Per contenere il Coronavirus che ormai da mesi è il protagonista indiscusso, nostro malgrado, di articoli, notizie e telegiornali, il governo italiano ha deciso con un decreto di chiudere le scuole e poi tutte le attività sportive e artistiche. Quindi, sono state chiuse biblioteche, chiusi i musei, i centri ricreativi, i cinema, i teatri e le scuole di ballo. Che cosa accade di fatto a chi lavora in questi settori e non è un dipendente, ma un libero professionista? Di certo, non può adottare lo smart working, perché è palese l’impraticabilità di tale misura.
La voce di Sonia Barsotti fa eco tra gli artisti
Per comprendere meglio lo stato d’animo di artisti e professionisti che lavorano in questo settore, Sonia Barsotti ha movimentato il web per far sentire la loro voce… Sonia è una pedagogista, danzamovimentoterapeuta e formatrice della scuola di Artedo, scuola che prevede percorsi di arteterapia, nei diversi ambiti: musica, teatro, danza, arte pittorica, ma non solo: propone corsi per i docenti delle scuole, accreditati Miur; master d’intelligenza emotiva; master in artiterapie integrate e percorsi triennali per diventare un arteterapeuta professionista oppure per avviare un’attività di network con Artedo, aprendone una sede.
La danzamovimentoterapia
Il lavoro di Sonia consiste prevalentemente nella relazione con l’altro: la danzamovimentoterapia spesso supporta e sostiene progetti educativi, terapeutici e riabilitativi, quindi entra nel progetto globale di crescita e cura della persona. In questa particolarissima situazione, dice Sonia, il suo lavoro ha subito un violento arresto come tante altre figure professionali legate al contatto con le altre persone.
Nella formazione, si possono continuare dei percorsi con l’aiuto delle nuove tecnologie, per mantenere il più possibile inalterato il percorso iniziato con i discenti, tuttavia è chiaro che le attività che richiedono la presenza come i laboratori per esempio e gli interventi specifici sulla persona, non possono essere svolte, causando un disagio economico elevato.
I lavoratori senza tutela ai tempi del Coronavirus: gli artisti tra di essi
Sonia Barsotti fa parte di quelle categorie di lavoratori autonomi che non hanno nessuna tutela, a maggior ragione ora in una situazione epidemica di questa portata.
Ella stessa afferma che queste professioni devono essere intese da tutti come fondamentali per garantire servizi accurati alle persone e per mantenere alto il livello culturale in una società. La nostra danzamovimentoterapeuta si reputa preoccupata per questi provvedimenti in quanto non sa per quanto tempo la situazione attuale continuerà ad essere di emergenza sanitaria e crede che, una volta finita la quarantena, le attività formative e culturali subiranno un rallentamento brusco e deleterio.
Considerazioni
Non sappiamo quanto continuerà l’imperversare di questo virus che si sta diffondendo ora anche in altri Paesi europei, perciò mi auguro davvero che tutto termini il prima possibile e nel migliore dei modi, ma credo che una riflessione sia doverosa: la cultura (per cultura intendo la conoscenza e l’esperienza dell’essere umano, che non si ferma alla superficialità dell’esistenza, ma approfondisce con curiosità gli argomenti, le tematiche e le discipline della vita) e tutto ciò che concerne la formazione non solo del bambino, ma anche dell’adulto, la crescita personale e ciò che coinvolge l’area emozionale e psicologica della persona, sono attività da ritenere, in una società, così poco importanti da non avere tutele o da affidarsi a professionisti, ma con un basso salario? Ho volutamente scritto “professionisti, ma con basso salario”: perciò il discorso si potrebbe allargare.
Tuttavia, fermiamoci con questo quesito che la Barsotti ha posto molto chiaramente: perché le categorie di lavoratori autonomi, in primis gli artisti, che svolgono la loro attività creativa ed educativa non sono state minimamente tutelate, in casi gravi come questo che stiamo vivendo?
Sonia è una coraggiosa, è la portavoce di molti come lei che amano il loro lavoro e per questo lottano contro l’ignoranza e la caparbietà di provvedimenti ciechi.
“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.” Martin Luter King
Ciao sono Serena Baretti un Arteterapeuta e artista mi trovo oggi nella stessa situazione Di molti professionisti che si prendono “cura” delle benessere della persona e che hanno dovuto troncare 4progetti nelle scuole più le sedute individuali e i laboratori esperienziali gruppali a causa del virus . Mi trovo senza entrate ferma ad aspettare..come tutti senza coperture e tutele . Sono una di quelle coraggiose che si è messa in proprio a fine gennaio è già mi trovo con le spalle al muro pertanto sostengo Sonia quello che dice è reale siamo dimenticati dal governo abbandonati ci sentiamo soli e anche noi abbiamo famiglie da sostenere economicamente è una dignità ..crediamo in ciò che siamo e facciamo e lottiamo ogni giorno per donare risorse alle persone pertanto spero la nostra voce possa arrivare a chi di dovere perché ascolti e ci veda come vede altri perché pure noi siamo per questo mondo una risorsa da tutelare . Grazie Serena Baretti