Cowboy Bebop, episodio sette, Heavy Metal Queen, andato in onda il 4 settembre 1999: l’equipaggio della Bebop insegue un esperto di esplosivi rinnegato, e Spike incrocia il cammino di un camionista spaziale senza nome che odia i cacciatori di taglie…

Cowboy Bebop è un anime di fantascienza prodotta da Sunrise e diretta da Shin’ichirō Watanabe, ambientato nel 2071 e incentrato sulle avventure di cacciatori di taglie spaziali, la serie si addentra nelle questioni irrisolte del passato dei protagonisti, esplorando concetti come l’esistenzialismo, la noia, la solitudine e l’influenza del passato.
L’anime è stato trasmesso per la prima volta in Giappone su TV Tokyo dal 3 aprile al 26 giugno 1998, ma a causa del contenuto controverso della serie furono mandati in onda solo 12 dei 26 episodi più uno speciale. Infine, la serie completa venne trasmessa successivamente sul canale satellitare WOWOW dal 24 ottobre 1998 al 24 aprile 1999. Un adattamento italiano curato da Dynamic Italia è andato in onda su MTV dal 21 ottobre 1999 al 4 maggio 2000.
Cowboy Bebop ottenne un ampio riscontro sia dalla critica che commerciale, soprattutto in Giappone che a livello internazionale. L’opera è stata premiata con numerosi riconoscimenti nel campo dell’animazione e della fantascienza, apprezzata per stile, personaggi, trama, doppiaggio, animazione e colonna sonora. Negli anni la serie è andata affermandosi come capolavoro dell’animazione nipponica dove numerosi critici lo considerano, ancora oggi, uno dei migliori anime di tutti i tempi.
Ambientazione (4 settembre 1999)
Nel 2021 l’esplosione accidentale di un gate sperimentale, dispositivo che permette di effettuare viaggi iperspaziali, danneggia gravemente la Luna, causando la deriva di uno sciame di asteroidi e meteoriti che bombardano la superficie del pianeta Terra, sterminando gran parte della popolazione. I sopravvissuti abbandonano quello che è diventato un pianeta inospitale, colonizzando nuovi pianeti abitabili: Marte, Venere, la cintura di asteroidi e i satelliti di Giove.
Passati anni, siamo nel 2071, l’intero sistema solare è stato reso accessibile ai viaggi iperspaziali grazie ai gate, Marte è diventato il pianeta cardine del nuovo sviluppo umano e i nuovi cartelli del crimine organizzato interplanetario, primo tra tutti il Red Dragon Crime Syndicate, esercitano la loro influenza all’interno del governo e sull’Inter Solar System Police (ISSP).
La polizia del sistema solare, per far fronte alla minaccia di evasi, terroristi, narcotrafficanti e altri pericolosi criminali, utilizza il sistema delle taglie simile a quello usato nel vecchio West: i nuovi cacciatori di taglie del sistema solare vengono perciò spesso denominati cowboy.
Nel corso delle loro azioni, di solito fallimentari, inconcludenti o di scarso profitto, tutti i membri di un equipaggio assai bizzarro, dovranno fare i conti con questioni ancora irrisolte del loro turbolento passato, segnato da ricordi traumatici, memorie perdute, abbandoni mai chiariti e amori travagliati. Il tutto trattato con una forte nota filosofica, matura, psicologica ed esistenzialista, dal quale si riflette in attimi migliori e peggiori della vita di cinque individui sperduti.
I personaggi di Cowboy Bebop sono caratterizzati da un profondo senso di solitudine e rassegnazione, nonché da un rapporto conflittuale con il proprio passato che li porta ad affrontare in modo disilluso i loro turbamenti interiori e il presente stesso.
Spike è un uomo che, dopo essersi separato dalla sola donna che abbia mai amato, si considera già morto, non ha più aspettative per il futuro ed è segnato da un’indelebile espressione stanca e indolente; il suo atteggiamento è più antieroico che eroico e “vive in un sogno da cui non riesce a svegliarsi”. Jet, invece, è una persona che ha perduto fiducia in ciò a cui aveva consacrato la sua vita, e si trova a osservare cinicamente il dilagare della corruzione convincendosi sempre di più che il mondo in cui viveva un tempo non sia mai esistito.
Anche le protagoniste femminili riflettono tali sentimenti e sensazioni, in particolare Faye, contraddistinta da una esuberante presunzione e sensualità fuori dal comune. In realtà è una persona insicura ed emotivamente vulnerabile, poiché priva di un passato è abituata ad “abbandonare prima di essere abbandonata”, e definita dalla sua seiyū Megumi Hayashibara come una donna sgradevole.
Infine Ed, pur presentata come spensierata, sensibile e ingenua, incrocia intenzionalmente le strade della ciurma del Bebop mossa dal senso di solitudine derivatole dall’essere stata abbandonata da un padre irresponsabile.
Dei quattro protagonisti solamente il personaggio di Ed è ispirato a una persona reale: la compositrice Yōko Kanno. Kawamoto ha inoltre affermato che, durante la realizzazione dei personaggi principali, ha voluto essere certo di renderli i più differenti possibile tra di loro, mentre il regista ha più volte detto di considerarli una parte della sua personalità o un’estensione di se stesso, come ad esempio Spike “io non fumo, non bevo e non combatto, ma vorrei farlo — quindi Spike lo fa”.