Il team dell’ETSI (Tratamiento de Senales y Comunicaciones de la Escuela Técnica Superior de Ingeniería dell’Università di Siviglia) in collaborazione con il Museo del Prado realizza Aracne.
Si tratta di uno strumento in grado di datare e confermare le attribuzioni dei dipinti attraverso l’analisi dei fili delle tele.
Università di Siviglia e Museo del Prado collaborano al progetto Aracne per datare i dipinti analizzando i fili delle tele
Lo strumento Aracne, come la tessitrice che sfida la dea Athena a tessere la miglior tela nella mitologia greca, è in grado di datare e confermare le attribuzioni dei dipinti analizzando i fili delle loro tele.
Il lavoro congiunto di Università e Museo è un bellissimo esempio di come tecnologia ed arte si uniscono per realizzare un progetto innovativo.
Il progetto, che vede la collaborazione dell’Università di Siviglia ed il Museo del Prado, è realizzato dai professori Irene Fondón, Juan José Murillo e Francisco Simois, con l’aiuto degli studiosi Pablo Aguilera e Marta Ternero, oltre alla studentessa di Ingegneria delle Telecomunicazioni Lucía Córdoba.
L’analisi delle tele è un processo fondamentale nello studio dei dipinti per determinare il loro stato di conservazione, la qualità ed il tipo di tela, informazioni che permettono di stabilire chi la dipinse, quando è dove.
Attraverso questo tipo di analisi permettono anche di negare o confermare attribuzioni dei dipinti studiati.
L’idea di realizzare questo nuovo strumento nasce dalla notevole difficoltà nel determinare il numero di fili presenti in un centimetro quadrato ddi tela da analizzare.
Questo tipo di operazione, precedentemente effettuata visivamente sulla tela o su di una sua radiografia, risulta imprecisa e difficoltosa perciò Laura Alba Carcelén, del reparto di Documentazione tecnica e Laboratorio del Museo Nacional del Prado e specialista in tecnica radiografia, ha pensato a come risolvere questo problema.
Lo strumento Aracne usa un software la cui tecnologia è conosciuta nel campo della fisica, della matematica e dell’ingegneria, basato sulla frequenza in due dimensioni.
Questo consente di determinare la frequenza dei fili, il loro orientamento e di contare esattamente il numero di fili orizzontali e verticali presenti sul dipinto.
Inoltre la distribuzione dell’energia in ogni frequenza permette di ottenere un’impronta della tela stessa che può aiutare in un confronto tra diversi supporti.
Aracne ordina i dati in istogrammi, dati di distribuzione e valori statistici caricando l’immagine sulla tela o quella della radiografia per stabilire la zona da analizzare.
Questo progetto, nato dalla collaborazione tra il Museo del Prado e l’Università di Siviglia per datare i dipinti attraverso lo studio dei fili delle tele, è estremamente importante perché lo strumento può essere utilizzato autonomamente dallo studioso per confrontare diverse tele contemporaneamente in automatico.
Il Museo del Prado utilizza Aracne da 5 anni, durante i quali ha potuto analizzare diverse opere custodite nella sua collezione come quelle di Rubens, Velàzquez, Van Dyck, Goya, Murillo e Ribera.
Le prime opere analizzate da Aracne, lo strumento realizzato grazie alla collaborazione tra Università e Museo, vi sono quelle di Rubens: Adamo ed Eva ed il Ratto di Europa.
L’analisi congiunta delle due opere ha avuto come esito la conferma che il maestro le realizzò a Madrid e che le superfici provengono dalla stessa tela tagliata in due parti.
Arte e tecnologia sembrano due realtà molto distanti tra loro, ma non lo sono, il loro connubio ha dato vita a questo progetto segnando una svolta nell’analisi dei dipinti, portandola ad un livello superiore.
D’ora in avanti si potranno analizzare una grande quantità di dipinti per poter confermare o smentire attribuzioni, trovare risposta ad un gran numero di domande ed iniziare una nuova era di straordinarie scoperte.