La Generative Art, in Italiano Arte Generativa, è Arte che Genera Arte. Consiste in un sistema autonomo che determina le varie caratteristiche dell’opera d’arte (suoni, colori, forme, ecc) da solo, ovvero senza decisioni prese direttamente dall’ artista.
È un tipo di arte digitale che nasce negli anni ’80 del 1900 grazie all’ uso di formule matematiche o di una minima interazione dell’uomo con i primi computer. Si può considerare una specie di ramificazione della Code Art, ovvero di quel tipo di corrente nata con l’intento di creare una scrittura ideografica, un tipo di scrittura composta da vari codici che fanno uso esclusivo di simboli. Nel corso degli anni sono stati individuati vari codici informatici e, di conseguenza, questo tipo di arte si è ampliato.
In cosa consiste la Generative Art
La Generative Art trae spunto dall’arte della seconda metà del Novecento, soprattutto dalla Pop Art e da ogni tipo di tecnica che fa largo uso di motivi geometrici. La singolarità di questo nuovo tipo di arte contemporanea è che non sempre è frutto di un’idea umana, ma anche di semplici input dati alle macchine.
Nel corso dei decenni, più si è sviluppata la tecnologia più, di conseguenza, sono aumentati i modi di concepire e creare Generative Art, finché non è diventata una delle correnti artistiche più seguite ed apprezzate degli ultimi anni. Oggi le opere create con questa tecnica usufruiscono di sistemi robotici, meccanici, chimici, informatici, ecc. Possiamo dire che ci sono due filoni principali: uno in cui l’artista dà solo l’input e poi l’opera si genera “da sola”, in modo completamente casuale; l’altro definito “più ordinato” in cui l’artista scrive un’equazione abbastanza semplice grazie alla quale viene data un minimo di direzionalità all’opera che si intende creare, non lasciandola completamente al caso. Alcuni artisti, infine, integrano entrambi gli approcci utilizzando un sistema misto.
All’ inizio, però, questo tipo di arte ha avuto degli oppositori, in quanto si è pensato che l’uso dei computer potesse distruggere la creatività umana perché non ci sarebbe stato più il famoso tocco dell’artista, ma soltanto qualcosa di completamente digitale che avrebbe potuto snaturare le opere facendo sì che non venissero considerate arte.
Fortunatamente, successivamente si è capito quanto invece i mezzi informatici abbiano aperto l’orizzonte a possibilità artistiche sempre più variegate, facendo sì che i nuovi artisti potessero distinguersi dalle generazioni precedenti proprio grazie all’utilizzo di una tecnologia che in passato non esisteva. Pertanto l’idea generatrice è riconosciuta come visione appartenente ad un artista: è l’idea ad essere concepita come opera in sé, a prescindere dallo strumento che viene usato per realizzarla.
Gli elementi principali di questo tipo di corrente sono tre:
- Algoritmi: grazie ad essi si possono produrre anche immagini fantastiche;
- Casualità: l’arte deve essere generata da un sistema totalmente casuale;
- Geometria: la Generative Art spesso è composta da formule geometriche, che quindi diventano rilevanti ai fini della realizzazione dell’opera.
Così, nel corso degli anni, tantissimi artisti si sono avvicinati alla Generative Art ed alcuni di loro sono divenuti dei veri capisaldi grazie alle loro idee originali o ai mezzi innovativi da loro utilizzati.
I maggiori esponenti di questa corrente artistica sono:
- il Professor Celestino Soddu, che insieme al suo gruppo di ricercatori del Politecnico di Milano crea modelli tridimensionali di città medievali italiane utilizzando software generativi dal 1987;
- Pietro Grossi che, dal 1986, crea programmi che agiscono autonomamente facendo apparire immagini che sono definite di computer music;
- Elisa Giaccardi che ha utilizzato un tipo creazione collaborativa servendosi del web come luogo in cui i fruitori possano lavorare insieme per creare immagini.
Per ulteriori riferimenti puoi consultare questo link.
Bellissima panoramica su di una corrente enormemente diversificatasi nel corso della sua storia. Sicuramente la tecnologia non potrà che essere un valido strumento di sviluppo!