Il teatro Pasolini a Cervignano del Friuli, il 6 novembre sarà onorato dalla presenza di Emel, famosa per le sue canzoni di protesta e simbolo della Primavera araba. Si è esibita nel 2015 in occasione del Premio Nobel per la pace, assegnato al Quartetto per il dialogo nazionale tunisino, quattro organizzazioni che si proponevano di costruire una democrazia pluralistica in Tunisia in occasione della Rivolta del Gelsomino del 2011, una delle proteste più potenti che coinvolse numerose città della Tunisia, a causa della disoccupazione, del rincaro dei generi alimentari e della corruzione e che si inserisce nel contesto della Primavera Araba.
Numerose le esibizioni di Emel di fronte ad Amnesty International, per cui questo evento si preannuncia veramente unico ed emozionante. Una voce e una scrittura che nel mondo vuole costantemente ricordare quanto la libertà dei popoli sia un bene prezioso, spesso calpestato e deriso.
Tra i media mondiali, NPR ha definito l’artista come una delle donne più influenti del XXI secolo e Pitchfork afferma:
“the world needs Emel Mathlouthi’s anthems against the dictatorship machine“
(Il mondo ha bisogno degli inni di Emel Mathlouthi contro la macchina dittatoriale)
Emel: la voce e le parole della Primavera Araba
Emel è nata e vissuta a Tunisi, ma attualmente vive a New York. Le sue canzoni vennero ben presto censurate a Tunisi, così l’artista si recò a Parigi nel 2007. Nel 2008 con ‘Kelmti Horra’ (‘My Wird Is Free’), l’artista diventa il simbolo della Primavera Araba. A questo brano si aggiunge anche ‘Ya Tounes Ya Meskina’ (‘Poor Tunisia’).
Nel 2019 invece pubblica il suo terzo album della sua carriera, ma il primo in lingua inglese: ‘Everywhere We Looked Was Burning’. Il disco è uno sguardo ai conflitti mondiali e all’emergenza climatica. Le armonie arabe e la musica elettronica si intrecciano.
Durante la pandemia Emel riscopre le sue origini in quanto rimane bloccata a Tunisi con sua figlia durante il primo Lockdown e recupera strumenti di fortuna. Nasce così ‘The Tunis Diaries’ tra fine ottobre 2020 e i primi mesi del 2021, una testimonianza di questo tragico periodo storico e una riflessione del legame della cantautrice con la Tunisia. L’album è diviso in due parti: Day, una sezione in cui i brani dell’artista vengono rivisitati con chitarra classica e laptop. Night è invece una selezione di cover.
Emel: ulteriori dettagli per il concerto del 6 novembre
Il concerto si terrà alle 20:45. Il costo del biglietto è tra i 20 e i 25 euro. Per informazioni e acquisto ticket consulta il seguente sito: