Caro icrewer sai bene che Sasà si è già espresso sul tema della censura, egli infatti non la ama affatto, sostenendo, come la stragrande maggioranza degli artisti, la libertà di espressione.
A volte però il confine tra la censura e la modifica parziale di schemi mentali preesistenti, attraverso l’abbattimento di simboli riconosciuti, è davvero labile.
E’ ciò che sta accadendo in questi giorni in tutto il mondo, in cui migliaia di persone si sono riversate per le strade per protestare al grido di I can’t breath, dopo l’omicidio di George Floyd.
Sasà e la censura
Io non discuto assolutamente il merito della protesta, sono un cittadino del mondo ed ogni atto di razzismo è una sconfitta contro tutto il genere umano, ma qui si sta esagerando! Hanno censurato Via col Vento!
Sasà, se ti riferisci al canale streaming HBO che aveva tolto dalla programmazione il film, pare che abbia deciso di reinserirlo con un’introduzione che spieghi al pubblico come interpretare il film.
Allora io metto un paio di boxer al David di Michelangelo!
Scusami Sasà, ma cosa c’entra?!
Il pene di Davidone non è mai piaciuto a nessuno, Facebook gli aveva applicato la censura, secondo il social era “porno”. Ci rendiamo conto? Con un bel paio di mutandoni non urterà più la sensibilità di nessuno, così come Mami che serve fedelmente Miss Rossella.
Sasà, ma ti ho detto che il film non verrà più censurato…
Mi hai detto che lo spettatore ha bisogno di essere guidato nel comprendere un’opera d’arte. Significa che siamo tutti una mandria di ebeti, che non siamo in grado di capire un film, che abbiamo bisogno della spiegazione!
Il film viene tacciato di razzismo, eppure, chi non fa affatto una bella figura nel film è la protagonista bianca: viziata, litigiosa, impertinente.
Mami, la serva, ha un’aria bonaria e brontolona che ha ispirato simpatia in tutti i fan del film.
Credi forse che uno sceneggiatore razzista avrebbe reso “simpatica” una persona di colore?
Sasà credo che le tue considerazioni siano interessanti, poiché hai un occhio professionale con il quale criticare il film, ma HBO ha pensato al grande pubblico, a noi comuni mortali. Nel film secondo la Tv, ci sarebbero troppi stereotipi che riguardano i neri.
L’arte è figlia del sul tempo, ma trasporta un pezzetto di storia attraverso il tempo, rendendolo eterno. Allora gli americani dovrebbero distruggere tutte le statue colonialiste?
Sasà, ma perché non lo sai? Sta avvenendo proprio questo. A Boston, Minneapolis, Richmond, San Francisco e in molte altre città, stanno buttando giù le statue di Cristoforo Colombo, che come sai è il simbolo del colonialismo europeo in America, il predecessore di tutti, la causa della morte di milioni di indigeni.
La Svizzera invece ha vietato la vendita dei Moretti, poichè ritenuti offensivi per le persone di colore, in effetti si chiamano anche Mohrenkopf, che significa testa di moro e non è finita, a Milano vogliono rimuovere la statua di Indro Montanelli per una vicenda che lui stesso raccontò, ovvero di quando comprò una bambina eritrea di 12 anni come schiava sessuale.
Quindi per impedire alla gente di crearsi un’opinione, anzichè costringerla a pensare, le si facilitano le cose buttando giù le statue, facendo preamboli ai film, insomma operando attraverso la censura?
Mi sa che al David cucirò una bella tunica, anzi, che ne dici del body-painting? Ovviamente lasciando i boxer!
Proclama di auto censura
Insomma caro icrewer, ho lasciato Sasà a cucire i boxer per il David, pare deciso ad avviare una protesta come artista, in cui tutte le opere d’arte del mondo auto proclamino la propria censura.
Ti immagini se un quadro come la Gioconda venisse coperto con un velo? O se il seno nudo di una statua greca venisse coperto, oppure se le Tre grazie di Antonio Canova venissero abbigliate?
Se davvero l’arte fosse tutta posta a censura, quanta bellezza ci perderemmo? E quante idee ed emozioni non conosceremmo?