Il millenario sito di Stonehenge torna a far parlare di sé per un ritrovamento decisamente singolare che contribuisce a intensificare l’alone di mistero che da sempre avvolge il sito britannico.
E’ notizia recente che un gruppo di archeologi ha individuato antiche aree di sepoltura proprio a Stonehenge, notando, durante la loro attività, elementi di un misterioso recinto al cui interno sono stati rinvenuti anche numerosi manufatti, il cui studio di catalogazione è ancora in fase di approfondimento.
La notizia non è certo una voce di corridoio ma segnalata sul portale LiveScience che all’argomento ha dedicato un approfondimento ad hoc di cui riportiamo un passaggio:
Gli archeologi hanno scoperto due tombe di circa 4.500 anni fa, dove furono sepolti un neonato e una ragazza. Nella tomba della donna i ricercatori hanno trovato un frammento di un punteruolo o un ago di rame, oltre a un misterioso oggetto cilindrico, che potrebbe essere stato parte di un bastone o di una mazza
I reperti ritrovati nei pressi di Stonehenge sono stati rinvenuti durante gli scavi archeologici necessari per la verifica dei terreni nei quali è previsto si costruisca un tunnel il cui percorso è previsto lambire il sito.
E’ sempre un’emozione grande quando a cui non ci si abitua mai, quando dalla nuda terra si vedono affiorare quelli che poi si rivelano oggetti preziosissimi che ci parlano del nostro passato; è un momento che ogni archeologo non dimentica di sottolineare anche dopo anni dalla scoperta.
Fu così anche per il ritrovamento di Lucy, il cui scheletro ha raccontato la storia dell’umanità.
Oltre al neonato e alla ragazza gli archeologi hanno rinvenuto in loco molti manufatti antichi, compresi vasi di argilla, selci e corna.
Da qui l’interessante teoria la cui formulazione sembra sia stata enunciata quasi spontaneamente, sebbene il momento del confronto con la realtà si avrà solo in laboratorio con i risultati degli approfondimenti attraverso sofisticate strumentazioni scientifiche.
Secondo gli esperti quindi, alcuni dei reperti rinvenuti di recente a Stonehenge furono verosimilmente utilizzati dai nuclei umani che forse costruirono Stonehenge.
Un nuovo mistero per il sito di Stonehenge
L’archeologo Matt Lavers così ha commentato a caldo:
Presi insieme ci consentono di ottenere un quadro più dettagliato di ciò che le persone facevano e di come vivevano nell’area di Stonehenge
Un nuovo importante tassello che in un prossimo futuro ci porterà a scoprire un po’ di più di Stonehenge e un po’ di più anche sulla nostra antica storia.
Un altro importante studio che coinvolge il sito di Stonehenge, sta da tempo impegnando gli archeologi dell‘University College di Londra, i quali stanno tentando di approfondire la teoria che Stonehenge forse originariamente era stato eretto in Galles, a 225 chilometri dalla collocazione attuale nella contea inglese del Wiltshire.
Continua a seguirci su iCrewPlay, ti porteremo con noi a seguire tutti gli approfondimenti dei misteri di Stonehenge.
Un sito magico che affascina e coinvolge fin dal ritrovamento, con i suoi misteri insoluti dei quali però, quasi a voler dare il suo contributo, ci mostra ogni tanto un brandello, quasi a mostrarci la via giusta da seguire per poter da soli giungere a scoprire la verità
Proprio lo anno scorso è stato pubblicato un importante studio sulla rivista Science Advances riguardante il singolare approfondimento analitico condotto dagli scienziati sui resti di 131 maiali rinvenuti nei terreni nei pressi del complesso megalitico.
I risultati emersi hanno permesso di risalire ai movimenti delle comunità di esseri umani in Gran Bretagna nel Tardo Neolitico.
Stonehenge mistero senza fine.