La Sony Legacy Recordings sta preparando l’uscita di un altro prezioso tesoro della musica italiana. Dal 26 novembre, a 45 anni di distanza dalla pubblicazione originale, esce Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso eccetera, in una versione rimasterizzata (a 192khz/24bit) dei nastri originali e arricchito dalle canzoni dell’album in versione spagnola, mai pubblicate in Italia.
Ad accompagnare questa pubblicazione, un booklet, che descrive la storia del progetto discografico di Battisti. Esso contiene dichiarazioni di Mogol, Gianni Dall’Aglio, Piero Bravin ed è a cura di Paolo Maiorino.
Nel frattempo puoi prenotare la tua copia, pubblicata in doppio CD, in LP+CD e in digitale, in pre-order al link: https://smi.lnk.to/battisti_legacyed
Lucio Battisti: la tracklist
TRACKLIST 2CD – DIGITALE
DISC 1 – CD
1. ANCORA TU
2. UN UOMO CHE TI AMA
3. LA COMPAGNIA
4. IO TI VENDEREI
5. DOVE ARRIVA QUEL CESPUGLIO
6. RESPIRANDO
7. NO DOTTORE
8. IL VELIERO
9. ANCORA TU (CODA)
DISC 2 – CD
1. DE NUEVO TU
2. UN HOMBRE QUE TE AMA
3. LA COMPANIA
4. YO TE VENDERIA
5. DONDE LLEGA AQUELLA ZARZA
6. RESPIRANDO
7. NO DOCTOR
8. EL VELERO
9. DE NUEVO TU CODA
TRACKLIST LP
SIDE A
1. ANCORA TU
2. UN UOMO CHE TI AMA
3. LA COMPAGNIA
4. IO TI VENDEREI
SIDE B
1. DOVE ARRIVA QUEL CESPUGLIO
2. RESPIRANDO
3. NO DOTTORE
4. IL VELIERO
5. ANCORA TU (CODA)
Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso eccetera: come è nato il progetto
Era il 1976 e Lucio Battisti frequenta gli Stati Uniti, cercando di assorbirne le tendenze funky e il soul misto al pop. L’Italia è alle prese con “gli anni di piombo”, la fondazione del quotidiano “La Repubblica” da parte di Eugenio Scalfari, il disastro di Seveso e il terremoto in Friuli.
Gli States invece avanzano nella tecnologia e nella musica, ma regrediscono dal punto di vista dei diritti civili, in quanto viene ripristinata la pena di morte.
L’album viene pubblicato a febbraio del 1976 con l’etichetta Numero Uno, formata da artisti precedentemente legati alla Ricordi. E’ il decimo album di Lucio Battisti ed è stato il terzo album più venduto in Italia nel 1976.
L’album esprime quindi leggerezza, in contrasto con i tempi oscuri. Il titolo anticipa il sound che caratterizza l’album e il rilievo che viene dato al ritmo con la batteria e il contrabbasso. Spazio anche per i sinth, le chitarre e la forza interpretativa di Lucio Battisti che dà vita a delle vere e proprie melodie recitate e falsetti unici.
Con i ritmi sincopati e serrati, Battisti anticipa quindi il gusto per la disco-music che in Italia conoscerà larga diffusione con i Bee Gees. Egli tenta una fusione tra la canzone d’autore e la nascente disco-music.
Cesare Montalbetti, fotografo e regista, partecipò alla realizzazione dell’immagine di copertina e del videoclip:
“La foto fu scattata in una stradina sterrata che portava al laghetto nelle vicinanze del Mulino, la sala dove stava incidendo Lucio. Bagnammo la strada per rimpinguare le pozzanghere già presenti per la pioggia caduta in precedenza. Lucio, che portava sotto i vestiti una tuta da subacqueo, dovette ripetere l’azione almeno un centinaio di volte, scivolando e facendo veri e propri capitomboli. Per aumentare l’effetto del fango gli lanciavamo, proprio davanti ai piedi, dei sassi. Alla fine del servizio era distrutto dalla fatica, e rimase a letto per un paio di giorni.”
Dall’album fu estratto il 45 giri contenente i singoli: Ancora tu/Dove arriva quel cespuglio
Lucio Battisti e il successo di Ancora tu
Ancora tu è il brano che apre l’album ed è quello che ha avuto un grande successo commerciale. Il brano è stato scritto con Mogol e rappresenta uno dei primi esperimenti di fusione tra la melodia e la disco dance americana. E’ stato infatti tra i brani più ballati ed è stato riproposto anche in lingua spagnola. Nel disco si distingue la chitarra di Ivan Graziani, alla quale si uniscono le tastiere elettriche e il sinth.
E’ stata quindi proposta in castigliano con il titolo De nuevo tú, tradotta da Carlos Ramón Amart per conto di Battisti e Mogol, incisa da Battisti nel 1976 e reinterpretata nel 1987 da Betty Villani.
La storia è quella del ritorno di fiamma tra due ex fidanzati. Con la sua singolare interpretazione Battisti riesce a creare un dialogo tra l’uomo e la donna, nel quale non compare la voce della donna, ma si intuisce dall’intonazione di Battisti.
Egli utilizza la stessa tecnica anche in altre canzoni come Una donna per amico, Le tre verità, Sognando e risognando, Gente per bene e gente per male, Le allettanti promesse.
Con Mogol scrive anche Dove arriva quel cespuglio e Il veliero.
La Compagnia, l’abilità interpretativa di Lucio Battisti
Tra i brani presenti, ricordiamo una cover di una canzone scritta nel 1969 da Mogol e Donidi e che in origine era stata interpretata da Marisa Sannia. Qui Battisti non è autore, ma si distingue per la sua interpretazione. Attraverso la voce e i falsetti nell’inciso, Battisti penetra l’anima di un uomo che passa l’ultima notte in compagnia della donna amata. La storia finisce, ma si rivela come un nuovo inizio pieno di luce.
Il brano si conclude con il sax di Claudio Pascoli. Del brano sono state realizzate varie cover da Vasco Rossi, Mina, i Tazenda e infine Loredana Bertè che però non l’ha mai incisa.
Caro Icrewer se vuoi scoprire quest’album ti consiglio di prenotarlo per fare o farti un regalo.