Tutto accadde la notte del 9 agosto del 1971, quando ignoti, nella chiesa di San Giovanni Battista a Scansano, sottrassero la preziosa formella di terracotta invetriata dei Della Robbia, da diversi anni ormai esposta in una nicchia accanto all’altare.
Così ricorda l’evento la Signora Dada Sellari, cittadina dell’antico borgo di Scansano che era in paese all’epoca del furto e ne ha ancora un nitido ricordo:
«La sera di quasi 50 anni fa, il parroco aveva chiuso la chiesa e presumibilmente il ladro o i ladri rimasero dentro, perché non furono trovati segni di scasso nelle porte del sacro edificio. I ladri scalpellarono tutto intorno la terracotta che era murata alla parete e se la portarono via. Niente altro fu manomesso».
Il giorno seguente l’intera comunità scansanese apprese immediatamente dell’avvenuto trafugamento, nottetempo, della formella attribuita alla bottega di Andrea Della Robbia e databile intorno alla seconda metà del 1400, rimanendone incredula, come se fosse venuto a mancare il cittadino più autorevole dell’intero borgo, tanto era l’affetto che la comunità aveva nei riguardi del bassorilievo e per ciò che esso rappresentava.
La Madonna dell’uccellino, una piccola terracotta invetriata, di dimensioni 30 per 40 centimetri circa, racchiusa in un’elegante incorniciatura policroma a festoni, non era più al suo posto e la notizia destò grande sconforto e dispiacere tra i cittadini di Scansano i quali erano ormai affezionati alla terracotta invetriata dei Della Robbia, considerando da sempre un onore averla tra capolavori da custodire e conservare ai posteri.
Tanto era affezionata la comunità alla preziosa maiolica che il 31 maggio 1980, esattamente nel posto che fino alla notte del furto era stato occupato della terracotta di Andrea Della Robbia, fu sistemata una copia non proprio simile all’originale, con dettagli ornamentali tali da discernerne la diversità tra le due, dello scultore fiorentino Paolo Bosio e che l’intera comunità dimostrò da subito di gradire molto mai abbandonando però l’idea di un possibile ritorno dell’originale di Andrea Della Robbia.
Fra tutti, tale evento coinvolse emotivamente l’allora parroco della Chiesa di San Giovanni Battista, Don Francesco Mascalzi, forse in cuor suo ritenendosi in parte responsabile dell’accaduto, il quale, non senza un gran dispiacere, all’indomani degli ormai noti fatti, notiziò gli organi competenti dell’avvenuto furto, producendo contestualmente alla denuncia, una foto dell’opera trafugata.
Particolare che in seguito, nel tempo e con le successive indagini svolte, si rivelò di fondamentale importanza ma questo Don Francesco non lo saprà mai, perché sono passati 49 e lui non c’è più ma sicuramente gli scansalesi avranno da ieri un motivo in più per serbarne un caro ricordo.
La formella Della Robbia è tornata a Scansano
Le indagini che hanno portato al ritrovamento della preziosa terracotta quattrocentesca di Andrea Della Robbia, sono state evidentemente lunghe e decisamente complesse come del resto tutte le ricerche di opere trafugate e finite all’estero in collezioni private o purtroppo in grandi e famosi musei.
Una prima notizia del prezioso reperto è stata individuata nel catalogo di in una famosa casa d’aste londinese; seguendone le tracce si è arrivati poi nel tempo ad un antiquario statunitense fino alla transazione finale che ha visto individuare, un cittadino canadese che in buona fede accertata, nel 2013 ha acquistato la ceramica invetriata per la cifra di 340mila dollari.
Da qui, il Nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, fornendo la notizia certa dell’individuazione del bassorilievo di Andrea Della Robbia, oggetto di furto nel 1971 a Scansano, ha dato modo agli organi preposti alla risoluzione di controversie internazionali, di trovare una soluzione in sede diplomatica al fine di riportare la preziosa formella al suo posto.
Alla notizia del ritrovamento, così l’attuale parroco Don Emanuele Bossini ha commentato:
«La copia della Madonna dell’Uccellino rubata, si trova a destra dell’altare maggiore della nostra chiesa di San Giovanni Battista. È stata riprodotta simile all’originale, nelle dimensioni, nei colori, nella fisionomia, ma non è l’originale. Quando la nostra Madonna quattrocentesca tornerà nella sua chiesa faremo una grandissima festa. Al momento sto cercando negli archivi parrocchiali tutto ciò che riguarda la storia della terracotta invetriata robbiana, notizie anche sul furto del 1971, denunce e magari articoli di giornale. Voglio farlo per ricostruire la sua storia meglio possibile».
E finalmente per l’intera comunità del piccolo borgo di Scansano è giunto il momento di riavere a sé la terracotta di Andrea Della Robbia
Grande cerimonia dunque ieri alle ore 11:00 in piazza delle Cascine a Scansano, dove alla presenza del Vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello Mons. Giovanni Roncari, del Sindaco di Scansano Francesco Marchi e del Comandante dei Carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale Roberto Riccardi è stata restituita alla comunità scansanese la terracotta invetriata di Andrea Della Robbia.
E da una finestrella del campanile, forse si sarà affacciato anche Don Francesco, compiaciuto che la foto da lui fornita nell’immediatezza dei fatti, abbia alla fine contribuito, in modo fondamentale, al ritorno a casa di un oggetto tanto prezioso e tantoaffettivamente importante per l’intera comunità di Scansano.