale a quella del bassorilievo da apporre permanentemente sulle pareti delle case dei cittadini
Importante novità quindi, annunciata fin dalla conferenza stampa dell’evento 10 giornate in pietra, che vedrà l’intero borgo, per la prima volta quest’anno, conservare molte delle espressioni artistiche nate proprio in seno all’iniziativa.
I bassorilievi infatti resteranno, come è ovvio, nei luoghi che queste 10 giornate in pietra hanno contribuito a fare nascere.
Non solo dunque uno spazio temporale ristretto a 10 giornate in pietra quello proposto quest’anno ma un prolungamento dell’evento per chi vorrà tornare ad ammirare i capolavori o per coloro che, non hanno potuto recarsi in visita a Lettomanoppello in concomitanza delle giornate entro cui si è svolto l’evento.
La scelta degli artisti per le 10 giornate in pietra
La giuria dell’edizione 2022 della manifestazione 10 giornate in pietra quest’anno era composta dalle curatrici Miriam Di Francesco, Daniela Pietranico, Roberto Sala, Direttore rivista Segno, dal Sindaco Simone Romano D’Alfonso e dall’urbanista Lucio Zazzara.
E tutti insieme, immaginiamo non senza imbarazzo della scelta, hanno voluto dare spazio per le 10 giornate in pietra ad artisti quali: Aurora Avvantaggiato, Nando Crippa, Marta Fresneda Gutierrez, Michela Tabaton Osbourne, Sahar Khalaji, Dangyong Liu, Marija Markovic, Mauro Antonio Mezzina.
Una rosa che contempla al suo interno nomi di casa nostra ma anche artisti internazionali.
Il simposio artistico si conclude proprio oggi 4 settembre.
Da domani caleranno le luci su questo evento, le 10 giornate in pietra, che hanno avuto il merito ancora una volta come da tre anni ormai, di trasformare il borgo di Lettomanoppello innanzi tutto in un affascinante luogo di ritrovo per gli autori stessi che per dieci giorni si trovano ogni anno a lavorare in diretta ma anche in una enorme fucina di idee.
Affiancati inoltre da studenti all’opera su “Pietrales” con tematica “Tra Uomo e Ambiente” che sono stati Satya Forte e Piotr Hanzelewicz, dell’Accademia de L’Aquila, Beatrice Mosca e Gabriele Ricchiuti dell’Accademia di Brera.
Sempre di Pietrantonio così si è espresso sul progetto:
Un progetto del presente aperto al futuro che trova riscontro sia nel gradimento dei cittadini che nell’aumento di richieste di partecipazione da parte di artisti
A cui hanno fatto eco le parole del consigliere regionale Antonio Blasioli che ha così proseguito:
Ci stiamo impegnando molto per favorire la riscoperta della pietra bianca e nera della Maiella, con lo scopo di non perdere mai di vista le tradizioni che sono l’anima del nostro territorio e sono la nostra memoria storica;
ringrazio davvero l’amministrazione di Lettomanoppello perchè ho visto che nel corso di queste manifestazioni hanno cercato di far conoscere le attività del loro comune in modo eccellente: vedere artisti, anche internazionali, frequentare per questi giorni il territorio ed incontrarsi con la tradizione dell’ospitalità di Lettomanoppello secondo me fa bene al cuore.
Questi Pietrales, insieme alle altre opere, potranno costituire il turismo del futuro e questo è il mio augurio
Ti invito a mettere in agenda la programmazione di una sosta in questo grazioso borgo al fine di immergerti, anche se solo per qualche ora, in quest’atmosfera unica di museo a cielo aperto.