Malgrado i pettegolezzi che girano intorno alla madre di Harry Potter, il 26 giugno 1997, nel Regno Unito, è stato pubblicato Harry Potter e la pietra filosofale, il primo libro della saga scritta da J.K. Rowling. Questo evento ha dato il via a un fenomeno culturale che ha catturato milioni di lettori in tutto il mondo.
Il libro ha raggiunto un successo senza precedenti, diventando un best seller e generando un’ondata di entusiasmo per la saga di Harry Potter e, ora, per la serie TV. Dal 26 giugno 1997, la storia di Harry Potter ha continuato a crescere con la pubblicazione di altri libri e la creazione di un universo vasto e affascinante che include personaggi, luoghi e oggetti magici. La saga di Harry Potter ha lasciato un segno nella letteratura per ragazzi e adulti, influenzando la cultura popolare in modi innumerevoli.

26 giugno, Harry Potter e la pietra Filosofale, la trama
Harry Potter è un ragazzo all’apparenza normale, o quantomeno è convinto di esserlo, anche se a volte provoca strani fenomeni: come farsi ricrescere i capelli inesorabilmente tagliati dai perfidi zii, o trovarsi su un tetto per sfuggire alle persecuzioni del cugino. Vive con loro al numero 4 di Privet Drive, una strada di periferia come tante, dove non succede mai nulla fuori dall’ordinario.
Finché un giorno, poco prima del suo undicesimo compleanno, riceve una misteriosa lettera che gli rivela la sua vera natura: Harry è un mago e la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts è pronta ad accoglierlo…
Il primo capitolo del più grande fenomeno editoriale di tutti i tempi, la saga che ha cambiato il mondo della letteratura per ragazzi e che ha unito genitori e figli nella scoperta di un universo fantastico.
Harry Potter, il film
È il primo indimenticabile capitolo di una delle saghe di più grande successo degli anni Duemila, tratta dai libri pubblicata intorno alla fine degli anni ’90. Harry Potter e la pietra filosofale è il primo film tratto dai sette romanzi di J.K. Rownling, nei quali si vede un giovanissimo Daniel Radcliffe nei panni del maghetto che è diventato il più amato di sempre. Iniziano i suoi studi di magia con la partenza per la scuola di Hogwarts, dove incontrerà due inseparabili compagni: Hermione Granger (Emma Watson) e Ron Weasley (Rupert Grint).
L’undicenne Harry Potter, rimasto orfano all’età di un anno, è stato cresciuto dai perfidi zii che non esitano a vessarlo e mortificarlo. Fino a quando, grazie ad una lettera che gli viene recapitata magicamente, non scopre la sua vera identità: Harry è un mago e, come tale, deve iniziare a frequentare il primo anno della scuola per maghi di Hogwarts… È l’inizio di una magica avventura.
Il cast: Daniel Radcliffe, Richard Harris, Emma Watson, Maggie Smith, Alan Rickman, Rupert Grint, Robbie Coltrane.
Differenze tra libro e film (allerta spoiler)
Leggere i libri della saga Harry Potter e vederne i film sono due cose differenti, andrebbero letti prima i libri e poi visti i film per apprezzare al meglio la storia e comprendere l’opera (soli i film non si capirebbe lo svolgimento dei fatti).

Anche se le prime due trasposizioni dei film, per la semplicità narrativa e la brevità, sono stati quasi fedelmente riportati al cinema, dal terzo libro che le cose cambiano e una semplice visione non restituisce a pieno il mondo della Rowling. Leggere i romanzi diventa quindi imprescindibile come un’attenta analisi tra le differenze da film e libro, Harry Potter e la pietra filosofale.
Non c’è niente di più potente al mondo della prima pagina di un romanzo che ha fatto la storia della letteratura! Nulla dell’inizio del libro viene messo nel film: dai festeggiamenti dei maghi per strada alla notizia della sconfitta e sparizione di Voldemort, alla descrizione della vita assolutamente ordinaria dei Dursley. Ci vengono presentati solo Silente (Dumbledore)e la McGonagall e il piccolo fagotto che è Harry. Veniamo poi catapultati nella loro villetta di Privet Drive nel giorno del compleanno di Dudley che si mostra fedele al suo personaggio: chiassoso, violento e viziato ma che nei libri di testo è biondo.
L’arrivo incessante delle lettere di Hogwarts spinge la famiglia a una fuga mai vista al cinema o nel televisore, e si fermeranno in diversi post/motel, e nel libro solo alla fine vengono traghettati sull’isolotto in mezzo al mare. Una scelta che nasconde l’antica credenza che le streghe non possano attraversare i bacini d’acqua. Nella notte irrompe Hagrid, il quale racconta la verità a Harry che nel film sembra prenderlo con sé subito senza aspettare il mattino seguente.
Non vediamo nel film il negozio delle divise, dove il primo incontro con Draco Malfoy, il quale non perde tempo di esprimersi contro i sangue marcio, ci da l’anteprima di uno dei personaggi più caratterizzati dalla Rowling stessa. Si passa, poi, a Ollivander, il negozio delle bacchette, e anche qui ci sono alcuni cambiamenti. Nel film no e l’artigiano magico deve perdere un po’ di tempo perché dalla bacchetta giusta esca un po’ di magia.
Nel libro, all’arrivo di Harry, tutti si prodigano in calorosi saluti perché lo riconoscono dalla famosa cicatrice, l’incontro con Raptor non è così freddo e strano, quest’ultimo non avrà ancora il turbante, questo perché Voldemort prenderà possesso di lui solo successivamente. Si passa poi al treno ma nel libro questo non accade.
Un altro luogo perfettamente rappresentato è il castello, le cui scale però non amano muoversi, come ci viene detto nel libro. Il Cappello Parlante ama intonare canzoni sulle case che tuttavia non appaiono in nessuno dei film. Non vedremo mai alcune materie nel corso di tutti i film: come storie della magia tenute in classe da un vero e proprio professore divenuto fantasma. E sempre nel film, il primo incontro tra Piton e Harry, è segnato dal dolore alla cicatrice causato dal volto di Voldemort che sta guardando il ragazzo dalla testa del professor Raptors girato di spalle.
Un’altra chicca che non troviamo nei film è il drago Norberto di Hagrid, una parte fondamentale nella trama, un salvataggio verso gli amici di Charlie (fratello maggiore di Ron) che da lontano arriveranno per salvarlo. Nella foresta proibita, a differenza del libro, Harry conoscerà molto più approfonditamente Firenze e Ron non sarà con Harry, ma ci sarà Nevil Longbotton.
Nel finale ogni insegnante di Hogwarts, e questo ce lo dice il libro, ha escogitato uno stratagemma per impedire di arrivare alla pietra filosofale. Nel film non vengono mostrate tutte le prove, come quella di logica e di pozioni di Piton. L’idea di trovare attraverso lo Specchio delle Brame la pietra filosofale, è geniale. Va aggiunto che nel libro Voldemort non è un volto, ma un contorno sfocato con narici da serpente.
Nel finale del libro non si fa nessun accenno al colloquio tra Dumbledore e Harry Potter. Il preside infatti dice al ragazzo di non potergli svelare perché quella notte Voldemort volesse uccidere proprio lui, cosa che farà solo nel quinto libro.
Se volete saperne di più, vi consiglio i video su YouTube de Il Trono del Muori.